Scopriamo insieme la ricetta delle buonissime, stratosferiche, inimitabili Pesche di Prato, il tipico dolce toscano.
Dopo aver parlato di liquori toscani, e quindi anche di alkermes, non potevamo non suggerirvi la ricetta delle buonissime pesche di Prato. Cosa sono? Le pesche di Prato sono dei dolcetti tondi fatti di farina, zucchero, lievito e burro, inzuppati nell’alkermes e farciti di crema pasticcera. Aspetto positivo: si trovano tutto l’anno, soprattutto nelle pasticcerie pratesi. Sono dolcissime e molto saporite! Aspetto negativo: non ne potrete fare a meno!
Ma vediamo meglio insieme la storia delle pesche di Prato. Il nome nasce per il particolare aspetto che, per forma e colore, ricorda quello della pesca. La lavorazione a mano e la lievitazione su assi di legno e panni umidi sono elementi fondamentali per la tipicità e il gusto del prodotto. Le pesche in confezione sono più piccole e secche di quelle artigianali. Dato che non contengono conservanti al loro interno, si conservano per poco tempo. Veniamo adesso alla ricetta tradizionale!
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Ingredienti:
- 500 gr farina
- 200 gr zucchero
- 125 gr burro
- 3-4 uova a temperatura ambiente
- scorza grattugiata di un limone
- pizzico di sale
- 1,5 bustine di lievito chimico vanigliato (si dovrebbe utilizzare 30 gr di lievito naturale)
- 1 bicchierino di liquore bianco (vermouth, sambuca, strega, sassolino…)
- alkermes
- crema pasticcera oppure panna montata o cioccolato in crema
- mezzi gusci di mandorla o di noce vuoti
- foglie di mandarino
Procedimento:
- Sbattere le uova in una ciotola capiente, aggiungere lo zucchero, il sale poi il burro prima sciolto a bagnomaria, la scorza di limone e a questo punto iniziare ad incorporare piano piano la farina setacciata.
- Mescolare in modo da ottenere un impasto morbido a cui si aggiungerà il liquore bianco ed il lievito.
- Preparare delle palline della grossezza di una noce (ognuna diventerà la metà di una pesca) e farle aderire ad un guscio di mandorla che costituirà l’incavo dove metteremo la crema una volta cotte: se non si dispone dei gusci, si scaveranno le mezze pesche dalla parte piatta con un cucchiaino dopo la cottura.
- Disporle su di una teglia ricoperta di carta forno distanti l’una dall’altra perché in forno lieviteranno e cuocerle a 180 ° per circa 10-15 minuti finché saranno appena colorite. Sarebbe bene cuocerne due teglie contemporaneamente perché bisogna fare in fretta per la presenza del lievito chimico.
- Una volta cotte e raffreddate togliere i gusci di mandorla che nella pasta avranno formato un incavo e riempire con panna montata oppure crema o cioccolata (anche crema per una parte e cioccolato o panna per l’altra).
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Consigli
Dato che le vere pesche hanno il nocciolo si può fare un’anima ai dolcetti mettendoci nel mezzo una mandorla intera oppure del cioccolato fuso con un po’ di latte o burro che poi raffreddandosi si solidificherà. Quindi unirle a due a due (la crema farà da collante), bagnarle nell’alkermes diluito con acqua zuccherata ed infine rotolarle nello zucchero semolato.
Curiosità
Esiste anche una variante di queste pesche a Gallicano, un paese della media Valle del Serchio. Le pesche di Gallicano sono ripiene non di crema, bensì di marmellata di ciliegie o di albicocche. In genere venivano preparate in occasione della festa della madonna (estiva) quando veniva fatto un pellegrinaggio al santuario a Miliano: essendo facili da trasportare senza sciuparsi, erano adatte al pranzo al sacco.
Fonte: Visit Tuscany
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