Alla scoperta di Castelraimondo e dei suoi eventi più particolari
Il borgo di Castelraimondo è collocato tra le dolci colline maceratesi, alla fine dell’Alta valle del fiume Potenza. Vigneti e oliveti, che nascono nelle vallate circostanti, regalano scorci suggestivi da poter ammirare da ogni angolo del paese.
Grottammare: il borgo in stile liberty |
In estate il borgo si anima con numerosi eventi come l’infiorata in occasione del Corpus Domini – la Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo -, il premio in onore di Giovanni Ravera o il Festival del Folklore.
Vi portiamo a scoprire il paese e le sue particolarità con una passeggiata tra le vie del borgo e attraverso esperienze originali da fare in questo territorio.
Storia, toponimo e curiosità sul borgo di Castelraimondo
I reperti archeologici Mesolitico o Neolitico e d’origine romana, ritrovati in questa zona, attestano la presenza umana già da tempi remoti. La costruzione del centro fortificato però si fa risalire dopo il 1300.
Castelraimondo nel corso degli anni è stata al centro delle lotte tra Guelfi e Ghibellini. Il suo stesso nome sembra essere connesso a Raimondo di Attone di Aspello, ghibellino legato di papa Clemente V e Rettore della Marca, che diede nel 1311 il permesso a Camerino, legato ai guelfi, di costruire un castello nell’area dove oggi sorge Castelraimondo.
Una particolarità del borgo sono le cittadinanze onorarie. In passato, ha conferito questo titolo a Pippo Baudo, Fiorella Mannoia che vanta origini castelraimondesi. La mamma, infatti, era nata nella frazione di Castel Santa Maria. E, ancora, il presidente dell’Alto Adige, Luis Durnwalder, che aiutò attivamente Castelraimondo dopo il terremoto del 1997 inviando il corpo degli alpini.
Cosa vedere a Castelraimondo
Iniziamo la visita del borgo dalla torre del Cassero. Un torrione medievale con funzione di avvistamento, facente parte del sistema difensivo denominato ‘Intagliata’, usato per inviare messaggi notte e giorno senza essere intercettati dai nemici. Oggi, è l’unico elemento rimasto intatto del Cassero, il castello realizzato intorno al 1311 per volontà di Raimondo di Attone di Aspello.
Un altro castello, oggi inagibile a seguito del terremoto del 2016, è il Castello di Lanciano. Fa parte della rete di valorizzazione delle Rocche Celesti ed è il luogo ideale per osservare le costellazioni essendo privo di inquinamento luminoso.
Merita una visita anche il Museo civico ospitato all’interno del Palazzo comunale dove sono conservati i manoscritti del maestro Ugo Bottacchiari nato a Castelraimondo nel 1874.
Tra le architetture di carattere religioso citiamo San Biagio, Sacra Famiglia e la chiesa di S. Giovanni.
A Castelraimondo si trova il museo del Costume Folkloristico, l’unico in tutta Europa, dove sono esposti i costumi tipici donati dai gruppi folkloristici di tutta Italia e che possono essere riutilizzati dagli stessi gruppi in occasione di eventi.
Cosa fare nel borgo di Castelraimondo
Per ammirare i paesaggi circostanti è possibile fare escursioni a piedi, a cavallo o in bici attraverso percorsi segnalati. Chi è alla ricerca di nuove avventure può provare il gommoning lungo le sponde del fiume Potenza.
Se, invece, volete coniugare la scoperta del borgo a un pò di relax, la Spa di Borgo Lanciano fa al caso vostro. Qui troverete saune, bagni turchi, docce emozionali, vasche riscaldate e pareti di sale immerse nel silenzio e nella natura.
Tra gli eventi più rilevanti ricordiamo, a giugno, l’infiorata tra le vie del paese realizzata in occasione del Corpus domini. Una manifestazione che coinvolge tutte le organizzazioni di Castelraimondo e maestri infioratori provenienti da tutta Italia, dalla Liguria alla Sicilia.
Nel mese di giugno si tiene il ‘Premio Ravera – Una canzone è per sempre’ giunta quest’anno alla nona edizione e ideata per ricordare il cantante e produttore italiano scomparso nel 1986. Una manifestazione riconosciuta a livello nazionale e che ha visto la partecipazione di ospiti importanti come Rita Pavone, Orietta Berti, Enrico Ruggeri, Alpha e Carlo Conti che ha condotto ben due edizioni.
Sempre nel mese di giugno si svolge il festival del Folklore. Una manifestazione organizzata dal gruppo folkloristico di Castelraimondo dove vengono messe in scena canti, balli tradizionali e scenette in dialetto con gruppi provenienti da tutta Europa.
La festa dei Quattro Conti, a metà agosto, è una rievocazione medievale in costume organizzata nella frazione di Castel Santa Maria con musica, danze, cibo e artisti di strada.
Cosa mangiare a Castelraimondo
Tra i prodotti gastronomici che caratterizzano Castelraimondo e la zona del maceratese troviamo i Vincisgrassi, una pasta al forno simile alla lasagna ma non identica. I Vincisgrassi si distinguono, infatti, per la carne tagliata a pezzetti piuttosto che macinata, la besciamella più soda e l’uso di spezie come la noce moscata.
Un’altra tipicità locale è il Ciauscolo, un salame spalmabile che nel 2006 ha ottenuto il riconoscimento IGP.
Riproduzione riservata.