Il Turismo enogastronomico in Italia: i dati Enit


Il turismo enogastronomico fra i pacchetti con maggiore appeal del mercato internazionale. Da Spagna, Norvegia e Germania mercati di punta, Piemonte top destination.


Un’Italia da assaggiare. Il Turismo enogastronomico per il Belpaese è l’elemento di massimo traino dei turisti stranieri. Forte è infatti l’interesse verso la cultura enogastronomica italiana nell’ambito del mercato dell’intermediazione internazionale. Nel 2021, questa è tra i primi quattro prodotti più venduti dai tour operator, come sostengono i dati emersi da un recente studio Enit, svolto da Isnart su un campione di 45 tour operator legati ai prodotti enogastronomici d’Italia nel periodo tra luglio e settembre 2022. 

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Piemonte Top Destination

È il Piemonte la regione che più di tutte ha destato l’interesse nel mercato internazionale. Parliamo infatti della località più presente nei pacchetti turistici dedicati all’offerta food&Wine, con una percentuale del 58,3% dei tour operator coinvolti nello studio. Tra i paesi più interessati troviamo Austria, Germania, Spagna, Olanda e Regno Unito. A seguire troviamo Campania e Toscana che si inseriscono in maniera più massiccia nel mercato della Spagna, con un 33,3% di vendite da parte dei tour operator spagnoli, ma anche in quello della Norvegia, della Germania, dell’Austria e del Regno Unito. 

Cultura e Food&Wine

La proposta del Food&Wine è quella che più di tutte promuove l’Italia nel mercato estero, attirando l’attenzione dei paesi per lo più europei. Probabilmente il successo di questi pacchetti dipende dal fatto che riassumano le eccellenze gastronomiche d’Italia, da accompagnare certamente a visite culturali in musei, ville, e mostre temporanee. Cultura, buon cibo e buon vino si coniugano quindi in un unicum che attrae e vince, come confermato dal 58,3% degli operatori. I prodotti tipici italiani sono per altro molto presenti nelle proposte turistiche dei tour operator stranieri anche per i turisti che non viaggiano per l’Italia per dedicarsi esclusivamente a vacanze di gusto. Pare anche che in alcuni mercati particolarmente sia impossibile per i tour operator escludere dal pacchetto turistico servizi food&wine, anche in pacchetti dedicati ad altri prodotti del turismo. 

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City Break enogastronomici

Anche chi sceglie di dedicarsi a una vacanza al mare non esclude mai la possibilità di abbandonarsi ai piaceri del palato, assaggiando i prodotti del luogo.  Tra chi opta per questo tipo vacanza troviamo i turisti finlandesi, tedeschi, brasiliani, statunitensi, inglesi, australiani e canadesi. Questi viaggiatori sono gli stessi che scelgono tra i pacchetti proposti dai tour operator esperienze di tipo enogastronomiche come le degustazioni, approfittando di city break in Italia. 

È interessante notare che da ormai anni l’interesse per un turismo enogastronomico sia sempre più crescente in Italia, sebbene ci siano diversi elementi di criticità rispetto a questo ambito. Stiamo parlando di accessibilità di prenotazione e organizzazione dovute all’esigenza di perfezionare le informazioni disponibili rispetto ai pacchetti interessati e della tempistica. “Da un lato” spiega Roberta Garibaldi, Amministratore delegato di Enit, “troviamo una domanda che tende a prenotare una vacanza sempre più sotto data e, dall’altro, un’offerta che punta in misura massiccia su una dinamica vetrina/booking online da affiancare alle proposte offline”. 

Due punti critici sui cui l’Italia deve lavorare per diventare un vero e proprio competitor nell’ambito del turismo enogastronomico, pur potendo vantare ad oggi un appeal nel mercato internazionale che non ha nulla da invidiare ad altri paesi dalla tradizione culinaria considerevole. 

Fonte: ENIT
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