Legambiente: notizie dal pianeta


Tutte le notizie di settembre, aggiornate da Legambiente sul nostro pianeta.


L’allarme per le fughe di gas nel mar Baltico

Fughe di gas senza precedenti stanno interessando il Nord Stream, il gasdotto che collega la Russia all’Europa, al largo dell’isola danese di Bornholm. Il gas fuoriuscito dai gasdotti Nord Stream 1 e 2 sta ribollendo in superficie nel mar Baltico, agitando aree di mare che vanno dai 200 ai 1.000 metri di diametro. Sotto indagine la natura dell’accaduto in cui si fa sempre più strada l’ipotesi di un “atto deliberato”, secondo Legambiente.  Lo scenario politico internazionale si fa sempre più cupo, sale il prezzo del gas. Da valutare i possibili danni ambientali. L’UE rassicura “che non c’è nessun impatto sulla sicurezza”.  

Al via il week-end di Puliamo il mondo. L’indagine di Legambiente rivela la top ten dei rifiuti abbandonati nei parchi urbani

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Rifiuti abbandonati ovunque. Non fanno eccezione i parchi urbani. Secondo l’ultima indagine di Legambiente in queste verdi e preziose oasi cittadine si contano 5 rifiuti ogni metro quadrato. In cima alla triste classifica dei rifiuti abbandonati censiti da Legambiente in 56 parchi urbani di 28 città italiane, troviamo gli odiosi mozziconi di sigaretta. Seguiti a ruota da tappi di bottiglie e barattoli, frammenti di carta, plastica, vetro, sacchetti di patatine e dolciumi. E da oggi per tutto il week-end saranno centinaia di eventi di pulizia per Puliamo il Mondo. Puoi trovare quello più vicino a te su www.puliamoilmondo.it.

Camion e autobus inquinanti, stop alle vendite entro 2035

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Il crescente impatto della circolazione di camion e autobus inquinanti in Europa rischia di compromettere gli sforzi per raggiungere l’obiettivo di “zero emissioni” dei trasporti entro il 2050. Secondo la recente analisi dell’Ong Transport & Environment, per evitare ulteriori danni all’ambiente e al clima, la vendita di camion e autobus a combustione fossile andrebbe fermata entro il entro il 2035

100 milioni di dollari l’anno per salvare il pianeta

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Il fondatore del famoso marchio di abbigliamento outdoor Patagonia, l’ottantatreenne alpinista Yvon Chouinard, con una scelta coraggiosa e rivoluzionaria, ha deciso di donare la propria attività a un’organizzazione ambientalista e a un fondo d’investimento che tutela la natura. Tutti i profitti dell’azienda, circa 100 milioni di dollari l’anno, saranno utilizzati per combattere il cambiamento climatico e proteggere i terreni non sviluppati in tutto il mondo.  

Miele, raccolto dimezzato a causa del clima

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In grande sofferenza la produzione di miele Made in Italy: fioriture estive bruciate dal caldo o distrutte dalla grandine, api allo stremo per la siccità. Secondo il primo bilancio di Coldiretti nel 2022 il raccolto si è praticamente dimezzato (-40.%).  Si parla di una produzione di circa 13 milioni di chili, tra le più basse dell’ultimo decennio.

Friend of the Sea certifica l’Area Protetta delle Pelagie per lo snorkerling sostenibile

Galapagos, uccise 4 tartarughe giganti a rischio estinzione

I bracconieri non risparmiano neanche le tartarughe giganti delle Galapagos, creature miti, a rischio estinzione e note nel mondo per essere il simbolo di queste isole che vantano un ecosistema unico. Sconcerta la notizia dei resti di quattro esemplari, con molta probabilità massacrati per la loro carne, trovati a Isabela, l’isola più grande dell’arcipelago ecuadoriano.

I giganti verdi che sopravvivono ai mutamenti climatici

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L’ultimo scoperto è “Gran Abuelo”, il grande nonno, un maestoso larice della Patagonia. Jonathan Barichivich, ricercatore del Centre National de la Recherche Scientifique di Parigi, attraverso un modello matematico, ha stimato la sua età: 5.484 anni! 600 anni in più di Matusalemme, un Pinus longaeva endemico delle montagne californiane considerato fino ad oggi l’albero più anziano del pianeta.

Fonte: Legambiente
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