Tre attività all’aperto da fare in autunno in Italia


Trekking, forest bathing o raccolta dei frutti d’autunno: tre attività diverse da fare in Italia per vivere appieno l’autunno


Le giornata d’autunno, con sole e temperature ancora calde, danno l’opportunità di fare diverse attività ed esperienze a contatto con la natura. Gli amanti del foliage possono immergersi in un’atmosfera magica grazie ad alcuni sentieri nei boschi. Si può partecipare alla raccolta dei frutti di stagione o intraprendere un percorso di riconnessione con la natura attraverso la terapia del forest bathing. Non vi resta che scegliere e partire!

Sentieri per ammirare il foliage

  • Sentiero dei castagneti da Brentonico a Castione

Nel parco naturale del Monte Baldo, tra il lago di Garda e la Vallagarina, si può seguire il sentiero dei castagneti da Brentonico a Castione per ammirare i colori dell’autunno. 

Una volta arrivato a Castione vi consigliamo di visitare il piccolo comune, dove, ogni anno a ottobre, si celebra la ‘Festa della Castagna’.

  • Il Cammino dei Briganti 

Chi è alla ricerca di un trekking più impegnativo può intraprendere il Cammino dei Briganti. Un sentiero ad anello, di 100 chilometri, che si sviluppa tra Abruzzo e Lazio e suddiviso in sette tappe percorribili sia a piedi sia in bici. Il cammino inizia e si conclude nel borgo di Sante Marie. 

Cammino, trekking

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Tra Lazio e Abruzzo lungo il Cammino dei Briganti

Il momento migliore per fare questo trekking va da fine marzo a novembre, e se amate l’autunno è la stagione ideale per camminare e osservare il foliage dei castagni.

  • Val d’Orcia in autunno

Se il foliage e il vino sono le vostre passioni non potete perdere la Val d’Orcia. Qui sentieri da trekking si uniscono a itinerari enogastronomici per scoprire colori e sapori di questa terra. 

In autunno, dopo il periodo di vendemmia, i vigneti si tingono di un colore giallo-oro. È il momento migliore per ammirare questo spettacolo e degustare vini della Val d’Orcia come il Montepulciano, il Brunello di Montalcino o il Doc Orcia

Se siete alla ricerca di un’esperienza più immersiva consigliamo di visitare la riserva naturale di Pietraporciana, in provincia di Siena, dove è possibile vedere i colori dei faggeti.

Ritrovare il contatto con la natura: Forest Bathing

Una pratica nata in Giappone intorno agli anni ‘80 e che nell’ultimo periodo si sta diffondendo anche in Italia. Stiamo parlando del Shinrin yoku, in inglese ‘Forest Bathing’ dal quale deriva la traduzione italiana ‘bagno nella foresta’.

La terapia dello Shinrin yoku si basa sui benefici psicofisici che il corpo umano ottiene stando a contatto con la natura. Trascorrere del tempo immersi nel verde ha importanti benefici per l’essere umano tra cui: riduzione di stress, rafforzamento del sistema immunitario, miglioramento delle capacità cognitive, e l’aumento dei livelli di energia e vitalità. 

In Italia ci sono diversi luoghi dove poter praticare questa terapia. 

Il Parco del Respiro, in Trentino, è un’area forestale ricca di faggi, mista ad abete rosso e pino silvestre. Respirare a lungo i profumi rilasciati dalle foglie e il legno degli alberi equivale a l’aroma terapia, non a caso è stato riconosciuto ‘Parco Terapeutico per il benessere’ unico in Europa. Si può scegliere tra quattro percorsi diversi: Sentiero dell’Otto, Sentiero del Belvedere, Sentiero dei Reti e Sentiero Acqua e Faggi. Tra le varie pratiche è previsto anche il ‘Tree-hugging’ ovvero l’azione di abbracciare un albero per creare sintonia tra l’uomo e la natura.

Anche il parco nazionale d’Abruzzo è un ottimo luogo per praticare la terapia forest bathing e ritrovare il contatto con la natura. All’interno dell’area protetta si può fare un percorso ad anello di 5 chilometri tra le faggete, riconosciute patrimonio UNESCO per il loro valore ecologico a livello globale. 

Raccolta dei frutti autunnali

  • Raccolta delle mele

In Trentino nei mesi d’autunno è possibile partecipare alla raccolta dei frutti di stagione.  Nella Val di Non, ad esempio, si possono raccogliere le mele partecipando all’esperienza ‘MelaColgo’. Alcuni agriturismi nella zona della Val di Non e Sole, danno l’opportunità di adottare un melo in primavera e andare in autunno per raccogliere i frutti del tuo albero.

Sempre parlando di mele, nelle Marche, c’è una tipologia riconosciuta presidio Slow Food: stiamo parlando della mela rosa dei Monti Sibillini. Questo frutto viene raccolto tra agosto e ottobre ma può essere mangiato fino alla fine della primavera successiva. Perfetto per realizzare torte e dolci.

  • Vendemmia

Settembre e ottobre sono i mesi della vendemmia. Alcuni produttori locali aprono le porte delle cantine per far conoscere ai visitatori il proprio lavoro e far vivere in prima persona esperienze uniche con il vino. 

  • Raccolta delle olive

Dal sud al nord, isole comprese, ha luogo anche la raccolta delle olive. Verso novembre è possibile recarsi nei frantoi per vedere la raccolta di questi frutti, partecipare a visite guidate e degustare l’olio novo.

  • Castagne

In Toscana, nel Mugello, potete andare a caccia di castagne e marroni seguendo La Strada del Marrone del Mugello di Marradi. Un paesaggio unico dominato da grandi castagneti.

Alle castagne, frutto simbolo dell’autunno, sono dedicate anche diversi festival. Nelle Marche, ad esempio, a Capradosso di Rotella si tiene nel mese di novembre una delle sagre più antiche dove vengono cucinate in tutti i modi possibili le castagne del Monte dell’Ascensione.

Sempre a inizio novembre, a Maltignano, borgo nella provincia di Ascoli Piceno, si svolge la festa della Castagnata con stand gastronomici ricchi di specialità del territorio e piatti della tradizione cucinati con il frutto autunnale.

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