Ferragosto 2024: 14,8 milioni di presenze in Italia per la festa dell’Assunzione


Ferragosto 2024: sud e isole le mete più richieste, insieme alle località di mare e lago. La domanda per le città d’arte rimane alta nonostante il caldo


Il caldo estremo di questi giorni non ha scoraggiato i numerosi viaggiatori, italiani e stranieri, che hanno deciso di muoversi per il ponte di Ferragosto. Il Paese ha accolto 14,8 milioni di turisti, confermando il 15 agosto come uno dei momenti più alti per il turismo italiano. L’offerta turistica è stata quasi al completo, con un tasso medio di occupazione delle camere pari al 91%, un punto in più rispetto allo scorso anno. Questi sono dati importanti se si considera che nel 2023 il ponte di Ferragosto era persino più lungo di un giorno grazie alla diversa coincidenza nel calendario.

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A rivelarlo è uno studio condotto dal Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, monitorando l’andamento delle prenotazioni attraverso le principali piattaforme online. 

Meno italiani, ma aumento della domanda straniera

Pur rappresentando la maggioranza dei viaggiatori (56%), i turisti italiani risultano in lieve calo rispetto all’anno passato. A colmare il calo dell’occupazione alberghiera ci sono i viaggiatori stranieri che hanno scelto molte delle località a vocazione internazionale. Il ritorno dei clienti stranieri risolleva il comparto italiano colpito dall’instabilità economica e dall’aumento dei costi operativi.

Ponte di Ferragosto 2024: mare e lago le destinazioni preferite

Come da tradizione, sono le località balneari a farla da padrone. Le strutture ricettive vicine al mare dichiarano un tasso di occupazione del 95%, due punti percentuali in più rispetto all’anno scorso. La stessa percentuale è stata raggiunta dalle destinazioni lacustri. Ciò dimostra come mare e lago continuino a essere il rifugio preferito durante le settimane più calde dell’anno.

Vacanze in montagna, campagna e aree termali

Un aumento di tre punti percentuali è stato registrato per le località di montagna. Questo dimostra che, per fuggire dal caldo delle città, molte persone stanno puntando verso destinazioni in alta quota. La richiesta per le mete di campagna e le località termali, invece, rimane stabile rivolgendosi a un pubblico che predilige un turismo lento, esperienziale e legato al benessere.

Città d’arte: la domanda rimane stabile

Malgrado il caldo, le città d’arte continuano ad attirare turisti da tutto il mondo, rimanendo le protagoniste indiscusse del turismo culturale per il patrimonio artistico e architettonico. I centri storici italiani hanno raggiunto un tasso di occupazione dell’83%, un punto percentuale in più rispetto al 2023. Tra le destinazioni preferite troviamo Roma, Firenze, Venezia e Napoli.

Quali sono le regioni più ricercate per Ferragosto 2024? Sud e isole

Sebbene il tasso di occupazione stagionale superi l’80% in tutta l’Italia, sud e isole sono le destinazioni più richieste, complici le bellezze naturali, l’offerta enogastronomica e le località balneari. Nello specifico, Abruzzo e Sardegna emergono come le regioni più gettonate dell’estate 2024.

Al nord, il Trentino-Alto Adige si posiziona al primo posto con un tasso di occupazione del 97%. Dato che conferma la solidità dell’offerta turistica alpina e l’attrattività della montagna anche nel periodo estivo. A condividere il primo posto con il Trentino-Alto Adige troviamo la Liguria, seguita dalla Valle d’Aosta con il 95%. Nel centro Italia, emerge la regione delle Marche, che quest’anno ha acquisito una certa notorietà, grazie anche alla nomina di Pesaro come capitale italiana della cultura 2024.  

Risultati positivi per l’estate 2024: sostenibilità e overtourism temi cardine 

Sebbene il ponte di quest’anno sia stato più corto rispetto a quello dell’anno precedente, non sembra aver inciso negativamente sulla propensione al viaggio. Molti turisti hanno prenotato con largo anticipo approfittando di offerte vantaggiose.

I dati ottenuti dalla ricerca confermano un trend positivo per il turismo italiano con buone capacità di adattamento e di rapida risposta alle difficoltà del momento. Tuttavia, è importante che il settore turistico si confronti con i temi della sostenibilità e gestisca al meglio i flussi, per evitare fenomeni di iperturismo e per tutelare il prezioso patrimonio naturale e culturale del Paese.

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