Pasqua: le sei processioni più particolari d’Italia


Cortei e processioni durante la Settimana Santa sono tra gli eventi più attesi delle feste di Pasqua. Scopriamo allora le sei processioni pasquali più caratteristiche d’Italia.


La Pasqua si avvicina e come ogni anno ogni Regione si prepara a grandi celebrazioni rievocativi degli ultimi e dolori giorni della morte e risurrezione di Cristo. Tante sono le tradizioni regionali e folcloristiche che coinvolgono nelle strade di borghi e città immense folle di persone da ogni parte d’Italia e in molti casi anche del mondo, per assistere a veri e propri spettacoli di Pasqua. Ma il vero fil rouge delle feste pasquali nella tradizione italiana e cristiana sono le processioni, lunghi cortei che riproducono nella maggior parte dei casi la tempestata via crucis, ovvero la passione di Cristo. Ogni regione ha la sua, con le sue antiche tradizioni e particolarità.

Ecco a voi le processioni italiane più caratteristiche

La processione di Orte-Lazio 

@confraterniteriunitediorte

La processione di Orte, in provincia di Viterbo, è una delle manifestazioni più antiche della Settimana Santa del Lazio e si tiene il Venerdì Santo. Qui i cittadini si riuniscono per vedere sfilare le confraternite che prendono parte alla via crucis, rievocando la Passione di CristoL’arrivo dei penitenti, scalzi e incappucciati è tra i più attesi della processione, quasi ad evocare il lato più macabro della morte di Cristo, con le suggestive catene ai caviglie, segno della penitenza da scontare.  Ma la grande attesa del Venerdì Santo ad Orte è per la processione delle “Marie nero vestite”, un corteo di sole donne che si unisce in una processione notturna, in lutto, piangendo il Cristo Morto. 

Una processione che riproduce i momenti più salienti della morte del Signore, a metà tra rito religioso e pièce teatrale. Se siete di Roma o vi trovate nei dintorni per la Settimana Santa pensate a una breve sosta ad Orte per assistere alla processione ritenuta tra le più autentiche d’Italia. 

La Processione del Cristo Morto a Bevagna-Umbria

@umbriatourism

Anche l’Umbria come il Lazio ha processioni dalla storia antica e una lunga tradizione. La processione di cui vi parliamo è una di queste, e si tratta della Processione del Cristo Morto a Bevagna, un corteo di origine trecentesca che si svolge ogni anno di Venerdì Santo, nell’omonima località non lontana da Assisi. Qui vedrete sfilare i membri della Confraternita della Misericordia, con l’inconfondibile cordone viola nella tunica nera, sfoggiando fiaccole per le vie del borgo di Bevagna, in una processione dal carattere altamente struggente. 

Prendono poi parte alla processione i tre Crociferi, che riconoscerete dal colore rosso dei loro abiti e i due ladroni in abito nero che camminano scalzi, con i passi scanditi dal suono suggestivo delle catene, seguiti dalle tre Marie. Dopo la Passione, anche la resurrezione. Sarà un evento ancora più emozionante infatti assistere, se siete a Bevagna la mattina di Pasqua, alla Corsa del Cristo Risorto. In questa manifestazione si porta correndo la statua di legno del Cristo fino all’altare della chiesa di San Michele Arcangelo. Qui, i quattro rappresentanti della Confraternita, attendono la pronuncia del Gloria dal Sacerdote e lì si alza dall’ingresso della Chiesa il drappo che copre la statua del Gesù e la corsa può avere inizio. 

Uno spettacolo che animerà la Santa Messa di Pasqua a Bevagna ed è un evento attesissimo da credenti e non. 

I Vattienti di Nocera Terinese – Calabria

@turismocalabria

A Nocera Terinese, in provincia di Catanzaro, forse vi attende la manifestazione più macabra della Settimana Santa calabrese. Parliamo anche in questo caso di un rito di origine medievale che ha un alto potere suggestivo quanto impressionante. Si tratta del rito dei “Vattienti”, cioè dei battenti, ad intendere i flagellati. Qui dei figuranti danno vita a un’esibizione molto cruda perché si autoflagellano con il cardo, un disco di sughero ricoperte di schegge di vetro per ottenere la redenzione dei propri peccati. 

