Madrid, Guido Reni in mostra dal 28 marzo al 9 luglio al Museo del Prado. 90 opere provenienti da grandi musei internazionali riunite per la prima volta in un’antologica sull’artista di Bologna
Imperdibile la mostra su Guido Reni che sarà inaugurata il prossimo 27 marzo al Museo del Prado, per celebrare il grande artista bolognese e offrire una visione completa del suo percorso artistico. Sarà l’occasione per analizzare l’attualità dell’eredità dell’artista, nonché la percezione delle sue idee sulla bellezza e sulla rappresentazione del corpo umano nel terzo decennio del XXI secolo.
Da non perdere Ippomene e Atalanta e San Sebastiano che il museo del Prado ha restaurato per l’occasione.
L’Italia parteciperà alla mostra con 22 dipinti di Guido Reni
L’Italia è il paese da cui proviene il maggior numero di opere, ben 22 dipinti del grande artista saranno esposte al Museo del Prado.
Tra i dipinti, Salomè con la testa del Battista e la Maddalena penitente dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma. Delle opere provenienti da 40 istituzioni culturali di tutto il mondo sarà possibile ammirare:
- L’imponente Trionfo di Giobbe, dalla cattedrale di Nôtre-Dame di Parigi;
- la Circoncisione, dipinto della chiesa di San Martino di Siena;
- La caduta dei Giganti dai Musei Civici di Pesaro;
- l’Immacolata Concezione dal Metropolitan Museum of Art di New York;
- la Cleopatra dal Royal Collection di Londra;
- L’unione del disegno e del colore dal Museo del Louvre di Parigi;
- la Predica di san Giovanni Battista, di proprietà delle Madri agostiniane di Salamanca;
- l’inedito e assai rilevante Bacco e Arianna, da una collezione privata svizzera.
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La mostra ricorda il legame tra il pittore bolognese e gli artisti del Siglo de Oro spagnolo
La mostra vuole far luce sul contributo decisivo di Guido Reni alla configurazione dell’universo estetico del baracco europeo. E lo farà sulla scorta dei contributi storiografici più recenti, e prestando particolare attenzione ai suoi legami con la Spagna, riscontrabili sia nelle collezioni della Corona e in quella dell’aristocrazia, sia nell’influsso dei suoi modelli iconografici sugli artisti del Siglo de Oro spagnolo.
Guido Reni (1575-1642) portò l’arte pittorica di Bologna a un livello di perfezione mai raggiunto in precedenza.
- Figlio di un musico, personalità virtuosa e riservata, già nell’adolescenza s’incamminò verso la formazione come pittore. Guidato dagli stessi principi difesi dai Carracci, Reni ricevette l’appellativo di «divino» per il suo talento nella rappresentazione del sovrannaturale.
- Non considerò mai questa sua capacità un dono innato, bensì il risultato del suo immane sforzo nella ricerca della bellezza, in cui il disegno e il colore si univano in armoniosa simbiosi. Dalla Bologna natale la fama di Guido sarebbe giunta a Roma e di lì al resto d’Italia e a buona parte d’Europa. Anche la Spagna fu partecipe della sua gloria, poiché molte sue opere importanti entrarono a far parte di diverse collezioni, mentre il Maestro diventava modello pittorico per gli artisti spagnoli.
INFO E BIGLIETTI: www.museodelprado.es
Credits
Curatore: David García Cueto, direttore del dipartimento Pittura italiana e francese fino al 1800 presso il Museo Nacional del Prado.
Organizzata dal Museo Nacional del Prado in collaborazione con lo Städel Museum di Francoforte. Con il patrocinio esclusivo della Fondazione BBVA.
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