Palazzo Barberini: riaprono le sale del Cinquecento


Dall’8 ottobre le Gallerie Nazionali di Arte Antica di Palazzo Barberini riaprono le porte delle sale del Cinquecento, completamente riallestite.


Si concludono con l’intervento a cura di Flaminia Gennari Santori con Maurizia Cicconi e Michele Di Monte i lavori di riqualificazione del piano nobile di Palazzo Barberini a Roma. Il rinnovamento delle sale ha interessato, in particolare, le strutture architettoniche, l’impianto di illuminazione, la grafica e gli apparati didattici. «L’intento – spiega la curatrice – è quello di restituire al pubblico un percorso organico e facilmente leggibile».

Le 42 opere, appartenenti alle collezioni delle Gallerie Nazionali di Arte Antica, a cui si aggiungono una serie di prestiti temporanei da collezioni pubbliche e private, sono disposte secondo un ordine cronologico-geografico, con momenti tematici e approfondimenti monografici.

Il percorso espositivo

Il nuovo percorso prevede l’ingresso dall’atrio Bernini. Qui ad accogliere il visitatore è la monumentale Velata di Antonio Corradini. Scolpita nel 1743 durante il soggiorno romano dell’artista, la Vestale è avvolta in un velo; è il simbolo della pudicizia e della castità richieste per il sacro ruolo di sacerdotessa del fuoco di Vesta. Nella mano sinistra regge il setaccio che, con l’aiuto della dea, le permise di raccogliere le acque del Tevere, scampando la morte.

La prima opera del percorso espositivo è Il Galata, scultura romana antica appartenente alla collezione Barberini. Una scelta emblematica, per sottolineare come il percorso di visita includa anche la storia del Palazzo e dei suoi proprietari. La statua, nel suo attuale aspetto, è in realtà il frutto di un esteso rifacimento condotto su una scultura mutila romana del I secolo d. C., derivata a sua volta da un gruppo monumentale ellenistico databile alla prima metà del II secolo a. C.

 

Gustav Klimt Giuditta , 1901 Olio su tela, 84x42 cm Belvedere, Wien © Belvedere, Vienna Photo: Johannes Stol ‘Klimt. La Secessione e l’Italia’ in mostra a Roma

Le sale del Cinquecento

Riaprono al pubblico anche le sale del Cinquecento, dalla 12 alla 18, completamente rinnovate.

Nella sala 12Tradizione e devozione, la Sacra Famiglia di Andrea del Sarto è accompagnata da opere con lo stesso soggetto: la Madonna con Bambino e san Giovannino del Beccafumi, la Sacra Famiglia di Perin del Vaga e la Madonna Hertz di Giulio Romano.

La sala 13, dedicata interamente a Lorenzo Lotto, ospita il Matrimonio mistico di santa Caterina con i santi Girolamo, Giorgio, Sebastiano, Antonio Abate e Nicola di Bari. Accompagnano il dipinto due cofanetti di ambito veneto-ferrarese degli inizi del XVI secolo.

A seguire, la sala 14 si focalizza sulla pittura ferrarese, con opere di Garofalo e Dosso Dossi, mentre la sala 15 è dedicata al Cinquecento senese, con i lavori di Marco Bigio, Girolamo Genga e del Sodoma.

La sala 16, dal titolo Lo sguardo del Rinascimento, approfondisce invece il genere del ritratto. Qui ritroviamo alcune delle opere più celebri delle Gallerie Nazionali, dalla Fornarina di Raffaello al Ritratto di Stefano IV Colonna del Bronzino, dalla Maria Maddalena di Piero di Cosimo all’Enrico VIII attribuito a Hans Holbein, insieme ai ritratti di Niccolò dell’Abate, di Quentin Metsys e di Bartolomeo Veneto.

Si prosegue per la sala 17, dedicata alla pittura della Maniera centro-italiana. Si è recuperata dal deposito del Museo Statale di Arezzo la grande pala di Giorgio Vasari e bottega con l’Allegoria dell’Immacolata concezione, che sarà eccezionalmente presentata al pubblico durante le prime due settimane di esposizione, prima di essere sottoposta a delicati interventi di restauro. 

Il percorso si conclude nella sala 18, la Sala Sacchi, la cosiddetta Divina Sapienza: qui le opere esposte illustrano e presentano i protagonisti della famiglia Barberini, con i ritratti dipinti e scolpiti di Urbano VIII e dei suoi nipoti realizzati da Gian Lorenzo Bernini, Giuliano Finelli, Lorenzo Ottoni.

Informazioni utili 

Dal 10 ottobre al 21 novembre 2021 e dal 3 aprile al 29 maggio 2022, ogni domenica alle ore 11, in programma anche i laboratori didattici Ritratti di famiglia a cura dell’Associazione sipArte!. I bambini (6-10 anni) potranno così scoprire con le loro famiglie il nuovo allestimento delle Sale del Cinquecento attraverso un percorso sui ritratti.

Massimo 10 partecipanti. Attività gratuita su prenotazione obbligatoria all’indirizzo didattica@siparte.net. Biglietto ridotto con tariffa speciale a € 6 per gli accompagnatori.

Riapertura delle sale del Cinquecento

Dall’8 ottobre 2021

Roma, Palazzo Barberini, via delle Quattro Fontane, 13

Le sale saranno accessibili con i seguenti orari: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso alle 17). Biglietto d’ingresso:

  • Intero: € 10
  • Ridotto (ragazzi dai 18 ai 25 anni): € 2 
  • Gratuito per i minori di 18 anni, le scolaresche e gli insegnanti accompagnatori dell’Ue (previa prenotazione), studenti e docenti di  Architettura, Lettere (indirizzo archeologico o storico-artistico), Conservazione dei Beni Culturali e Scienze della Formazione, Accademie di Belle Arti, dipendenti del Ministero della cultura, membri ICOM, guide ed interpreti turistici in servizio, giornalisti con tesserino dell’ordine, portatori di handicap con accompagnatore, personale docente della scuola, di ruolo o con contratto a termine.

Si ricorda inoltre che l’accesso è regolamentato nel rispetto delle norme di prevenzione dal contagio disposte per legge. Per accedere è necessario esibire il Green Pass in formato analogico o digitale.

Prenotazione individuale consigliata; obbligatoria per gruppi al 0632810 oppure al seguente link

 

Erwin Wurm via veneto Roma, Erwin Wurm in “Via Veneto Contemporanea”

 

Fonte: Ufficio Stampa Palazzo Barberini 

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