Olio di Cartoceto, 2 ricette per gustare al meglio questo prodotto delle Marche


Sul pane o come condimento di un piatto: ecco due ricette per assaggiare l’olio di Cartoceto, eccellenza delle Marche


Con il passare degli anni, il tempo e la storia hanno confermato la particolare predisposizione delle colline dell’immediato entroterra fanese alla coltura degli olivi. L’elevato numero dei frantoi ancora presenti nella zona, richiama tradizioni d’antico sapore.
Le prime testimonianze ufficiali della produzione di olio in queste zone, risalgono all’epoca dello Stato Pontificio, quando le colline dell’entroterra erano tra le più conosciute anche dal Clero. Allora il possesso degli uliveti era indice della gerarchia di potere tra le famiglie: l’olio era la misura del benessere e il prodotto di riferimento per l’economia del borgo. E il frantoio era non solo il luogo in cui le olive si trasformavano in olio, ma un vero e proprio luogo di incontro per lo svolgersi della vita sociale: qui si scambiavano opinioni, si parlava di potere, si concludevano affari.
A Cartoceto l’olivo è sempre stato l’elemento caratterizzante di tutto il paesaggio e i frantoi ancora attivi, hanno fatto della produzione di eccellente olio d’extra vergine d’oliva, motivo di vanto a livello internazionale.
Le qualità di un buon olio d’oliva sono ben note: protegge neutralizzando i radicali liberi, bilancia i valori da un punto di vista nutrizionale, resiste più di altri oli alla temperatura di frittura, aiuta la digestione, promuove l’assorbimento del calcio e molte altre ancora. L’olio di Cartoceto ha dimostrato di possedere tutte le qualità solitamente riconosciute all’olio extra vergine, il suo sapore inconfondibile rende irresistibilmente appetitosa anche una semplice fetta di pane tostato.

2 ricette con ‘olio di Cartoceto:

  • Bruschette all’Olio d’Oliva di Cartoceto

Abbrustolite leggermente varie fette di pane integrale su entrambi i lati, strofinatele con uno spicchio d’aglio, condite le con qualche goccia d’olio extravergine d’oliva e un pizzico di sale.

È un piatto semplice, perfetto come antipasto per una cena rustica, e si consiglia di consumarlo bello caldo.

  • Stoccafisso nel frantoio

Stoccafisso cotto al forno con olio d’oliva fresco, appena spremuto.

Tagliate lo stoccafisso a pezzettini, metteteli in una ciotola e aggiungete sale, pepe, peperoncino, prezzemolo e aglio finemente tritato. Aggiungete olio d’oliva e mescolate bene. Pelate e tagliate le patate e mettetele in un’altra ciotola, aggiungendo sale, pepe, prezzemolo e aglio tritato. Aggiungete olio d’oliva e mescolate bene.

Tagliate a metà i pomodori, copriteli con un misto di pan grattato, prezzemolo, aglio, sale e pepe e conditeli con olio d’oliva. Prendete una padella con un coperchio sufficientemente largo e foderatela con della carta da forno, dopodiché create strati alternati di stoccafisso e patate e un ultimo strato di pomodori. Aggiungete olio d’oliva, vino bianco e acqua fino a coprire l’ultimo strato di patate. Cuocete in forno, assicurandovi che la padella rimanga ben chiusa.

Tempo di cottura: circa 2 ore

 

Fonte: Visit Fano

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