Castello di Agliè: aperto al pubblico anche il Parco

parco castello agliè via direzione musei piemonte

Una rinnovata iniziativa per il sito culturale in provincia di Torino, elemento fondante e identitario per la comunità locale.

Dopo il successo dell’iniziativa promossa nell’estate 2020 per consentire ai cittadini di Agliè (TO) l’ingresso gratuito ai Giardini del Castello, la Direzione regionale Musei Piemonte del Ministero della cultura a cui afferisce il complesso museale alladiese, ha deciso non solo di rinnovare questa offerta, ma da oggi di includere anche il Parco. L’ho ha comunicato in una conferenza stampa del 1 ottobre 2021. I cittadini di Agliè hanno dunque diritto all’accesso gratuito ai Giardini e al Parco del Castello, semplicemente presentando in biglietteria un documento d’identità che attesti la residenza entro i confini del territorio comunale alladiese.

Agli abitanti del luogo è così riservata un’ampia opportunità di fruizione della straordinaria cornice verde che circonda l’imponente maniero. Rappresenta l’esito di significativi interventi progettuali e stratificazioni storiche di rilievo.

Impostati all’italiana dal conte Filippo San Martino intorno alla metà del Seicento, i Giardini si presentano caratterizzati dall’assetto voluto nel 1839 dalla regina Maria Cristina di Borbone-Napoli, vedova del re Carlo Felice.

 

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I giardini

Si tratta di una struttura complessa, articolata in tre livelli. Vi sono un giardino basso con piante ad alto fusto ad ovest, un livello medio in cui sono inclusi il labirinto di siepi verso il giardino basso, il prato all’inglese a sud e il giardino dei rododendri ad est, e un piano terrazzato che ospita un giardino pensile con il Padiglione della Colombaia e le Serre. Queste ultime sono utilizzate tuttora per porre al riparo diverse tipologie di piante dai rigori invernali. Comprendono un susseguirsi di ambienti suggestivi, come la Citroniera, le Sale dei Bagni e la Serra Verde, tappezzata da fronde di Ficus repens.

Riaperto al pubblico ad aprile dopo un anno di chiusura, il Parco è stato invece interessato da interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, dalla verifica della stabilità degli alberi, con un piano di potature e abbattimenti di piante pericolose per l’incolumità pubblica, alla pulizia di fossi e canali di irrigazione, tra cui alcuni di quelli sotterranei del sistema idraulico settecentesco ancora oggi funzionante.

Al Settecento risale infatti la cosiddetta Fontana a ferro di cavallo con sculture in marmo di Frabosa, opera dei fratelli I. e F. Collino, che rappresentano affluenti del Po, mentre nel secolo successivo il paesaggista tedesco X. Kurten fu incaricato di curare la sistemazione del parco all’inglese.

 

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Un luogo identitario per la comunità

Proprio a partire dalla riapertura del Parco, la dimensione green del Castello di Agliè è stata al centro di varie attività. Si va dal ciclo di conferenze Un’ora di verde, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari e del Centro Agroinnova dell’Università degli Studi di Torino, agli itinerari a piedi e in bicicletta organizzati in occasione delle Giornate FAI di Primavera. Senza contare poi l’evento Appuntamento in Giardino, promosso da APGI-Associazione Parchi e Giardini d’Italia in parallelo con l’edizione europea di Rendez-vous aux jardins. Infine vi è programma di visite guidate dedicato alle aree verdi.

«Tra le presenze di maggiore impatto del Canavese, il complesso del Castello di Agliè è uno degli elementi fondanti dell’identità del territorio – spiega E. De Filippis, Direttrice regionale Musei –. Per questo che riteniamo importante proseguire nella prospettiva di rinsaldare i legami della comunità con il patrimonio culturale e i valori della memoria che vi sono correlati, sia con collaborazioni con le istituzioni del territorio, sia con il coinvolgimento della cittadinanza».

Prevista lo scorso anno tra le strategie per rispondere alle nuove regole della vita sociale imposte dall’emergenza sanitaria negli spazi pubblici, questa agevolazione vuole essere infatti una forma di restituzione alla collettività.

 

Il Parco del Castello di Agliè. Via Musei Piemonte.

Il Parco del Castello di Agliè. Via Direzione generale Musei del Piemonte.

 

Condivisione e cultura

«Come hanno dimostrato le iniziative che in questi mesi hanno visto protagonisti Giardini e Parco – precisa Alessandra G. Orsi, Direttrice del Castello – le occasioni di confronto e i percorsi di studio possono intersecare il valore dell’identità collettiva e contribuire a mantenere vivo un dialogo che viene alimentato anche dalla scelta di offrire ai cittadini alladiesi momenti di svago, relax e raccoglimento nella parte verde della residenza senza il vincolo del biglietto a pagamento».

Si tratta di un modo, quindi, per consolidare il senso di appartenenza della comunità locale e favorire una condivisione sempre più sentita dei valori culturali e identitari di cui è portatore il territorio.

«Il rapporto tra Borgo e Castello – sottolinea M. Succio, Sindaco del Comune di Agliè – va rafforzandosi grazie alla sempre più stretta sinergia tra i rappresentanti ai vertici delle due istituzioni. L’evento odierno segue di poco più di un anno quello in cui si annunciava l’accesso gratuito dei cittadini alladiesi ai Giardini (quindi a una piccola parte dei territori circostanti il Castello). Consente quindi da oggi l’accesso alla totalità del complesso parco-giardini. Un enorme passo avanti che imprime un’accelerazione a quel processo [] di far considerare il complesso monumentale del Castello di Agliè non solo un simbolo circondato da barriere inviolabili, ma una parte di paese concretamente vivibile da ciascun cittadino».

Fonte: Direzione regionale Musei del Piemonte.

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