Il turismo termale genera 17 milioni di presenze in Italia


Cresce la domanda per il turismo termale ma è necessario diversificare l’offerta e puntare a nuove categorie di clientela


Il 9 febbraio 2025, in occasione della Borsa Internazionale del Turismo (BIT) di Milano, sono stati presentati i risultati dell’indagine condotta dall’Istituto Nazionale per le Ricerche Turistiche (ISNART) per conto di Informare, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Frosinone-Latina, dedicata alla domanda turistica per le destinazioni termali di Fiuggi e Suio.

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Dallo studio emerge come le due mete continuino a esercitare attrattiva, rappresentando quasi il 40% della domanda turistica locale. 

La clientela, prevalentemente italiana, è interessata a combinare il benessere termale con esperienze culturali, enogastronomiche e di svago. Da qui la necessità di diversificare l’offerta e proporre pacchetti esperienziali composti.

L’analisi ha evidenziato il ruolo strategico che il comparto termale svolge nella ripresa del turismo italiano, ma emerge la necessità di ampliare l’offerta per le famiglie, e nel contempo rafforzare la presenza sui mercati internazionali.

Il target di riferimento e le opportunità da cogliere

Dallo studio emerge un dato chiaro: quasi il 73% dei clienti è repeater, dunque visitatori abituali che scelgono di tornare. L’87% dei clienti italiani proviene da zone limitrofe. I visitatori appartengono a una categoria di reddito medio-alto e sono prevalentemente coppie, gruppi organizzati e giovani. 

Alla luce di ciò, gli operatori del settore si stanno impegnando per migliorare l’offerta e aprirsi a nuove categorie di clientela come famiglie e Millennial. Per attrarre nuovi consumatori si sta lavorando all’elaborazione di pacchetti che includano non solo l’esperienza termale ma anche attività legate alla cultura, al benessere o all’enogastronomia. Ad oggi, solo il 15% degli intervistati propone un’offerta del genere.

I progetti per rilanciare il turismo termale

Giovanni Acampora, Presidente della Camera di Commercio di Frosinone-Latina, ha affermato l’impegno nel rilanciare il turismo termale sottolineando le potenzialità che questo settore possiede per destagionalizzare i flussi turistici e sostenere le imprese locali con nuovi investimenti. 

Anche Loretta Credaro, Presidente di ISNART, è intervenuta a tal proposito, ribadendo gli importanti traguardi raggiunti. Allo stesso tempo, però, ha voluto sottolineare come l’elevata concorrenza europea e la tendenza a fare soggiorni sempre più brevi siano fattori da non sottovalutare. Di fronte a questi elementi bisogna rispondere con modernizzazione, diversificazione e capacità di attrarre fasce diverse di clienti come per esempio la generazione dei millenials.

Nel corso della fiera sono intervenuti anche esponenti di primo piano delle istituzioni nazionali e regionali, tra cui l’Assessore al Turismo del Lazio Elena Palazzo e il Segretario Generale del Ministero del Turismo Barbara Casagrande. Non da ultimo, l’occasione è stata utile per avere un primo confronto sulle sfide e opportunità del settore in vista del primo Rapporto Nazionale sul Turismo Termale previsto per fine anno.

Un settore dal valore di oltre un miliardo di euro

Secondo le stime di Unioncamere-ISNART, il turismo termale in Italia genera 17,3 milioni di presenze –  italiane ed estere – ogni anno, considerando sia gli ospiti che alloggiano nelle strutture ricettive sia nelle abitazioni private. Economicamente ciò si traduce in un introito di 1,3 miliardi di euro, numeri che confermano la rilevanza di questo settore nel panorama turistico nazionale.

Accanto a questi risultati però – senza dimenticare le proprie radici – il mondo termale deve cercare di rinnovarsi proprio per far fronte alle sfide citate da Credaro. L’obiettivo pertanto è offrire un’esperienza che coniughi benessere, cultura e scoperta del territorio, e individui le nuove esigenze del mercato in costante evoluzione.

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