La Sicilia a tavola. U pani cunzatu, il piatto povero per eccellenza dal gusto inconfondibile. Come si fa e dove mangiarlo.
U Pani cunzatu, ovvero il pane condito, è il pasto povero tra i più tipici della cultura gastronomica siciliana. Detto anche il pane della disgrazia, in assenza di un piatto ricco, veniva arricchito di odori e condimenti poco costosi e facilmente reperibili. Solo i più fortunati si permettevano il lusso di strofinare sul pane un pezzo di sarda, per renderlo più gustoso. La ricetta, nel tempo, si è evoluta con l’aggiunta di ingredienti sempre più ricercati. Il procedimento è semplice e vi invitiamo a prepararlo in casa, proprio come una volta.
Come si fa
Ingredienti:
- 1 pagnotta di farina di semola di grano duro da ½ kg
- 4 grossi pomodori maturi
- 100 g filetti di acciuga sott’olio
- 150 g formaggio primo sale o tuma a fettine
- Olio extravergine d’oliva
- Origano
- Sale, pepe
Preparazione
- Tagliate a metà la pagnotta e incidete la mollica con tagli non profondi.
- Condite con sale, pepe, origano e con abbondante olio.
- Mettete uno strato di fettine di pomodoro e di formaggio.
- Condite con i filetti di acciuga spezzettati e spargete un pizzico di origano.
- Schiacciate il pane leggermente e mettetelo in forno per qualche minuto prima di servirlo ben caldo.
La ricetta può variare da luogo a luogo, ad esempio la versione eoliana prevede capperi, foglie di basilico, aglio (facoltativo), mozzarella, pomodorino ciliegino, pomodori secchi, olive verdi giganti e aceto di vino bianco. In questa variante il pane si usa come base e viene riscaldato per qualche minuto in forno prima di essere condito.
Sicilia: la granita migliore del mondo |
U pani cunzatu di Salina
Nello storico locale “Da Alfredo”, già famoso per la sua inconfondibile e deliziosa granita, potrete assaggiare ben 8 tipi di pani cunzatu. Nell’isola di Salina, nell’arcipelago delle Eolie, potrete assaggiare la variante eoliana del tipico pane condito. Si tratta di pane con pomodori, capperi, olive, cipolla, acciughe salate e peperoncino. Ma anche la variante Alfredo è un vero marchio di fabbrica dell’omonimo locale, con ricotta fresca e parmigiano, pomodorini, rucola e gamberetti freschi.
Fonte: Sito ufficiale del Turismo Sicilia |
Riproduzione riservata.