Turismo: nuovo accordo tra Enit e Isnart-Unioncamere

Turismo

Nuovo accordo tra Enit e Isnart-Unioncamere per l’analisi degli sviluppi economici del turismo in Italia. 


È stato presentato nell’ambito della manifestazione TTG Travel Experience 2021, il nuovo accordo sul turismo tra Enit e Isnart-Unioncamere. L’obiettivo è quello di analizzare gli sviluppi economici del comparto turistico in Italia, fornendo uno strumento utile alle istituzioni e alle imprese, nell’ottica della pianificazione.

La collaborazione andrà dall’inquadramento e la profilazione della spesa turistica, fino all’analisi predittiva degli scenari possibili per il turismo. Ciò anche rispetto al posizionamento dell’offerta e delle singole destinazioni turistiche. 

Il turismo nel 2021

Secondo i dati dell’Osservatorio sull’economia del turismo delle Camere di commercio italiane, elaborati da Isnart-Unioncamere, i buoni risultati del periodo estivo non compensano le perdite subite da tutta la filiera del turismo a causa del sostanziale blocco delle attività della prima parte dell’anno. I primi nove mesi hanno infatti registrato una flessione di 40 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2019, e il 2021 si chiuderà con una crescita limitata al +2%.

Per alcune regioni ha pesato particolarmente l’andamento delle grandi città d’arte che, anche nel periodo
estivo, hanno assorbito una quota importante dei flussi turistici (in media oltre un quarto delle presenze totali). In queste destinazioni, per quanto il miglioramento nei mesi estivi del 2021 sia stato notevole in termini di
pernottamenti (+35% rispetto al 2020), le perdite subite in media annua sono ancora consistenti (-23%).

L’estate 2021, ancora notevolmente condizionata dagli effetti della pandemia, ha fatto segnare nel complesso un recupero significativo, con un incremento medio dei pernottamenti di circa il 30% rispetto allo stesso periodo del 2020. Significativo, all’interno del dato stagionale, l’andamento di giugno e luglio, che ha fatto registrare una crescita molto sostenuta (+40%), per poi stabilizzarsi nel mese di agosto (+22%) e segnare una crescita più contenuta in settembre (+6%).

La domanda turistica è stata ben superiore a quella media nazionale in quasi tutte le regioni del Mezzogiorno
(Sicilia e Sardegna +39%; Calabria, Puglia e Campania intorno al +33%) e in alcune aree del settentrione
(Veneto e Lombardia hanno fatto registrare una crescita media del 37%).

Tra giugno e settembre le imprese ricettive italiane hanno venduto in media il 58% delle camere disponibili, con un sensibile miglioramento rispetto allo stesso periodo del 2020, con un picco nel mese di agosto (84%). Questo andamento è stato registrato soprattutto nelle destinazioni marine e lacuali

 

Puglia a Linea Verde, Rai1. Via Wikimedia Commons. Estate 2021 di ripresa ma per Confturismo restano criticità

 

Fonte: Enit 

 

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