Airbnb: a Venezia ricerca di stanze in affitto già tre mesi prima di Carnevale


Carnevale, il ritorno del grande pubblico a Venezia: le tendenze secondo Airbnb.


Più di 75.000 spettatori nel primo weekend, con il pubblico dell’ultimo a toccare i 100mila: è finalmente tornato il Carnevale di Venezia (4/21 febbraio 2023). Alcuni dei numeri dell’edizione 2023, la prima con la pandemia definitivamente alle spalle e senza restrizioni. Con un afflusso di visitatori arrivati in Laguna e opportunità anche per la comunità locale, che ha potuto aprire le porte della propria casa per dare il benvenuto a viaggiatori provenienti da tutto il mondo. Una tendenza dimostrata da alcuni nuovi dati diffusi oggi da Airbnb, la piattaforma di viaggi, che mostrano un forte aumento delle ricerche di stanze a Venezia già dall’ultimo trimestre dell’anno scorso. A dicembre 2022, infatti, mesi prima del ritorno delle sfilate, le ricerche di stanze hanno visto un aumento di oltre il 650%, ma già da novembre la richiesta di questi alloggi in città per le date di Carnevale era più che quadruplicata rispetto allo stesso periodo del 2021[1].

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Per i veneziani che hanno a disposizione uno spazio da poter condividere, mettere in affitto una stanza della propria casa rappresenta a tutti gli effetti la possibilità di un reddito extra per far fronte al costo della vita, sempre più elevato. Secondo alcune recenti stime di Codacons, infatti, gli italiani quest’anno si ritroveranno a fare i conti con rincari di oltre 2.400 Euro a famiglia. Inoltre, la scelta di una stanza privata si dimostra vantaggiosa sia per i proprietari di casa, sia per i turisti. In un momento in cui, secondo  Altroconsumo, il 59% degli italiani nell’ultimo anno ha rinunciato o comunque ridimensionato il budget destinato a viaggi e vacanze, un proprietario che sceglie di affittare una stanza sulla piattaforma offre un’opzione comoda, economica e flessibile, fornendo di fatto un’alternativa ai viaggiatori.

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I trend

Tra il terzo trimestre 2021 e il terzo trimestre 2022 l’offerta di stanze sulla piattaforma è cresciuta del 31%. Ospitare dei viaggiatori mettendo a disposizione una stanza è tra l’altro un modo per conoscere persone che hanno una cultura diversa dalla propria, imparare le basi della loro lingua, delle loro abitudini o anche della loro gastronomia, creando così i presupposti per un’esperienza stimolante sia per i proprietari che per gli ospiti. Non sorprende, quindi, che, su un milione di Superhost di Airbnb, il 20% di questi affitti stanze[2].

Il patrimonio immobiliare è sempre più spesso sottoutilizzato, a Venezia come nel resto d’Italia. Ospitare in una stanza vuota è un’occasione per le comunità locali, fornisce una preziosa entrata extra per affrontare il caro vita e permette di offrire ai viaggiatori un alloggio economico ma che garantisce un’esperienza unica”, ha dichiarato Giacomo TrovatoCountry Manager di Airbnb Italia.

Fonte: Airbnb
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