Vi renderete conto allora che è in atto il rito dei “Vattienti” di Nocera Terinese dal colore delle vie del piccolo comune di Catanzaro, tinte di rosso sangue a causa dell’autoflagellazione. Attenzione però, se siete con i bimbi o siete persone impressionabili assistere a questo rito non è una scelta consigliabile. 

Pasqua e Pasquetta in gita nei Castelli del Ducato

Le processioni di Sorrento- Campania

@aboutsorrento

Ogni anno a Sorrento la processione degli incappucciati è la più attesa della Settimana Santa. Parliamo di un evento immancabile per i fedeli e i cittadini, che attrae anche una buona fetta di turisti. E’ una tradizione antica che si delinea in due processioni che prendono il nome dal colore del saio degli incappucciati. E pensate che parliamo di una tradizione che si tramanda gelosamente di padre in figlio e che evoca un senso di vera appartenenza al territorio di Sorrento. Quanto alle due processioni, la processione “Bianca”, è quella che percorre le vie del centro di Sorrento tra il Giovedì e il Venerdì Santo e si svolge di notte. Rappresenterebbe quindi la ricerca di Maria del figlio, che è stato arrestato e condannato a morte. 

La processione “Nera” invece si svolge il Venerdì santo alle 21:00, e vede gli incappucciati in saio nero trasportare il corpo di Gesù, seguito dalla Madonna Addolorata. Si tratta come abbiamo detto di processioni sentitissime a Sorrento e che hanno origini antichissime, risalenti al 1200, quando un corteo di confratelli recitavano e cantavano cori trasportando una croce, visitando i sepolcri di notte. Col tempo la tradizione si è arricchita dei simboli della Passione di Cristo, rendendo la processione più coreografica ed evocativa dell’episodio del Vangelo. Questo rende gli incappucciati di Sorrento i protagonisti a mani basse delle processioni della Settimana Santa di Sorrento e della Campania. 

“La Scinnuta dell’Addulurata” di Trapani- Sicilia

@addoloratamisteri

Tra le processioni più attese in Sicilia, ancor più delle varie via Crucis, A Scinnuta r’Addulurata, o discesa dell’Addolorata, a Trapani è forse la manifestazione a più alto livello di emotività della Settimana Santa Siciliana. La riproduzione di un episodio che rievoca l’arrivo di Maria al sepolcro dove giace il corpo di suo figlio. E’ un momento saliente della Processione dei Misteri di Trapani, e durante la processione dell’Addolorata, la statua di Maria viene accompagnata da cori e viene fatta cullare e dondolare, come fosse la madre di tutti i trapanesi. Un momento di interiorità che prepara alle processioni del Venerdì Santo. La particolarità è che non si tratta di una processione unica, ma di sei eventi che iniziano con la quaresima e si svolgono ogni venerdì precedente alla Settimana di Pasqua. 

Se capitate a Trapani prima di Pasqua non perdete una delle scinnute in processione per vivere a pieno quel legame che i trapanesi hanno con la madonna e con la santa Pasqua.

Lo scoppio del carro di Firenze- Toscana

@visittuscany

Ci discostiamo un po’ dalle processioni di natura rievocativa della passione di Cristo e parliamo ora di un evento suggestivo che si svolge ogni anno la domenica di Pasqua in Piazza Duomo a Firenze. Si tratta dello scoppio del carro. Un evento particolarmente sentito dai fiorentini, che viene sempre preceduto dal volo della colombina che prima attraversa la navata centrale del Duomo e poi fa scoppiare il Brindellone, così è chiamato il carro dai fiorentini, in uno spettacolo che tiene ogni anno tutta la città con il fiato sospeso. 

Parliamo di una manifestazione antica, risalente alla prima crociata, che mantiene ancora integri i rituali di un tempo, come lo stesso carro del XVIII secolo, che viene portato dagli amatissimi buoi infiocchettati fino al Duomo da Porta al Prato.

Le tradizioni popolari e religiose legate alle processioni della Settimana Santa, sebbene a volte insolite e bizzarre,  sono un momento caratteristico della Pasqua, che ogni anno rende vive le strade dei borghi e delle città d’Italia, tanto molto spesso da far accorrere anche turisti italiani e non.

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