Borghi, vino e buon mangiare: percorso in 13 tappe lungo la Strada dei vini in Umbria


Un percorso tra 13 borghi dell’Umbria lungo la Strada dei Vini del Cantico. Pronti a partire?


Da Massa Martana a Spello, un percorso che permette di scoprire una varietà di produzioni tipiche del territorio senza dimenticare arte, ambiente e cultura.

Il percorso che vi proponiamo, ideale da sperimentare nel periodo della vendemmia, vi conduce alla scoperta di numerosi borghi che, con il loro patrimonio artistico immerso in un paesaggio unico, impreziosiscono la Strada dei Vini del Cantico. Un percorso contrassegnato da una produzione enologica d’eccellenza. Una DOCG (Torgiano Rosso Riserva) e cinque DOC (Assisi, Torgiano, Colli Martani, Colli Perugini e Todi).

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Percorso tra 13 borghi e città dell’Umbria lungo la Strada dei vini del Cantico:

  • Massa Martana

Potete partire da Massa Martana, elegante cittadina con il castello protetto da possenti mura della fine del XIII secolo e con la chiesa di San Felice frutto di numerosi rifacimenti e restauri. Nei locali del borgo trovate l’olio Dop “Colli Martani”, altro protagonista del territorio che condisce funghi, tartufi e asparagi di bosco raccolti sui Monti Martani. Non dimenticate di assaggiare la nociata, torrone prodotto nell’area umbro-laziale, che in zona vanta una lunga tradizione.

  • Monte Castello di Vibio

In 31 chilometri raggiungete Monte Castello di Vibio, che ospita il Teatro della Concordia, uno dei più piccoli al mondo, con non più di 99 posti tra palchi e platea, e sulle tavole, oltre all’olio e al vino, il Pomodoro Cesarino, varietà centenaria e autoctona, tramandata da una famiglia di contadini, che rende superbe le passate e i sughi.

  • Todi

Altri 13 chilometri e siete a Todi, a cui dovrete dedicare una giornata intera per la ricchezza del suo patrimonio culturale. A cominciare dal tempio di S. Maria della Consolazione, costruito fra il 1508 e il 1607 quasi certamente su disegno del Bramante. Un altro capolavoro della città lo trovi a tavola: è la palomba alla ghiotta, detta anche palomba alla Todina, che esprime al meglio l’arte.

 

  • Fratta Todina

In soli 12 chilometri arrivate a Fratta Todina, con la chiesa parrocchiale del 1654 e Palazzo Altieri, l’edificio storico più celebre del borgo.

  • Collazzone

Fate una pausa gastronomica con i prodotti del territorio, tipici della regione, e quindi, in altri 17 chilometri, raggiungete Collazzone le cui origini sembrano risalire all’VIII secolo. Dalle mura del castello potete ammirare come in una cartolina il paesaggio della vallata del Tevere, puntellato da un ricco patrimonio olivicolo, che rientra nei parametri della D.O.P. “Umbria” (Denominazione di Origine Protetta) – sottozona “Colli Martani” – con le varietà “moraiolo”, “frantoio” e “leccino”.

  • Marsciano

Raggiungete in 15 chilometri Marsciano, con lo splendido palazzo Battaglia arricchito dalle decorazioni del pittore futurista Geraldo Dottori. Prima di ripartire assaggiate gli umbricelli, la pasta a base di acqua e farina tipica di questa zona (insieme a Perugia e a Orvieto), bagnata dai vini del percorso DOCG e DOC.

  • Deruta

Successiva tappa, con altri 15 chilometri, è Deruta, nota nel mondo per la ceramica prodotta senza soluzione di continuità dal Medioevo ad oggi. Fra i suoi piatti tipici, potete assaggiare il Cannibale, manicaretto a base di carne di maiale marinata e fatta cuocere con il ginepro (e di solito preparato in occasione della sagra di Castelleone, che si tiene a fine luglio).

  • Torgiano

LStrada dei vini del Cantico apre le porte a Torgiano, che raggiungete in 9 chilometri. Un serbatoio di liquida bontà, contrassegnato dalla Torre Baglioni, in cui si coltivano uve pregiate che danno vita a due grandi e generosi vini: il Rosso di Torgiano Doc e il Rosso Riserva Docg, che potete sperimentare nei ristoranti e nelle enoteche del borgo. Non sottraetevi alla visita del seicentesco Palazzo Graziani Baglioni, sede del Museo del vino e, nei pressi, del Museo dell’olio.

  • Perugia

Raggiungete Perugia in 23 chilometri. Il capoluogo umbro vi conquista con le sue architetture medievali e i suoi palazzi rinascimentali. Non perdete la visita alla Cattedrale di San Lorenzo, al Palazzo dei Priori (con il Collegio del Cambio affrescato dal Perugino) e alla Galleria Nazionale dell’Umbria ricca dei capolavori di artisti come Piero della FrancescaPinturicchioPerugino; l’Arco, le mura e il pozzo etrusco.

Una volta concluso il giro dell’acropoli, prendetevi una pausa per assaggiare la Torta al Testo. Un pane antico, cotto sul Testum, che puoi farcire con prosciutto, formaggio, salsiccia, verdure cotte o qualunque altro ingrediente e che potete gustare con un rosso Doc Colli Perugini.

  • Bettona

In 18 chilometri siete a Bettona dove potrete degustare gli ottimi vini rossi e bianchi della DOC Colli Martani, abbinandoli ai profumati salumi e alla celebre oca arrosto della tradizione bettonese (a cui viene dedicata una sagra ad agosto). Se siete nei pressi a maggio, assaggiate i piselletti di Bettona, ortaggi autoctoni con cui insaporire primi piatti o la pasta in brodo o, ancora, essere passati in padella come succulento contorno.

  • Cannara

Simbolo di Cannara, che raggiungete in 12 chilometri, è invece la cipolla, riconosciuta come Prodotto Agroalimentare Tradizionale (P.A.T.). Alla famosa bulbosa, dolce, morbida e digeribile, è dedicata una festa, a settembre e a dicembre, dove gustare menù interi, dall’antipasto al dolce, tutti a base di cipolla.

  • Assisi

Altri 13 chilometri e siete ad Assisi, emozionante patrimonio dell’Umanità Unesco con la Basilica di San Francesco, uno dei più importanti luoghi di culto nel mondo. Nei ristoranti del centro potete assaggiare, tra gli altri prodotti, il pecorino del Subasio. Ottimo da mangiare da solo sul pane o con le fave, e di cui potete trovare tre tipologie, il pecorino Subasio, il pecorino Subasio stagionato e il pecorino Subasio canestrato, che ben si abbina a vini rossi morbidi, come l’Assisi Doc.

  • Spello

Ultima tappa della Strada dei vini del Cantico è Spello, in cui arrivate in 13 chilometri. La Città dell’Infiorata è un vero e proprio scrigno di tesori artistici, di cui non potete perdere la chiesa di Santa Maria Maggiorecon la cappella Baglioni, decorata da uno dei più colorati cicli di affreschi realizzati dal Pinturicchio.

Perdetevi tra gli splendidi vicoli fioriti del borgo. E, prima di ripartire, assaggiate la cucina locale, dalle bruschette all’olio o al tartufo alle paste caserecce condite con tartufolepre, cinghiale e legumi. I Ceci di Spello sono infatti famosi nel mondo. Come la risina (una varietà di fagiolo piccolo e bianco dal sapore delicato) e la cicerchia (leguminosa simile ai ceci), tutti protagonisti di gustose zuppe o fresche insalate.

 

Fonte: Umbria Tourism

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