Genova, ghost tour per la città


Genova spettrale tra ghost tour bus e dimore del mistero

Il ghost tour organizzato per il 19 Maggio a Genova, a bordo di un pullman GT, prevede un’esperienza da brivido. L’attività permetterà al viaggiatore di scoprire i fantasmi, noti e meno noti, che si annidano all’ombra della Lanterna, anche quelli di alcune case definite dimore del mistero. Il tour, che interesserà il centro storico e non solo della città, permetterà di scoprire di alcuni aspetti spettrali e misteriosi della città.

Genova tra mistero e storia, il ghost tour:

Genova: una città sorprendente, affascinante, misteriosa che invita a scoprire tesori d’arte, di storia, di tradizioni, di memorie e a vivere sempre nuove proposte. Attraente per le prospettive che offre, intrigante per le sensazioni che suggerisce, Genova è una città da conoscere e da vivere provando l’emozione di poter passeggiare, anche seduti comodamente su di un Pullman GT, nel cuore della storia e di potersi imbattere ad ogni angolo nelle tracce delle presenze del passato.

Chissà mai che ci si possa imbattere, lungo il percorso presso il passo dello zerbino, nello spettro dal truce aspetto. I più fortunati tra i partecipanti potrebbero percepire, poco più oltre dello Stadio Luigi Ferraris, l’eco della maledizione della Manente, scagliata sul Marchese Piantelli. Così come poter incontrare nei dintorni di Piazza Terralba il fantasma che ci parla dell’ormai perduto Albero d’Oro, o ancora i sussurri provenienti dalla misteriosa Villa Paradiso, la stessa frequentata da Lord Byron nei suoi soggiorni genovesi.

All’ombra di quel che rimane della fiera del mare, riecheggia ancora il ricordo dell’oratorio delle anime purganti e delle truci storie fiorite in questi luoghi, mai dimenticate. Mentre intorno Piazza Cavour  si racconta che si aggiri ancora oggi lo spettro del boia, magari intento a lavare la sua scure nella Fontana del Borigotto ormai perduta.

 

Informazioni e prezzi: Posti limitati. Quota di partecipazione Euro 20,00; ridotto Euro 18,00.

Fonte: Circolo Culturale Fondazione Amon

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