Borghi, Cicloturismo, Territori, Turismo Enogastronomico tra i top trend del turismo in Italia 2022


Borghi, Cicloturismo, Territori, Turismo Enogastronomico i top trend del turismo in Italia 2022.
In linea con questi trend il Ministero del Turismo in collaborazione con Unioncamere e Isnart ha finanziato il progetto  “Azioni di valorizzazione e promozione del settore turistico dei territori e delle produzioni di qualità”.


Vediamo di che si tratta. Si potrebbe definire New Tourism  quello che sta facendo risorgere  il comparto del turismo con modelli di offerta orientati alla qualità dopo due anni di pandemia e la guerra Russia/Ucraina che hanno costretto gli operatori a ridisegnare le proposte e ad accelerare le offerte verso quel turismo di qualità di cui tanto si è parlato negli anni precedenti.
I turisti post pandemia desiderano conoscere, imparare, scoprire.

NUOVE ESIGENZE anche nel settore del turismo enogastronomico, che ha retto abbastanza il colpo del crollo di presenze. Le richieste di andare alla scoperta di territori, conoscere le storie dei prodotti e i contesti stanno ridefinendo l’offerta in un’ottica di esperienza a tutto tondo, che trova il suo focus nella ricchezza della cucina, del cibo, del vino e dei prodotti italiani.

Non più la sola degustazione di vini e prodotti locali, ma la scoperta di ciò che c’è intorno

I dati parlano anche di un probabile boom del cicloturismo legato alla diffusione dell’ebike che permette di affrontare percorsi lunghi andando alla scoperta di borghi, piccole realtà locali e paesaggi.

IN LINEA CON QUESTI TREND IL PROGETTO  “Azioni di valorizzazione e promozione del settore turistico dei territori e delle produzioni di qualità” finanziato dal Ministero del Turismo in collaboraizone con Unioncamere e Isnart volto a promuovere nuovi modelli turistici per incentivare l’offerta turistica italiana e valorizzare i borghi, le destinazioni meno famose e i prodotti, “passando da una narrazione basata sull’Italian Way a una narrazione costruita sull’Italian Why?”

QUALCHE DATO
Il 50% dei turisti in Italia appartiene alle generazioni Y e Z, cioè i nati dopo il 1981 cosiddetti nativi digitali. Il 94% di loro è attento alle opzioni di viaggi sostenibili e il 40% sceglie di esplorare destinazioni poco conosciute, tra desiderio di riscoperta e senso di appartenenza.

Sono stati analizzati i dati raccolti dall’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio – Unioncamere / Isnart sull’evoluzione di offerta e domanda, insieme a 3 esempi di co-progettazione di cammini turistici e a 3 casi di comunicazione innovativa delle destinazioni.

“Dall’analisi e dallo studio dei nostri territori emergono i tanti giacimenti storico, culturali e naturalistici e tutte quelle destinazioni turistiche che molti italiani hanno riscoperto in questi ultimi due anni” sottolinea il vice presidente di Unioncamere, Giorgio Mencaroni. “Le Camere di commercio ne hanno identificate circa 200, realizzando una prima mappa territoriale su cui avviare le prime progettualità. Le destinazioni turistiche sono, infatti, ambiti territoriali identitari e spesso di piccole dimensioni che permettono di realizzare interventi con maggiore precisione. Il lavoro svolto fino ad oggi è un passo avanti decisivo, che deve rappresentare la base per sviluppare progettualità innovative anche su altri territori”.

“Dopo un 2020 ‘anno zero per il turismo’, nel 2021 è cominciato un recupero ma oggi la guerra così vicina pone più di un dubbio sulla possibilità di tornare ai livelli pre-pandemia” ha dichiarato il presidente di Isnart Roberto Di Vincenzo “Il turismo sta cambiando perché cambia la domanda dei turisti. Se prima le scelte partivano dal ‘cosa’ (cosa voglio fare, cosa voglio vedere), oggi il trend è dominato dal ‘perché’ (perché voglio viaggiare? quale motivazione mi spinge?), un cambiamento profondo legato a necessità di auto-realizzazione e auto-determinazione. Occorre quindi superare il classico Italian Way of Tourism verso un più attuale Italian Why?, per far scegliere l’Italia come meta turistica, comprendendo e intercettando numerosi nuovi fenomeni tra i quali quelli dello slow tourism e della staycation.”

