Vacanze di Natale: i trend di fine anno

Turismo, aereo, viaggi

Le vacanze secondo i dati dell’Osservatorio Astoi Confindustria Viaggi, l’Associazione dei Tour Operator italiani.


Nonostante inflazione e caro prezzi non si rinuncia a viaggiare, ma cambiano alcuni bisogni. Fascia alto spendente poco impattata dall’aumento dei costi. Fascia media ne risente maggiormente e modifica alcuni comportamenti d’acquisto per non rinunciare alla vacanza. Gradimenti maggiori per Maldive, Egitto, East Africa e Stati Uniti.

I dati dell’Osservatorio ASTOI Confindustria Viaggi

Sono numerose le considerazioni che possono stimolare i dati raccolti dall’Osservatorio ASTOI Confindustria Viaggi, l’Associazione che rappresenta oltre il 90% del mercato del Tour Operating italiano in merito alla tendenza delle vacanze invernali e delle festività di fine anno.

Il trend è positivo, il Turismo Organizzato ritrova consensi e va incontro ai bisogni dei viaggiatori, che si mostrano più attenti alle tutele, richiedono maggior assistenza nelle fasi pre, durante e post viaggio e stipulano più assicurazioni integrative.

Prenotazioni per le festività

Le prenotazioni dei viaggi organizzati per le partenze di Natale, Capodanno ed Epifania si avvicinano ai numeri del 2019, ovvero antecedenti ai due anni di blocco del settore: si registra un – 4% di fatturato globale a fronte di un calo del 12% di passeggeri. La discrepanza tra fatturato e passeggeri va letta nel contesto inflattivo che sta interessando tutti i fattori produttivi e quindi anche quelli turistici. Il caro prezzi, la minor disponibilità di voli per alcune mete, la chiusura di alcune destinazioni come Cina e Russia e un sentiment di incertezza generale, rallentano ancora il pareggio dei volumi del 2019.

Diverso l’atteggiamento verso la coda dell’inverno; mentre per il periodo delle festività di fine anno tutto è stato bloccato con anticipo, per la restante parte dell’inverno gli italiani si mostrano più prudenti ed attendono prima di confermare le prenotazioni.

La spesa media

Il potere d’acquisto è variabile e si assiste ad una evidente polarizzazione; la fascia alto spendente non risente dell’inflazione che, all’opposto, penalizza maggiormente la fascia media e induce i consumatori a modificare alcuni comportamenti. La domanda dei clienti risulta più ponderata; vengono preferite vacanze più brevi (media 8 giorni), servizi alberghieri meno costosi e sono favorite le mete di medio raggio rispetto a quelle di lungo. La spesa media per persona per le festività di fine anno è sopra i 1.800 euro considerando l’alta incidenza del lungo raggio e il peso delle partenze in altissima stagione.

L’Osservatorio ASTOI ha analizzato il proprio pubblico, rappresentato dalla fascia d’età compresa fra 35 e 60 anni, per tracciare una mappa delle destinazioni che salgono o che scendono nei desiderata.

Destinazioni più ambite

Le mete più ambite a lungo raggio sono Maldive, Stati Uniti (soprattutto New York e Miami) e Thailandia. Nei Caraibi la preferenza va alla Repubblica Dominicana, nell’East Africa a Kenya e Zanzibar; soffrono invece America Latina, Cuba, Messico e Australia.

La fascia di pubblico con capacità di spesa media premia l’Egitto, destinazione vicina, accessibile e con fondamentali molto forti per il turista italiano. La novità è il ritorno in larga scala delle crociere sul Nilo, di forte valenza culturale, con un rilancio completo della destinazione. Si mantiene inoltre forte l’appeal degli Emirati Arabi e si afferma la Giordania.

Le crociere

Il comparto crociere chiude il 2022 in modo più favorevole rispetto alle previsioni. I Caraibi restano una delle mete più richieste della stagione invernale e si registra una importante tendenza di crescita verso gli Emirati Arabi. Si avvicinano alla vacanza in crociera i giovani e persone alla prima esperienza a bordo. Con l’early booking beneficerà sicuramente il Mediterraneo, nella programmazione 2023.

I dati europei

L’Europa registra il rinnovato interesse dei viaggiatori culturali, con preferenze per le principali capitali e le grandi città. Si segnala un’alta richiesta di soggiorni e itinerari in Turchia. È interessante notare che fino al 2019 l’orientamento dei clienti per prenotazioni nelle capitali europee attraverso Tour Operator e Agenzie di Viaggio era volto soprattutto a garantirsi esperienze molto particolari, difficilmente organizzabili individualmente, mentre ora c’è un ritorno anche alla richiesta di soggiorni e itinerari classici per vivere le capitali in modo tradizionale.

Questo testimonia la necessità dei clienti di voler godere – anche per le vacanze più semplici – della sicurezza, dell’assistenza e della consulenza  che solo la filiera organizzata può offrire.

I dati sulla montagna

In ambito nazionale, la montagna vive la sua stagione sotto i riflettori. Nonostante in questo segmento il caro energia si faccia particolarmente sentire,  il gradimento è sempre molto alto. Anche qui si registra un cambio di atteggiamento da parte dei consumatori: mentre in precedenza il movente dominante era sciare, oggi si ricercano anche altre esperienze che completano la vacanza sciistica, tra queste il benessere e l’enogastronomia. Gli associati ASTOI ricevono anche numerose richieste dai mercati esteri, segno che l’Italia è apprezzata e ricercata in ogni stagione.

Fonte: ASTOI Confindustria Viaggi
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