Unesco a Varese: alla scoperta dei quattro siti in provincia

castelseprio unesco varese via wikimedia commons

Quattro siti Unesco, di cui alcuni seriali e condivisi con altre località. costellano la provincia di Varese. Ecco quali sono.

La provincia di Varese in Lombardia è sicuramente una delle province italiane con più siti Unesco, ben quattro, tutti condivisi con altre regioni italiane o con alcuni dei Paesi limitrofi all’Italia. Parliamo innanzitutto dei Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino, che riguardano Svizzera, Austria, Francia, Germania, Italia e Slovenia.

Seguono i siti relativi ai Longobardi in Italia. I luoghi del potere, con monumenti individuati in diverse zone italiane, quali Cividale del Friuli (UD), Brescia, Spoleto (PG), Benevento e Monte Sant’Angelo (FG). Presenti anche I Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia e infine Monte San Giorgio, sito fossilifero transnazionale italo-svizzero.

Ecco una breve guida ai siti Unesco in provincia di Varese, descritti da World Tourism Event for World Heritage Sites. Se ne segnala peraltro, per avere maggiori informazioni sull’offerta turistica dei territori, la dodicesima edizione in calendario a Padova dal 23 al 25 settembre 2021, ore 10,00 – 18,00, ingresso libero.

 

UNESCO in Piemonte: arte, città e natura

 

I Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino

La serie dei Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino comprende 111 insediamenti, databili dal 5000 al 500 a.C., ubicati sulle rive di laghi o di fiumi di sei diversi Paesi. Di questi insediamenti, 19 sono in Italia e tre nella provincia di Varese.

I tre siti varesini sono Isolino Virginia – Camilla – Isola di San Biagio (Biandronno), Bodio centrale o delle Monete (Bodio Lomnago) e Il Sabbione o Settentrionale (Cadrezzate)

L’isolino Virginia, situato nel lago di Varese di fronte a Biandronno, è stato abitato dal primo Neolitico (VII-VI millennio a.C.) fino alla fine dell’età del Bronzo (X secolo a.C. circa), e testimonia come l’uomo, per poter far fronte ai mutamenti delle acque del lago, ha dovuto spesso adattare o spostare le proprie dimore in luoghi ogni volta diversi dell’isola. La palafitta centrale di Bodio Lomnago, scoperta, come l’Isolino Virginia, nel 1863, è ancora oggi oggetto di scavi. Infine l’insediamento del Sabbione, posto a Cadrezzate sul lago di Monate, datato tra il XVII e il XVI sec. a.C., che ha regalato numerosi reperti rinvenuti nel corso degli scavi.

 

Affreschi a CAstelseprio. Via Wikimedia Commons.

Affreschi a CAstelseprio. Via Wikimedia Commons.

 

Il sito dei Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)

Questo sito raccoglie importanti monumenti di età longobarda diffusi sul territorio italiano. La Provincia di Varese può vantare il Parco Archeologico di Castelseprio con la sua zona fortificata e il borgo extra-murario, inseriti nel patrimonio mondiale nel 2011.

 

Sacri Monti: mete spirituali fra Lombardia e Piemonte

 

I Sacri Monti

I Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia si dividono in sette complessi devozionali piemontesi e due lombardi. Sono stati eretti nelle Alpi occidentali fra la fine del XV e il XVII secolo.

Narrano momenti della vita e della Passione di Cristo, episodi della storia di Maria e dei Santi attraverso gruppi scultorei e affreschi di alto valore artistico.

I Sacri Monti, eretti in terra di confine dalla Chiesa cattolica come ideale roccaforte per contrastare la Riforma protestante, offrivano ai pellegrini la possibilità di visitare i luoghi della Terra Santa non più facilmente raggiungibili in seguito alla conquista turca di Costantinopoli del 1453.

 

Monte San Giorgio: Via Wikimedia Commons.

Monte San Giorgio: Via Wikimedia Commons.

 

Monte San Giorgio

Infine, Monte San Giorgio è entrato nella WHL in due momenti. Nel 2003, infatti, l’Unesco ha riconosciuto la particolarità del lato svizzero della montagna, identificandolo come la miglior testimonianza della storia geo-paleontologica in ambiente marino risalente a 247-235 milioni di anni fa che ha permesso di studiare in dettaglio l’evoluzione di molti gruppi di organismi marini.

Dal 2 agosto 2010, quindi, anche la parte italiana è entrata nel Patrimonio Naturale Mondiale dell’UNESCO, completando così il riconoscimento.

Fonte: World Tourism Event.

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