Reportage di viaggio a Marrakech: cosa vedere e fare in 4 giorni


Cosa vedere e cosa fare in 4 giorni a Marrakech. Hotel, medina, deserto di Agafay e informazioni utili per organizzare al meglio il tuo viaggio


Se si potesse descrivere la città di Marrakech con quattro aggettivi, la scelta sarebbe: frenetica, colorata, viva e camaleontica.

Frenetica perché il caos della medina ti fa respirare l’essenza di questa città; colorata perché i suoi colori ti rimarranno per sempre impressi a partire dalla tonalità ocra di cui sono tinteggiati gli edifici; viva grazie alla gente che di giorno popola le stradine e i suoi numerosi souk. Camaleontica, infine, perché dal giorno alla notte la medina si trasforma totalmente, prima fra tutti la piazza centrale Jamaa el Fna.

Questa è Marrakech. Pronti a partire?

Alcune informazioni utili:

  • Marrakech si divide in due parti: città vecchia, ovvero la medina, il quartiere storico in cui si trovano le principali attrazioni, e città nuova.
  • La religione più diffusa è l’islam e l’accesso alle moschee è consentito unicamente ai fedeli, potrete comunque vederle da fuori.
  • La popolazione parla arabo e francese, ma in ristoranti, siti turistici e strutture alberghiere potrete comunicare anche in inglese.
  • La cucina marocchina è ricca di spezie. Si consiglia di mangiare cose ben cotte e frutta sbucciata, così come bere acqua in bottiglia sigillata per evitare spiacevoli inconvenienti durante il viaggio. Fa eccezione il famoso tè alla menta o quello berbero. In questo caso l’acqua viene fatta bollire tre volte prima di essere servita.
  • Se non acquistate una scheda telefonica e non avete internet quando siete in giro per la città, è utile scaricare delle app che possano farvi da navigatore offline. Maps Me è una buona alternativa a Google Maps ed è disponibile sia per dispositivi Android sia Ios.
  • Infine, il consumo di alcol in Marocco, come in qualsiasi altro paese musulmano, è vietato. Alcuni hotel, bar e ristoranti hanno le licenze per poterlo servire. Se desiderate accompagnare il vostro pasto a un bicchiere di vino o cocktail, vi consigliamo di chiedere direttamente al locale al momento della prenotazione se sono in possesso della licenza per venderlo.

Marrakech è pericolosa?

Marrakech è una città sicura. Non correrete grossi pericoli durante il vostro viaggio. Tuttavia, vi diamo alcuni consigli per vivere al meglio il vostro soggiorno e non incappare in spiacevoli situazioni.

  • Di giorno, camminando tra le stradine della medina, vi capiterà di essere avvicinati da negozianti o persone del posto che si offriranno di aiutarvi a trovare la strada, ignoratele e proseguite. Capita che vi conducano tra le vie e poi vi chiedono del denaro per tornare indietro.
  • La sera è sconsigliato girare per la medina dopo le 23:30 o mezzanotte, poiché i negozi chiudono, le strade si svuotano e alcune vie in cui ci sono i souk vengono chiuse. Potreste, quindi, trovarvi in difficoltà nel tornare nel vostro riad poiché la strada fatta all’andata potrebbe non essere più percorribile al ritorno.
  • È sempre consigliato portare con voi un biglietto da visita con il nome e indirizzo del vostro riad.

Dove dormire a Marrakech

I riad sono un’antica dimora padronale marocchina, su più piani, con un giardino o cortile interno. Due riad, nel cuore della medina, che suggeriamo per soggiornare a Marrakech sono:

  • Riad Tchaikana: Riad elegante con uno stile che unisce Oriente e Africa. Posizione comoda per raggiungere facilmente i principali luoghi d’interesse. Personale gentile e pronto ad aiutare gli ospiti per ogni necessità. La colazione viene servita nella terrazza del riad ed è possibile cenare, previa comunicazione, con i piatti tipici della cucina marocchina.

@TgTourism Arianna Remoli, riad Tchaikana

@TgTourism Arianna Remoli, riad Tchaikana

Prezzo medio per 1 persona a notte: 60 euro

INDIRIZZO: Derb el Ferrane 25 – quartier Azbest – Marrakech Medina – Maroc

TEL: +212(0) 524 38 51 50

MOBILE/WHATSAPP: +212 (0) 6 67 24 52 62

E-MAIL: info@tchaikana.com

  • Riad NayaNour: Riad elegante e nelle vicinanze di rinomati luoghi d’interesse come il Giardino Segreto, il Musée Mouassine e Piazza Jamaa el-Fna. Nel chiostro interno il riad ha una piccola piscina a disposizione degli ospiti. A bordo piscina, inoltre, è possibile pranzare e cenare. 

