Rifugio Galassi in Dolomiti: ai volontari conferito il Pelmo d’Oro

rifugio galassi via dolomiti unesco

Ai volontari del rifugio è stato conferito il riconoscimento che testimonia l’impegno per la valorizzazione del territorio e della cultura dolomitiche.

Un Pelmo d’Oro speciale è stato conferito a tutti i volontari del CAI di Mestre che da oltre cinquant’anni gestiscono il Rifugio Galassi, sotto la Forcella Piccola dell’Antelao, nel cuore delle Dolomiti. Si tratta di un’autogestione dai molteplici significati. Innanzitutto, scuola di vita per i giovani che scelgono di fare la loro parte, avvicinandosi così alla montagna, ai sacrifici e alle regole che impone. Inoltre, testimonianza di passione, dedizione che non conosce orari. Infine, responsabilità nei confronti dell’ambiente dolomitico e di chi lo frequenta. 

 

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Un grazie collettivo

La consegna del Premio Speciale Dolomiti UNESCO è avvenuta il 24 luglio a Cesiomaggiore (BL) ed è diventata l’occasione per rivolgere un grazie collettivo alle centinaia di volontari che nel corso dell’estate si danno il cambio di settimana in settimana, per garantire un presidio d’alta quota come il rifugio Galassi. Il Pelmo d’Oro, curato dalla Provincia di Belluno, ha lo scopo di valorizzare la cultura alpina sulle Dolomiti Bellunesi.

I premiati di quest’anno sono stati l’altoatesino Christoph Hainz per l’alpinismo in attività, l’agordino Eugenio Bien per la carriera alpinistica, il bellunese Giuliano Dal Mas per la cultura alpina. Il premio speciale della Provincia di Belluno è andato a Giuseppe Tabacco, fondatore e titolare delle Edizioni Tabacco. Quello intitolato al medico e alpinista Giuliano De Marchi è stato assegnato al carpigiano Dante Colli.

Oltre alla consueta scultura del Monte Pelmo, opera del maestro Gianni Pezzei, sono state consegnate come riconoscimento anche due opere realizzate dallo scultore Italo De Gol, nato e cresciuto tra Cesiomaggiore e Santa Giustina.

 

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Le ragioni di un premio

La Fondazione Dolomiti UNESCO ha scelto alcune importanti manifestazioni in ognuna delle cinque province dolomitiche. Assegna così dei premi speciali a coloro che si sono distinti nel perseguire e comunicare i valori fondanti del riconoscimento UNESCO.

Ecco la motivazione con cui la giuria ha selezionato il CAI di Mestre: «Una grande montagna, un grande rifugio e un raro esempio di partecipazione. Quest’anno inizia il secondo mezzo secolo di autogestione del Rifugio Galassi alla Forcella Piccola del monte Antelao».

La giuria prosegue affermando che «veterani e nuove leve, soci della sezione CAI di Mestre, attraverso la loro opera totalmente gratuita, garantiscono ogni anno l’apertura e la complessa gestione di un rifugio con 90 posti letto e una sala multimediale disponibile per organizzare incontri, convegni e corsi».

Fonte: Dolomiti Unesco.

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