TURISMO CULTURALE
Il settore continua ad avere un ruolo centrale nell’organizzazione dell’offerta, tanto che oltre il 53,1% degli operatori lo individua come propria area di specializzazione, dato che lo pone al vertice dell’attenzione dell’industria turistica, prima del Turismo Naturalistico con il 51,1%, del Turismo Balneare e legato agli sport acquatici con il 29,3% e del Turismo Enogastronomico con il 23,8%.

I CASI DI STUDIO

  • Il Cammino Enogastronomico Tarantino, che ha visto impegnata la Camera di commercio di Taranto, si sviluppa nel territorio dei comuni di Castellaneta, Ginosa, Manduria, Massafra, Crispiano, Palagiano, Martina Franca cuore di alcune delle produzioni tipiche enogastronomiche che fanno della Puglia e di Taranto una delle protagoniste italiane del food & beverage. Un territorio che vuole aprirsi a un turismo esperienziale fatto di cibo identitario, natura e mobilità dolce.
  • Il Cicloturismo continua a registrare un interesse crescente sia sotto il profilo della domanda, +30% di turisti che scelgono la biciletta nel biennio 2019-2021, che per la sua dimensione economica in quanto la spesa procapite di questa categoria di turisti è superiore alla media complessiva.
    La Via Verde della Costa dei Trabocchi, percorso ciclabile di 42 km che collega i comuni di Ortona e Vasto in provincia di Chieti, sviluppato con la collaborazione della Camera di commercio di Chieti – Pescara, è un caso di eccellenza che dimostra l’importanza di investimenti dedicati. Il percorso, intorno al quale sta crescendo un sistema turistico dedicato al cicloturismo, è parte integrante della «Rete ciclabile dei Trabocchi» (300 km totali con 12 percorsi dedicati tra mare e collina) e, più in grande, della «Ciclovia Adriatica», che sarà una vera e propria dorsale cicloturistica del Paese.
  • Il Turismo Religioso in Italia rappresenta il 2,5% del totale dei turismi, il 70% dei turisti sono italiani e tra gli stranieri 3 su 10 sono tedeschi. Un esempio in questo ambito, che ha avuto il supporto della Camera di commercio di Padova, è quello del Cammino di Sant’Antonio, un percorso che si estende per oltre 400 Km dai santuari Antoniani di Camposampiero in Veneto attraverso la Basilica di Sant’Antonio di Padova fino al Santuario della Verna in Toscana attraversando l’Emilia-Romagna e gli Appennini.
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IL PROGETTO HA PRESO IN ESAME anche l’attività di comunicazione innovativa delle destinazioni, in particolare attraverso l’analisi di 3 casi:

  1. Sardegna Nuragica e Sud Sardegna (in collaborazione con la Camera di commercio di Cagliari-Oristano)
  2. Duino-Aurisina (in collaborazione con la Camera di commercio della Venezia-Giulia)
  3. Cosenza e la Sila Grande (in collaborazione con la Camera di commercio di Cosenza).

Hanno partecipato alla presentazione del progetto Giorgio Mencaroni, Vice Presidente Unioncamere, Roberto Di Vincenzo, Presidente di Isnart, Stefano Mantella, Responsabile dell’Unità di Missione per il PNRR del Ministero del Turismo, Carlo Ricci, Direttore del GAL Costa dei Trabocchi, Manuela Santoro, Consulente Turistico, Emma Taveri, Chief Visionary Officer di Destination Makers, Claudio Ucci, Direttore del Consorzio Abruzzo Travelling, Carmen Valente, Manager di rete di Salento delle Murge, Michela Valentini, Destination Manager di OGD Padova, Padre Nicola Zuin, Direttore della Casa di Spiritualità presso i Santuari Antoniani di Camposampiero.

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