Craco, il borgo fantasma in Basilicata


Un borgo fantasma della Basilicata valorizzato nel tempo e diventato luogo di visite da tutto il mondo. Scopriamo la storia di Craco e come visitarlo


Da paese fantasma a set cinematografico, la storia di Craco ci racconta la rinascita di un luogo destinato a finire nell’oblio.

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Craco è un borgo disabitato dall’atmosfera surreale. Sorge in una zona collinare che precede l’Appennino Lucano. Si trova in provincia di Matera ed è circondato da calanchi, ovvero solchi scavati nella terra dalla discesa a valle della pioggia. 

Vi raccontiamo le cause che hanno portato allo spopolamento di questo borgo, cosa è rimasto intatto e come visitarlo.

Craco, la storia del borgo 

Le origini del borgo risalgono all’VIII secolo a.C. con il ritrovamento di alcune tombe

Durante il regno di Federico II di Svevia costituì un importante centro strategico militare. La torre normanna, tutt’oggi visibile, dominava la valle e insieme ad altre fortificazioni proteggeva la città. Nell’Ottocento fu saccheggiato dai briganti.

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Negli anni Sessanta del Novecento, una frana causata da lavori idraulici obbligò molti cittadini a lasciare il centro storico e a trasferirsi nel comune limitrofo ‘Craco Peschiera’. L’alluvione del 1972 e il terremoto dell’Irpinia, nel 1980, portarono al definitivo spopolamento del borgo.

Nonostante l’abbandono forzato, Craco si è conservato nel tempo divenendo un paese fantasma. Il suo fascino decadente ha colpito numerosi registi che hanno deciso di ambientare qui diversi film come: Cristo si è fermato ad Eboli del 1978 di Francesco Rosi, Il sole di Notte del 1990 dei fratelli Taviani e James Bond – Quantum of Solace del 2008 diretto da Marc Forster.

Nel 2010, l’organizzazione non profit World Monuments Fund, ha inserito Craco nella lista dei siti storici da salvaguardare per le generazioni future. E, dal 2011, il comune ha istituito un piano di recupero del borgo realizzando un percorso di visita guidata che consente di arrivare fino all’ex piazza principale.

Cosa rimane del borgo 

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Nel corso della visita guidata vedrete i resti della cinta muraria medievale e la torre normanna che svetta sul colle, usata come punto di avvistamento e struttura di difesa dalle incursioni nemiche. Ma anche la Chiesa Madre San Nicola Vescovo, patrono di Craco, risalente al XIV secolo che ha mantenuto intatta – nonostante gli eventi naturali – l’architettura originale.

Come e quando visitare Craco, Basilicata

A marzo 2023 è stato riaperto il Parco museale scenografico con il quale è possibile visitare e addentrarsi, accompagnati da una guida, nel borgo seguendo un percorso messo in sicurezza. 

Con l’acquisto del biglietto intero, o separatamente, è possibile visitare anche il Museo Emozionale allestito all’interno dell’antico monastero di San Pietro dei Frati Minori. Attraverso un allestimento multimediale si può scoprire com’era la vita a Craco e il suo aspetto originale.

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Per visitare il borgo viene fornito un caschetto protettivo e si consiglia di indossare scarpe antiscivolo e portare con sé dell’acqua.

Dal 1° aprile al 31 ottobre è possibile fare la visita tutti i giorni, dalle ore 10:00 alle 18:00. Dal 1° novembre al 31 marzo, invece, sarà fruibile tutti i weekend e nei giorni festivi, dal venerdì alla domenica, dalle ore 10:00 alle 15:00. Per acquistare i biglietti potete consultare il sito ufficiale ‘Oltre l’arte Craco’.

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