Prezzo medio per 1 persona a notte: 90 euro

INDIRIZZO: 40 Derb El Halfaoui Bad Doukkala, Dar El Bacha, Marrakech, 40000 Morocco

TEL: 00212 5 24 38 42 34 

E-MAIL: info@riadnayanour.com

I riad non sono solo posti in cui pernottare, ma anche luoghi da visitare per la loro bellezza e particolarità architettonica. Tra i tanti, ecco quelli che vi consigliamo di vedere:

  • Palais Rhoul
  • Mamounia (fondato nel 1923, era l’hotel preferito di Winston Churchill)
  • Riad Yasmine

Cosa mangiare della cucina marocchina?

I piatti tipici della cucina marocchina sono tanti e variegati. Se amate i sapori speziati dovete assaggiare la tajine/tajin. Si tratta di una pietanza di carne o pesce in umido, tipica della cucina nordafricana, e in particolare marocchina, che prende il nome dal caratteristico piatto in cui viene cotto.

Per i palati più delicati il cuscus di carne o verdure è altrettanto buono e meno speziato.

La pastilla, le cui origini risalgono alla Spagna islamica, è un mix di sapori dolci e salati.

El Batbout e El Msemmeno sono due tipi di pane da mangiare a colazione insieme a burro, miele, marmellata, crema di formaggio o da inzuppare nell’olio di oliva.

Un altro piatto tradizionale della cucina marocchina è il pollo arrosto con limone e olive.

Infine, dovete assaggiare il tè alla menta o il tè bretone e tutta la pasticceria marocchina.

 

Cosa fare e cosa vedere a Marrakech in 4 giorni

Ecco l’itinerario di 4 giorni su cosa fare e vedere a Marrakech.

Giorno 1: Medina e souk

Il primo giorno fate un giro nella medina e tra i suoi souk per entrare nel vivo della città. Solitamente, in questi mercati non sono esposti prezzi. In tal caso la parola d’ordine è contrattare. Uno dei souk più grandi e popolari della città è Souk Semmarine. Per le spezie si consiglia il Souk Ableuh, appena fuori dalla piazza Jemaa El-Fnaa, mentre per la frutta secca si consiglia il Souk Kchacha. Infine, per le lampade marocchine Souk Haddadine e per i gioielli Souk Siyyaghin.

@TgTourism Arianna Remoli, souk

@TgTourism Arianna Remoli, souk

Per una pausa pranzo veloce il ristorante Nomad è l’ideale. Come la maggior parte dei locali, è situato su una terrazza dove è possibile avere una vista della medina dall’alto. La cucina offre proposte della tradizione marocchina, ma anche piatti più contemporanei con influenza mediterranea.

Proseguiamo poi con la visita del palazzo Bahia, il cui significato è “il meraviglioso”, “il brillante”. Questo nome probabilmente si riferisce alla moglie preferita di Ba Ahmed, Gran Visir. Il palazzo venne realizzato dall’architetto Muḥammad al-Makkī e, si racconta, che i migliori artigiani marocchini e andalusi lavorarono alla realizzazione del palazzo per quattordici anni.

Concludete la giornata con un giro in piazza Jamaa el Fna, la piazza principale di Marrakech, per vedere come si trasforma al calare del sole. Poi, cena al ristorante L’Mida con proposte sia marocchine sia mediterranee.

 

Giorno 2: Madrasa di Ben Youssef e Giardino Segreto

Dedicate la mattina alla visita della Madrasa di Ben Youssef, antica scuola coranica intitolata all’emiro almoravide Ali ibn Yusuf. La madrassah comprendeva 130 stanze per gli studenti distribuite su due piani attorno a un cortile su cui si trova la sala di preghiera.

@TgTourism Arianna Remoli, Madrasa di Ben Youssef

@TgTourism Arianna Remoli, Madrasa di Ben Youssef

Poco distane da qui vi è il museo di Marrakech, un palazzo della fine del XIX secolo in cui vi sono esposte collezioni di ceramica, armi, tappeti e altri oggetti tradizionali del Marocco. Merita una visita anche solo per la sua architettura in stile arabo-andaluso.

