L’Het Noordbrabants Museum presenta Brueghel: The Family Reunion. Dal 30 settembre 2023 al 7 gennaio 2024.
Dal 30 settembre 2023 al 7 gennaio 2024, l’Het Noordbrabants Museum di ‘s-Hertogenbosch (Paesi Bassi) riunisce un’ottantina di opere di cinque generazioni di Brueghel, nella mostra Brueghel: The Family Reunion. Intraprendente, innovativa e famosa in tutto il mondo, la famiglia Brueghel ha svolto un ruolo fondamentale sulla scena artistica europea dal 1550 al 1700 circa. Cinque generazioni di Brueghel hanno prodotto dipinti che sono ammirati per le loro composizioni umoristiche e divertenti, i messaggi universali e l’eccezionale qualità. I soggetti spaziano da celebrazioni nuziali, proverbi familiari e storie bibliche a paesaggi maestosi e studi di animali, insetti e fiori. Questa mostra riformula una delle famiglie più famose della storia dell’arte, esaminando più da vicino i legami tra le diverse generazioni e dedicando per la prima volta attenzione alle donne Brueghel.
Capolavori internazionali
 The Magpie on the Gallows (1568) by Pieter Bruegel the Elder from the Hessisches Landesmuseum in Darmstadt |
Le opere di Brueghel: The Family Reunion provengono da rinomate collezioni in tutta Europa e Nord America. Tra i punti salienti ci sono: La gazza sul patibolo (1568) di Pieter Bruegel il Vecchio dell’Hessisches Landesmuseum di Darmstadt, I mendicanti (1568) di Pieter Bruegel il Vecchio del Musée du Louvre di Parigi, Vaso di fiori con gioiello, monete, e conchiglie (1606) di Jan Brueghel il Vecchio della Pinacoteca Ambrosiana di Milano, Allegoria della pittura, (circa 1625 – 1630) di Jan Brueghel il Giovane, della JK Art Foundation, Paesi Bassi, e L’ubriacone spinto nel porcile ( 1557) di Pieter Bruegel il Vecchio, proveniente da una collezione privata di New York
Nuove Prospettive
La mostra e il catalogo che l’accompagna ripercorrono la famiglia Brueghel e il periodo e il contesto in cui operarono. Chi erano le donne potenti di questa famiglia e qual era il loro ruolo nella sua fama e successo? Tra gli altri, incontriamo Mayken Verhulst, la matriarca dietro le quinte. Una delle artiste più famose del suo tempo, fu anche un’astuta donna d’affari, insegnante, mentore, suocera e nonna della prima e seconda generazione di artisti Brueghel. Ci vengono anche presentate Anna Maria Janssens e Clara Eugenia Brueghel, le cui reti di arte e matronato collegavano molte delle più potenti famiglie artistiche di Anversa. Inoltre, vengono presentate nuove intuizioni sull’impatto del commercio globale e del colonialismo sull’azienda di famiglia.
Sguardo lento
La scala intima, la tecnica straordinaria e l’abbondanza di dettagli in miniatura nelle opere di tutte e cinque le generazioni di artisti Brueghel richiedono un diverso tipo di sguardo. Opere d’arte su piccola scala, come i dipinti su rame simili a gioielli di Jan Brueghel il Vecchio e Jan van Kessel il Vecchio che non sono più grandi di una cartolina, erano originariamente esposte e viste in ambienti intimi, spesso accanto ad altri piccoli oggetti come monete , conchiglie, insetti e gioielli. Piccole figure in scene meticolosamente dipinte di lavoro contadino, celebrazioni e il paesaggio brabantino di Pieter Bruegel il Vecchio, Pieter Brueghel il Giovane e David Teniers il Giovane permettono all’occhio dello spettatore di vagare all’infinito. La mostra abbraccia questa modalità bruegheliana incoraggiando un ritmo più lento e offrendo spazi intimi per lo sguardo ravvicinato e la contemplazione.
Catalogo
C‘è un catalogo che accompagna la mostra, con saggi di Nadia Groeneveld-Baadj, Curator of Old Masters at Het Noordbrabants Museum, Arthur DiFuria, Professor and Chair of Art History, Savannah College of Art and Design, Georgia, U.S.A., Sarah Moran, Independent Borsista, Paesi Bassi, Christine Göttler, professoressa emerita, Universität Bern, Svizzera, e Marlise Rijks, ricercatrice post-dottorato, Universiteit Gent e Assistant Professor, Vrije Universiteit Brussels. Edito da: WBooks, costo: 29,95 euro.
| Fonte: Het Noordbrabant Museum |
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