Un piatto contesto da tre città diverse. Noi ti diamo la ricetta dei cappelletti secondo la tradizione ferrarese
Pasta all’uovo ripiena di piccolo formato, la tipica farcitura chiamata “batù” prevede una lavorazione che comprende solitamente goletta di maiale, pollo, salame da pentola, formaggio grana e noce moscata. Ma si sa, ogni famiglia ha la sua ricetta che, guarda un po’, è la migliore di tutte!
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Come le nonne che li preparano, anche i cappelletti hanno una storia da raccontare: nati attorno alla fine del ‘500, probabilmente devono la loro tipica forma ai cappelli a tricorno anche se la leggenda vuole che sia ispirata all’ombelico di Venere.
La preparazione dei cappelletti a Ferrara è sinonimo di famiglia, soprattutto nel periodo di Natale. Spiando i profili social di un ferrarese attorno a metà dicembre, troverete di certo fotografie di taglieri di legno strabordanti di cappelletti, con mamme, papà, nonni, bimbi, zii e tutto il parentado riunito in cucina per chiuderli ad uno ad uno. Ma, bisogna dirlo, ben tre città si contendono l’origine di questo formato di pasta ripiena: Ferrara, Modena e Bologna.
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La ricetta dei cappelletti ferraresi
Ingredienti per 6 persone
Ripieno (al batù)
- 100 gr polpa di suino
- 100 petti di pollo
- 100 gr goletta
- 100 gr polpa di vitello
- 100 gr salame da pentola
- 200 gr parmigiano grattato
- 1 uovo
- noce moscata
- sale
- olio di oliva
Per la sfoglia (la sfoja)
- 500 gr farina
- 5 uova
Preparazione dei cappelletti
Una vera cuoca ferrarese direbbe che la base per dei buoni cappelletti è un’ottima carne per il ripieno e per il brodo. Quindi, dopo essere passati dal vostro macellaio di fiducia, sarete pronti per mettervi a cucinare!
I cappelletti vanno preparati, se possibile, su due giorni. Il primo giorno rosolate la carne in un tegame con abbondante olio d’oliva. Trasferite quindi il tutto in una ciotola capiente e unite il parmigiano, la noce moscata, l’uovo e il sale, amalgamando il tutto fino ad ottenere un impasto omogeneo e consistente ma morbido. Una volta preparato “al batù” lasciatelo quindi riposare per una notte in frigorifero, perché gli ingredienti si possano amalgamare meglio tra loro.
Bene, la notte è passata e siete pronti per tirare la sfoglia. Se non sapete come fare, ve lo spieghiamo qui! Una volta pronta, tagliatela a quadretti e mettete sopra ognuno di questi un cucchiaino colmo di ripieno. Ma ora, cosa si fa? E’ arrivata la parte divertente, quella della chiusura! Ci vuole abilità ma neanche troppa, una volta che vi sarete esercitati un po’. Unite le punte diagonalmente opposte dei quadretti di pasta, ottenendo così un triangolo ripieno del quale andrete poi ad unire le punte rimaste libere. A questo punto versate i cappelletti in un buon brodo di carne e portare a ebollizione a fuoco medio, sino a quando i cappelletti non affioreranno in superficie. Ora non vi resta che mangiarli! Buon appetito!
Fonte: InFerrara
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