Per il pranzo fermatevi a Terrasse des Epices, una terrazza elegante con proposte della cucina marocchina, francese e mediterranea.

@TgTourism Arianna Remoli, Giardino segreto

Seguite poi la visita al Giardino Segreto, risalente alla dinastia Saadiana. Qui troverete piante provenienti da tutti i continenti e un patio dove sedervi e ripararvi dal sole.

 

Giorno 3: Giardini Majorelle, Museo berbero, Museo di YSL, gita nel deserto di Agafay

Prendetevi tutta la mattina per visitare i Giardini Majorelle, il Museo Berbero situato all’interno degli stessi giardini e il Museo di YSL.

@TgTourism Arianna Remoli, Giardini Majorelle

La storia di questo spazio verde nasce molto tempo fa quando il pittore orientalista francese Majorelle, figlio di Louis Majorelle, arrivò in Marocco e nel 1923 decise di trasferirsi a Marrakech. Qui iniziò a far piantare un vasto palmeto. Nel 1931 finanziò la costruzione di uno studio d’arte in stile Art Déco e, intorno a questa, fece realizzare un giardino che conteneva piante esotiche e specie rare che il pittore collezionava nei suoi viaggi. Il giardino aprì al pubblico nel 1947, ma dopo la morte di Majorelle fu abbandonato. 

Solo nel 1980, quando Pierre Bergé e Yves Saint Laurent acquistarono il giardino, venne restaurato e furono aggiunte nuove piante.

Il museo Pierre Bergé des Arts Berbère, dal nome del compagno di YSL, nasce dal grande interesse che Bergé aveva per la cultura berbera e si trova all’interno dello studio d’arte voluto da Majorelle. 

Uscendo dal giardino, il Museo di YSL si trova sulla sinistra. Contiene al suo interno una sala proiezioni dedicata a Pierre Bergé e presenta una mostra permanente di YSL. Lo stilista si innamorò dei colori e della cultura marocchina ed era solito recarsi a Marrakech per disegnare i bozzetti delle nuove collezioni. 

@TgTourism Arianna Remoli, Museo YSL

Tornando nel cuore della città vi consigliamo Atay Café, per un pranzo veloce. 

Il pomeriggio potete fare una gita nel deserto di Agafay, a un’ora da Marrakech, per vedere il tramonto sulla sella di un cammello e gustare il tradizionale tè berbero che vi verrà offerto al vostro arrivo. 

Per concludere la giornata, una cena nell’elegante riad Dar Cherifa è l’ideale per assaggiare alcuni piatti tipici della cucina marocchina, come il cuscus o la tajine.

 

Giorno 4: palazzo El Badi e hammam

Dedicate l’ultimo giorno per fare qualche acquisto nei souk o per visitare il palazzo El Badi. Letteralmente “il palazzo incomparabile” è quanto rimane di un palazzo costruito per volere del sultano Sa’diano Aḥmad al-Manṣūr al-Dhahabī nel 1578. I giardini interni sono chiamati “giardini del desiderio”, di cui oggi rimane una spianata con alberi di arancio e alte mura su cui nidificano molte cicogne. 

Nel pomeriggio, potete concedervi del relax nei vari centri benessere presenti nella città e provare l’antico hammam. Si tratta, nello specifico, di un percorso di purificazione e detersione del corpo attraverso il vapore. Le proprietà del vapore stimolano l’eliminazione delle cellule morte e delle tossine, riattivando la circolazione e rigenerando la pelle.

Tra  i vari centri che offrono questo servizio consigliamo: Les Bains D’Orient, Alphais Spa e Hammam de la Rose.

Idee per escursioni di un giorno fuori Marrakech:

Se avete a disposizione qualche giorno in più potete pensare di fare una gita fuori Marrakech. Le cascate di Ouzoud, ad esempio, sono una meta ideale per una visita in giornata. Sono situate nel paesino di Tanaghmeilt, nella provincia di Azilal, a nord-est di Marrakech, e sono formate dal fiume El Abid. Qui potrete prendere un battello per vedere le cascate da vicino o fare un bagno in acqua. Inoltre, lungo le rive del fiume incontrerete i macachi.

Un altro luogo da vedere è il Giardino Anima realizzato dall’artista André Heller. Distante circa 40 minuti da Marrakech, questo giardino-museo è il posto ideale dove trascorrere qualche ora di relax immersi nel verde e osservare sculture di artisti quali Pablo Picasso, Keith Haring, Alexander Calder o Auguste Rodin.

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