Case vacanze fantasma, link sospetti e prezzi allettanti. Cosa fare e come riconoscere le truffe più comuni quando si organizza una vacanza
Agosto è sinonimo di ferie per buona parte degli italiani. Il desiderio di partire verso destinazioni più o meno lontane, a un prezzo accessibile è il comune denominatore di ogni viaggiatore. Ed è proprio in questo periodo che la ricerca affannata di offerte low cost rischia di far incappare i consumatori in qualche truffa.
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Le truffe più comuni quando si prenota una vacanza
Case fantasma, stanze o appartamenti di lusso in foto che, all’arrivo, si rivelano essere strutture fatiscenti. Non in ultimo, alloggi abitati messi in affitto all’insaputa dei proprietari.
L’ultimo episodio risale ad agosto dell’anno scorso quando una coppia di Roma ha trovato sul web un’offerta allettante per trascorrere le proprie ferie in una villa sul mare in Abruzzo. Ma al proprio arrivo, invece di incontrarsi con l’host per fare il check-in e la consueta consegna delle chiavi, sono stati accolti dal proprietario della casa ignaro della truffa e del fatto che la propria abitazione fosse stata messa in affitto.
Un’altra strategia comune usata dai malfattori è la creazione di siti web falsi che si presentano come agenzie di viaggio. Offrono voli, pacchetti vacanze e diversi alloggi a prezzi fin troppo convenienti. Una volta effettuato il pagamento, però, il consumatore non riceve alcuna mail di conferma e scopre di aver pagato per un servizio inesistente.
È notizia recente la truffa che sta interessando i clienti Booking. Poco dopo aver prenotato una struttura attraverso la piattaforma, arriva una mail apparentemente di Booking che chiede di inserire i dati di una nuova carta o ti informa che il pagamento non è andato a buon fine. Nel corpo dell’email c’è un link al quale si chiede di accedere per completare la prenotazione. In questo modo si rischia di pagare due volte lo stesso alloggio: una volta a Booking e la seconda ai truffatori.
Alcuni consigli per non rovinarsi le vacanze
Nel corso degli anni molte piattaforme quali Airbnb o Booking hanno collaborato con la Polizia di Stato per stilare una lista di consigli da tenere a mente durante la ricerca e l’organizzazione delle vacanze.
- In fase di prenotazione e pagamento verificare l’url del sito web e usare solo le piattaforme ufficiali.
- Non cliccare su link sconosciuti che possono arrivare via e-mail o messaggio. Questo è il sistema più comune usato per rubare dati sensibili.
- Se il prezzo è troppo bello per essere vero, molto probabilmente è una truffa: non fidatevi di offerte particolarmente vantaggiose. Viaggiare costa e il modo migliore per risparmiare rimane sempre quello di spostarsi in bassa stagione.
- Pagare con carte di credito. Diffidate da richieste di pagamenti tramite bonifici bancari, pagamenti in contanti o attraverso agenzie di Money transfer come Western Union o Money Gram.
- Prenotare, pagare e comunicare sempre attraverso la piattaforma. Ciò garantisce processi sicuri e consente, in caso di necessità, di usufruire di rimborsi o assistenza dalla piattaforma usata.
- Fate una ricerca per immagini della struttura sul web, per verificare che l’appartamento o la camera siano effettivamente come descritte nel sito. Leggete le recensioni di altri clienti. Infine, cercate l’alloggio anche su Google Maps per accertarne la sua effettiva esistenza e verificare autonomamente le distanze dal centro città.
- A prenotazione effettuata, prima di mettervi in viaggio, è consigliato scrivere o chiamare l’host per prendere accordi sull’arrivo. In caso di mancata risposta, contattate subito il servizio clienti.
Altri disagi che si possono avere in viaggio
In viaggio i disagi possono essere causati anche da altri fattori come, ad esempio, il ritardo o la cancellazione del volo, la perdita della valigia da parte della compagnia aerea o lo smarrimento dei documenti.
Nel caso in cui il vostro volo sia in overbooking, in ritardo di almeno 3 ore o sia stato cancellato, avete diritto a un rimborso. Per assistenza o informazioni potete consultare il sito web dell’Unione Nazionale Consumatori e Aidacom – Associazione Consumatori.
Se la valigia risulta smarrita potete rivolgervi all’ufficio Lost & Found dell’aeroporto mostrando la vostra carta di imbarco e la ricevuta del vostro bagaglio da stiva.
Se il bagaglio è in ritardo, probabilmente è stato imbarcato sul volo successivo. Potete decidere di attendere in aeroporto oppure farvelo recapitare gratuitamente a un indirizzo da voi fornito, come ad esempio il vostro hotel.
Avete perso i vostri documenti? In tal caso dovete rivolgervi alle autorità locali che vi indicheranno l’ambasciata italiana o quella di un altro Stato europeo, nel caso in cui la prima non sia presente sul territorio. Tuttavia, è sempre buona norma partire con una fotocopia dei vostri documenti e delle carte di imbarco così da agevolare il processo di rimpatrio.
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