Modica e il suo cioccolato: alla scoperta dell’antica Contea

duomo di san giorgio modica via visit sicily

Una città capitale allo stesso tempo dell’arte e della gastronomia: il suo prodotto più tipico accompagna lungo il tour delle chiese e dei palazzi del centro storico.

Capitale di Contea, Modica è stata centro culturale ed economico tra i più importanti in Sicilia, eccellenza certificata e tramandata dall’immenso tesoro barocco rappresentato dal maestoso Duomo di San Giorgio e dall’imponente Duomo di San Pietro.

Ai numerosi e pregiati luoghi di culto di straordinaria rilevanza storica ed architettonica si abbina un patrimonio altrettanto importante di edifici civili e militari. Fra questi, i resti del Castello dei Conti di Modica, con la Torretta dell’Orologio che è emblema della città.

Impossibile tralasciare le grotte abitate nella preistoria, la necropoli ed i siti archeologici di enorme rilevanza. Cava Ispica è allo stesso tempo spettacolo naturale e testimonianza storica risalente all’età del bronzo.

 

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Il cioccolato di Modica

Modica è anche scrigno di gusto, con il suo cioccolato richiesto in tutto il mondo, ottenuto da un’antica e originale ricetta azteca e celebrato da kermesse di grande successo. Prelibati sono anche carni e formaggi della nota razza bovina locale. Le sue frazioni balneari, scenario ricorrente della fortunata serie Il Commissario Montalbano, la rendono meta turistica tra le più gettonate.

Il cioccolato a Modica lo fanno con una ricetta antichissima, nientemeno che azteca. Se vi state chiedendo cosa c’entrano gli Aztechi con la Sicilia, pensate ai Conquistadores spagnoli dell’America del sud, vi verrà in mente che gli stessi spagnoli hanno dominato quest’isola per un paio di secoli.

Il cioccolato di Modica viene lavorato come facevano gli Atzechi al tempo dei conquistadores spagnoli. Tecnicamente può essere definito cioccolato a freddo ed è granuloso e friabile. Furono proprio gli spagnoli a portare a Modica il xocoàtl, un prodotto che gli abitanti del Messico ricavavano dai semi di cacao triturati su una pietra chiamata metate, in modo da far sprigionare il burro di cacao e ottenere una pasta granulosa. I modicani appresero questa lavorazione dagli spagnoli, senza passare alla fase industriale.

 

Cioccolato di Modica. Via Visit Sicily.

Cioccolato di Modica. Via Visit Sicily.

 

La lavorazione tradizionale

Nella lavorazione a freddo, il cacao non passa attraverso la fase del concaggio. La massa di cacao viene lavorata a 40° con aggiunta di zucchero semolato. Non riuscendo a sciogliersi, né ad amalgamarsi, lo zucchero dà al cioccolato modicano il caratteristico aspetto ruvido dalla consistenza granulosa. La tavoletta di cioccolato modicano ha un colore marrone non uniforme, l’aroma è quello del cacao tostato, con note leggermente astringenti.

Viene tradizionalmente aromatizzato con cannella o vaniglia, ma si può trovare facilmente cioccolato al peperoncino, alla carruba, al caffè, agli agrumi. Il cioccolato di Modica si può mangiare così com’è o sciolto in acqua come bevanda.

Dopo tutto questo cioccolato, assaggiabile in una delle tante cioccolaterie del centro, si può continuare il tour della cittadina di Modica visitando il sontuoso duomo. Infatti le antichissime origini di Modica e le vestigia in essa raccolte testimoniano la bellezza di un sito, dove il tardo barocco e qualche illuminato esempio di liberty predominano quasi in modo assoluto. Rendono il grado di civiltà di una comunità che si sviluppò per secoli in quella che fu la capitale di un’antica e potente Contea il cui territorio, in pieno medioevo, si estendeva sino alle porte di Palermo.

Fonte: Visit Sicily.

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