Gli ultimi dati sul turismo in Italia emersi durante il convegno Confcommercio a Rimini lo scorso ottobre
L‘Italia è passata dal decimo all’ottavo posto per spesa turistica generata all’estero con 34 miliardi di euro, in una top ten guidata dalla Cina e dagli Stati Uniti.
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La digitalizzazione arriva anche negli stabilimenti balneari: il 30% usa software gestionali
L‘Italia è al primo posto per ospitalità di lusso: il 25% del fatturato è generato dagli hotel a 5*
Il gap di genere è ancora forte nel settore turistico. Il 53% dei lavoratori è di sesso femminile, ma solo il 6% ricopre un ruolo di dirigente.
Questi sono i principali dati emersi durante il convegno Turismo obiettivo 2035: momento della verità e nuove sfide, organizzato da Confcommercio a TTG Travel Experience.
Turismo: i turisti tedeschi e statunitensi amano più di tutti l’Italia
Dai dati presentati, emerge come i turisti tedeschi sono i più affezionati al nostro Paese con 7,9 miliardi di euro di spesa, seguiti dagli statunitensi con 6,5. Per quanto riguarda la classifica dei paesi ricettori, ovvero il valore della spesa dei turisti internazionali in ingresso, l’Italia si piazza al quinto posto con 56 miliardi dollari generati (nel 2019 era in sesta piazza); dominano gli Stati Uniti con 175 miliardi, seguiti da Spagna (92) Regno Unito (74) e Francia (69). Tra i trend, infine, da tenere monitorati in vista del 2035 si segnala la forte correlazione tra l’aumento del Pil e la spesa turistica. Motivo per cui il nostro Paese, secondo quanto ribadito nel convegno, deve puntare a mercati in grande crescita come India, Indonesia, Cina e Turchia.
Al convegno è intervenuto Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia, che ha commentato i dati esposti: «L´Italia migliora le sue performance e il turismo si conferma una risorsa preziosa per creare ricchezza e nuova occupazione. Ma sulla sostenibilità si gioca il futuro di tutti. Le imprese stanno correndo per adeguare i propri standard incontrando, peraltro, l’apprezzamento dei viaggiatori: come evidenziato dalla nostra indagine, oltre un terzo dei turisti è disposto a pagare di più pur di usufruire – dagli hotel, ai ristoranti e agli stabilimenti balneari – di servizi turistici rispettosi dell’ambiente».
Stabilimenti balneari digitalizzati: Il 30% usa un software gestionale
L‘estate 2024 ha confermato la forte tendenza alla digitalizzazione nel settore balneare, con circa il 30% degli stabilimenti in Italia che ha adottato un software per la gestione della spiaggia e circa il 20% che ha ricevuto una prenotazione su canali online. Lo confermano i dati dell’Osservatorio Nazionale Spiagge.it, presentati in anteprima a TTG Travel Experience di Italian Exhibition Group. Questo trend è evidente in tutte le regioni, inclusa la Calabria che, pur partendo da un livello di minore digitalizzazione, sta accelerando significativamente con una crescita del 20% rispetto al 2023. Campania, Liguria e Puglia si sono distinte per l´elevato numero di ricerche online.
Rispetto alla stagione precedente, gli stabilimenti già attivi nel 2024 hanno registrato una crescita del 15%. Inoltre, il 90% delle prenotazioni avviene tramite smartphone e il 40% dei turisti prenota dalle 20 alle 8 del mattino, quando gli stabilimenti sono chiusi. La spesa media per ombrellone è stata di 36 con una durata media 1,3 giorni. Infine, il numero di prenotazioni da clienti stranieri è pari al 21% e le regioni con lo share più alto sono Friuli-Venezia Giulia (41%), Campania (36%), Sardegna e Veneto (entrambe 21%).
Ospitalità di lusso: Italia prima nel mercato europeo degli alberghi
L‘Italia risulta prima nel mercato europeo degli alberghi, con un fatturato annuo di oltre 30,5 miliardi di euro e un market share del 21%. Lo rivela il convegno andato in scena a TTG dal titolo Ospitalità di lusso: mercati emergenti, investimenti e trend. Presente e futuro del settore nelle statistiche Deloitte, dove Benedetto Puglisi, director real estate & hospitality Deloitte, ha presentato i dati aggiornati relativi all´ospitalità, in particolare nel segmento luxury.
Per quanto riguarda il settore ricettivo, su 47 miliardi di euro di investimenti alberghieri globali, 16 sono prodotti dal mercato europeo e 1,6 miliardi direttamente dall’Italia. Nel nostro Paese quasi il 45% degli investimenti alberghieri è focalizzato sul segmento luxury e concentrato sulle cosiddette top cities (Roma, Milano, Venezia e Firenze), nonché sulle aree balneari e di montagna. I principali mercati esteri del luxury si riconfermano USA, Germania e Regno Unito. In particolare, si è sottolineato come circa 7 miliardi del totale siano generati dagli hotel a cinque stelle che, pur rappresentando solo il 5% dell’offerta totale, creano quasi il 25% del fatturato. Secondo e terzo posto per Regno Unito e Francia. Stando ai dati, da oggi al 2028 dovrebbero aprire altri 130 alberghi a cinque stelle nel Belpaese.
Gap di genere nel turismo: donne al 53% della forza lavoro, solo il 6% ha ruolo dirigenziale in Italia
Le donne rappresentano il 53% della forza lavoro nel settore del turismo, ma solo il 6% ha un ruolo dirigenziale. Il dato è emerso durante il convegno Tourism Dream Gap: la verità sulla leadership femminile nelle imprese del turismo, andato in scena al TTG Travel Experience. Tra le relatrici erano presenti Alessandra Priante (presidente ENIT) e Gloria Armiri (Group Exhibition Manager di TTG), a presentare un panel composto da Daniela Ballarini (fondatrice e Ceo di Ready2work), Giulia Barroero (AD Lab Travel), Barbara Casillo (direttore generale Associazione Italiana Confindustria Alberghi), Isabella Maggi (direttore marketing e comunicazione Gattinoni Group) e Sofia Gioia Vedani (Ad Planetaria Hotels).
Durante il convegno è stata segnalata anche la grande crescita del turismo femminile: negli ultimi 10 anni il numero di donne che hanno deciso di intraprendere un viaggio è triplicato, a confermare la novità di TTG Italia. Basate su un’indagine condotta da Virtuoso, per cui il 71% delle prenotazioni per i solo-travel sono organizzate proprio per le viaggiatrici.
Fonte: TTG
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