San Severino Marche, tradizioni eterne e la sagra della Ceca, unica nella sua semplicità: oggi ti raccontiamo la ricetta e i suoi eventi locali.
Il borgo di San Severino Marche, nella provincia di Macerata, è conosciuto per il suo straordinario patrimonio storico e artistico, fatto di castelli medievali, monasteri ancora abitati da monache di clausura, panorami mozzafiato e antiche tradizioni che resistono al tempo. San Severino Marche, cosa fare in un weekend
Tra le sue tipicità troviamo anche un piatto unico e profondamente legato all’identità locale: la “Ceca”, protagonista di una delle sagre più amate del territorio.
Eventi locali che raccontano la storia
A San Severino Marche la tradizione non è solo un ricordo del passato, ma qualcosa che si vive ogni anno, con appuntamenti che coinvolgono tutta la comunità.
Tra gli eventi locali più sentiti, il Palio dei Castelli è sicuramente il più rappresentativo. Si tiene d’estate e per ben otto giorni anima le vie del centro storico, per poi trasferirsi per altri otto giorni ambientata nel borgo di Elcito.
La città intera si trasforma: costumi medievali, sbandieratori, gare e rievocazioni storiche riportano indietro nel tempo, facendo rivivere l’anima più antica della città.
Tra giugno e agosto, va in scena la Sagra della Ceca, un evento gastronomico legato alla frazione di Colleluce, che celebra una delle ricette più semplici e identitarie della zona, amata da grandi e piccoli.
Anche l’inverno ha il suo fascino. Da dicembre fino al 6 gennaio, San Severino Marche si accende di luci e atmosfera con presepi viventi, castagnate, eventi teatrali e tante iniziative che scaldano il cuore e raccontano la vita autentica di questo territorio, tra arte, sapori e memoria condivisa.
Ricetta della “Ceca”, il piatto tipico di San Severino Marche
Tra i sapori più autentici di questo borgo, c’è una pietanza che affonda le sue radici nella cultura popolare e che ancora oggi fa da protagonista nelle manifestazioni regionali: la “Ceca”.
Un piatto umile, nato dalla semplicità, fatto solo con farina, acqua e sale, senza lievito, poi fritto in padella fino a diventare dorato e croccante.
Simbolo di convivialità e usanze: la si può assaggiare soprattutto in occasione della Sagra della Ceca, un appuntamento molto sentito dagli abitanti, dove si celebra l’identità del territorio con gusto e semplicità.
Ingredienti:
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300 g di farina (di solito 0 o anche mista con farina di mais o integrale)
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Circa 250 ml di acqua
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Un pizzico di sale
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Olio di semi (per friggere)
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Procedimento per preparare la ricetta della “Ceca”
Prepara l’impasto: in una ciotola capiente, versa la farina e un pizzico di sale.
Aggiungi l’acqua poco alla volta, mescolando con una frusta o una forchetta per evitare i grumi, fino a ottenere una pastella fluida ma non troppo liquida (simile a quella delle crêpes, ma più corposa).
Una volta ottenuto l’impasto, coprilo con un panno e lascialo riposare per circa mezz’ora.
Riscalda l’olio in una padella antiaderente o di ferro, con abbondante olio di semi. Deve essere ben caldo ma non fumante.
Versa un mestolo di pastella nella padella e lascia che si distribuisca da sola, formando una sorta di “frittella” piatta e rotonda.
Friggi da entrambi i lati fino a doratura: la superficie deve risultare croccante e leggermente gonfia, ma senza lievito. Bastano pochi minuti per lato.
Scola su carta assorbente e servi calda, semplice, con una spolverata di zucchero, o anche con salumi locali, verdure e formaggi freschi.
Curiosità:
La Sagra della Ceca è una delle manifestazioni più sentite a San Severino: in occasione della festa, le donne del posto preparano la Ceca in grandi quantità, seguendo le ricette tramandate a voce.
Alcune versioni moderne aggiungono erbe aromatiche locali o un pizzico di pepe per dare un tocco in più.
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