Alla scoperta del borgo di Montedinove tra storia, eventi e tradizioni
Borgo medievale nella provincia di Ascoli Piceno sorto tra la Valle dell’Aso e quella del Tronto, nel territorio del Piceno. Stiamo parlando di Montedinove, inserito nella lista dei Borghi più Autentici d’Italia e parte del progetto ‘Sibillini Romantici’ insieme ad Amandola e Rotella.
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Un progetto finanziato dall’Unione Europea, per realizzare la Strada Romantica dei Sibillini, con musei del gusto, spazi di coworking e una rete turistica per promuovere il territorio.
Vi portiamo a conoscere questo antico borgo attraverso la sua storia, le attrazioni e gli eventi principali.
Storia e toponimo di Montedinove
Montedinove divenne libero comune nel 1279, mentre nel 1586 passò con Papa Sisto V sotto il controllo di Montalto.
Sull’origine del suo nome vi sono diverse teorie. ‘Montedinove’ potrebbe derivare dal Monte dei nove colli, o contrade, rappresentati sullo stemma del comune. La seconda ipotesi è legata a Monte delle nuove, dove ‘nuove’ sta a significare notizie. Montedinove, insieme a Civitella e Ancona, era un luogo strategico e da qui si comunicavano dei messaggi attraverso dei segnali di luce.
Cosa vedere a Montedinove
Il borgo è circondato da una cinta muraria quadrangolare e anticamente si poteva accedere al suo interno attraverso Porta Marina, diventata Porta della Vittoria dopo la vittoria contro Federico I di Svevia nel 1239, e Porta dei Monti, oggi scomparsa.
La visita del borgo inizia con la chiesa di Santa Maria de Cellis che si caratterizza per un portale – oggi murato – in stile romanico-gotico con alla base due leoncini in travertino.
Altra attrazione da non perdere a Montedinove è il Museo delle Tombe Picene che conserva alcuni reperti ritrovati nella necropoli in località Colle Pigna tra cui due tombe, una maschile e una femminile.
A Montedinove è possibile visitare anche un museo insolito, quello dedicato alla mela rosa dei Monti Sibillini. Un luogo dove si trovano riferimenti alla mela, da Adamo ed Eva fino ad arrivare a Biancaneve e i sette nani.
Il Santuario di San Tommaso Becket venne realizzato a seguito delle persecuzioni di Enrico II contro i monaci seguaci di Becket. Questi fuggirono per l’Europa e alcuni di loro giunsero in Italia dove costruirono dei santuari e portarono le reliquie del santo. Ogni anno, la prima domenica di giugno dal 1630 – anno di inaugurazione della chiesa – si festeggia a Montedinove San Tommaso Becket
Cosa fare a Montedinove
Per immergersi nelle bellezze naturali intorno a Montedinove è possibile fare, a piedi o in e-bike, il percorso sul Monte dell’Ascensione dove, a seconda della posizione, i monti assumono diversi profili che ricordano la bella addormentata o Cecco d’Ascoli, avversario di Dante Alighieri.
Ad animare il borgo vi sono diversi eventi. A metà agosto si tiene Montedinove Sapori ed Arte, una manifestazione pensata per far conoscere le specialità dei produttori locali con un percorso enogastronomico tra le vie del centro.
Il primo maggio si svolge il Piantar maggio. Una festa di origine pagana durante la quale si pianta un albero, solitamente un pioppo, al centro della piazza come augurio di prosperità per il raccolto successivo.
Cosa mangiare a Montedinove
La mela rosa dei Monti Sibillini è il fiore all’occhiello di Montedinove. Una particolare tipologia di mela raccolta dai contadini a ottobre, conservata nella paglia fino a primavera e poi mangiata. Un frutto che si sta cercando di recuperare grazie all’impegno dei borghi di Montedinove, Smerillo e Amandola.
Con questo frutto si possono realizzare numerose ricette, tra cui il risotto, la carne, l’insalata con rucola e scaglie di parmigiano. E, ancora, può essere fritta o usata per la classica torta alle mele.
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