Palazzo Barberini ospita “Caravaggio e Artemisia: la sfida di Giuditta”

Palazzo Barberini mostra

Fino al 27 marzo 2022 Palazzo Barberini ospiterà la mostra Caravaggio e Artemisia: la sfida di Giuditta, a cura di Maria Cristina Terzaghi.


Le Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma ospitano fino al 27 marzo la mostra Caravaggio e Artemisia: la sfida di Giuditta. Violenza e seduzione nella pittura tra Cinquecento e Seicento. L’esposizione, a cura di Maria Cristina Terzaghi,  accende i riflettori sulla celeberrima tela di Caravaggio a settant’anni dalla sua riscoperta e a cinquanta dall’acquisizione da parte dello Stato Italiano.

Tra le più famose e acclamate opere del Merisi, grazie alla potenza della rappresentazione e alla forza emanata dai tre protagonisti, la Giuditta venne riscoperta nel 1951 da Pico Cellini, uno dei massimi restauratori del Novecento.

Dopo aver visitato la prima grande mostra dedicata a Caravaggio e ai pittori caravaggeschi, allestita a Palazzo Reale a Milano da Roberto Longhi, il restauratore ricordò che da ragazzo aveva visto in un palazzo romano una tela raffigurante Giuditta e Oloferne attribuita ad Orazio Gentileschi, ricollegandola ora allo stile di Caravaggio. Cellini riuscì a ritrovare il dipinto presso il proprietario Vincenzo Coppi, a fotografarlo e a mostrarlo a Longhi, che all’istante chiese e ottenne la proroga della mostra per poterlo includere.

La tela, eseguita nel 1599 da Caravaggio per il banchiere ligure Ottavio Costa, scomparso nel 1639, non fu mai alienata, rimanendo a Roma fino a metà Ottocento, quando passò di proprietà agli avi del Coppi, per poi entrare far parte, nel 1971, del patrimonio delle Gallerie Nazionali di Arte Antica. Il Costa ne proibì la riproduzione, motivo per cui non ne esistono copie seicentesche fedeli. Nonostante le cautele del proprietario, la rivoluzionaria composizione ideata dal Merisi riuscì, comunque, a circolare.

La mostra

La mostra ospita 31 opere – quasi tutte di grande formato – provenienti da importanti istituzioni nazionali ed internazionali quali, fra le altre, la Galleria Corsini e Galleria Palatina di Firenze; il Museo del Prado e il Museo Thyssen di Madrid; le Gallerie d’Italia Palazzo Zevallos Stigliano, il Museo di Capodimonte di Napoli; la Galleria Borghese di Roma; il Kunsthistorisches Museum di Vienna; il Museo di Oslo.

Il percorso espositivo si snoda in quattro sezioni e si apre con Giuditta al bivio tra Maniera e Natura. Si tratta di una selezione di opere del ‘500 che mostrano una nuova rappresentazione del tema, caratterizzata dalla violenza del momento scelto a rappresentare la storia dell’eroina biblica.

La tela Giuditta che decapita Oloferne del Merisi, fulcro della seconda sezione dedicata a Caravaggio e i suoi primi interpreti, inscena un vero e proprio omicidio mediante decapitazione, costituendo un momento di rottura con la tradizione.

La massima interprete del soggetto è stata, comunque, Artemisia Gentileschi, cui è intitolata la terza sezione Artemisia Gentileschi e il teatro di Giuditta.

La quarta e ultima sezione, Le virtù di Giuditta. Giuditta e Davide, Giuditta e Salomé è dedicata invece al confronto tra il tema di Giuditta e Oloferne e quello di Davide e Golia, accomunati dalla lettura allegorica della vittoria della virtù, dell’astuzia e della giovinezza sulla forza bruta del tiranno che finisce decapitato.

Caravaggio e Artemisia: la sfida di Giuditta

fino al 27 marzo 2022

Palazzo Barberini, Roma

La mostra è fruibile dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 18, con i seguenti costi:

  • Intero: € 7
  • Ridotto: € 2 (ragazzi dai 18 ai 25 anni)

Per maggiori informazioni: Caravaggio e Artemisia: la sfida di Giuditta

 

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Fonte: Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma

 

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