Vacanze tra liti e amore: chi vince?

Vacanze in compagnia

Con l’avvicinarsi delle vacanze, sempre più persone iniziano a pianificare le prossime fughe tra weekend lunghi, on the road spartani e resort. Ma se la stragrande maggioranza dei viaggiatori sogna di condividere l’esperienza con la persona giusta, c’è anche chi ha visto in passato il viaggio dei propri sogni trasformarsi in una vacanza da dimenticare a causa della compagnia sbagliata.

eDreams, tra le principali agenzie di viaggi online in Europa, ha condotto un sondaggio su 9000 intervistati in Italia, Germania, Spagna, Francia, Portogallo, Regno Unito e Stati Uniti, per analizzare le preferenze dei viaggiatori quando si tratta di selezionare il compagno perfetto con cui vivere l’esperienza. Il quadro che emerge mostra che non c’è un modo universale di viaggiare – e nemmeno un compagno di viaggi perfetto, ma alcune persone sono decisamente più gradite di altre.

L’amore al primo posto per gli italiani, che in viaggio cercano i propri simili

Quando si tratta di scegliere con chi condividere un’esperienza di viaggio, per gli italiani prevale l’amore: infatti, secondo il 51% degli intervistati il compagno ideale è il proprio partner, seguito dai legami di sangue (44%) e dagli amici (40%). La meno gradita, invece, è la compagnia di ex fiamme e capi, per il 26% dei connazionali.
In generale, gli intervistati del Belpaese confermano che anche nel viaggio, proprio come nella vita, chi si somiglia si piglia: ben l’81% preferisce partire con una persona affine o che si adatti alla propria personalità e al proprio stile di viaggio, mentre solo il 14% sceglierebbe di uscire dalla propria zona di comfort con qualcuno che sfidi a vivere nuove esperienze.
Ma se il destino riservasse un naufragio su un’isola deserta, le priorità cambierebbero drasticamente: il 57% vorrebbe accanto a sé un maestro della sopravvivenza, il 16% cercherebbe un’ultima avventura d’amore, mentre il 13% punterebbe su un problem-solver per tornare a casa sano e salvo.
E quando nasce un disaccordo? Se gli italiani sono conosciuti in tutto il mondo per la retorica appassionata, oltre la metà (53%) si descrive come un viaggiatore pacifico, affermando di non aver mai avuto una discussione durante una vacanza condivisa. A confermare la natura serena dei viaggiatori del Belpaese, l’86% sostiene che un viaggio in compagnia non ha mai incrinato un rapporto amoroso o di amicizia, contro il 12% che ha vissuto l’esperienza opposta.
Quando però nasce una discussione, a far scoccare le prime scintille sono i disaccordi sull’itinerario: secondo il 31% degli intervistati possono rompere l’armonia di gruppo aspettative diverse – tra chi sogna di macinare chilometri e chi predilige un soggiorno all’insegna del relax. Completano la classifica i conflitti sul budget e sulla divisione delle spese (24%) e le tensioni legate allo stress del viaggio (17%) tra jet lag, orari interminabili e programmi frenetici.

Gen Z la più litigiosa in viaggio, più si cresce più si cerca l’armonia

Nella scelta del compagno di viaggio ideale, sono le donne a preferire la compagnia di familiari (47%) e amici (44%) rispetto agli uomini (42% e 36%). Questi ultimi appaiono, invece, meno riluttanti all’idea di partire con un’ex fiamma o con il proprio capo, opzioni poco gradite dal 20% e dal 24% dei rispondenti, rispetto all’altra metà del cielo (32% e 27%).
In uno scenario più catastrofico, nel malcapitato caso di ritrovarsi bloccati su un’isola deserta, le donne (64%) e gli adulti tra i 55 e i 64 anni (60%) si dimostrano più pragmatici, desiderando al proprio fianco qualcuno dotato di notevoli capacità di sopravvivenza. D’altro canto, il 22% degli uomini (rispetto al 10% delle donne) e gli over 65 (20%) sembrano i più inclini a vivere un’ultima notte di passione, preferendo la presenza di una persona verso cui provano attrazione.
E se viaggiare non è tutto rose e fiori, i giovani under 24 si rivelano i più turbolenti: il 74% dichiara di aver avuto almeno una discussione durante un viaggio e il 18% ammette che una vacanza andata storta ha compromesso una relazione amorosa o un’amicizia. Al contrario, gli adulti over 65 prediligono l’armonia, con solo il 25% che afferma di aver litigato con i propri compagni di viaggio.
A cambiare con l’età sono anche le ragioni del dissenso: i giovani tra i 18 e i 24 anni puntano il dito verso i conflitti economici (31%), tra i 25 e i 34 anni pesano soprattutto lo stress e la stanchezza (21%), mentre tra i 35 e i 44 anni sono le divergenze sull’itinerario a far scattare le tensioni (35%). Tra uomini e donne, i primi appaiono leggermente meno propensi al conflitto (54%) rispetto alla controparte femminile (52%).

Iberici e tedeschi sono i più attaccabrighe

Non sono soltanto età e genere a fare la differenza, la scelta dei compagni di viaggio è nettamente influenzata dalle divergenze culturali: se italiani (81%) e americani (75%) prediligono la compagnia di persone simili o che sappiano adattarsi al proprio stile di viaggio, spagnoli (21%) e portoghesi (20%) cercano il confronto e la scoperta mostrando una maggiore apertura verso chi è diverso.
Alcune compagnie, però, restano sgradite universalmente: una vacanza con il proprio capo o un’ex fiamma è particolarmente impopolare tra tedeschi (45% e 43%) e portoghesi (48% e 40%), mentre britannici e americani (20%) preferiscono una vacanza senza animali domestici, che invece sono i benvenuti per italiani (11%), portoghesi (11%) e spagnoli (10%).
E c’è chi in mancanza di una buona compagnia sceglie la solitudine: è il caso dei viaggiatori tedeschi (15%) e degli americani (14%). Nella remota possibilità di ritrovarsi naufragati su un’isola deserta, italiani (57%) e spagnoli (55%) si dimostrano i più pratici, scegliendo al proprio fianco qualcuno con solide abilità di sopravvivenza, mentre i tedeschi (26%) desiderano accanto a sé un ultimo flirt.
Quanto alle discussioni in viaggio, gli spagnoli guidano la classifica dei più litigiosi, con il 58% che dichiara di aver litigato con i propri compagni di vacanza, seguiti dai tedeschi (49%) e dai portoghesi (48%), mentre i più pacifici parrebbero essere i britannici (37%) e i francesi (33%).
Quando, però, cresce la tensione, c’è chi riesce ad andare oltre e chi è più permaloso: in particolare, tedeschi (88%) e portoghesi (88%) non permettono che un disaccordo in vacanza comprometta una relazione, mentre spagnoli (20%) e americani (22%) hanno vissuto rapporti di amicizia o di amore che si sono incrinati dopo un viaggio.
Tra le principali cause di tensione, secondo italiani e tedeschi (31%) sono le diverse aspettative nell’itinerario a incidere sulla serenità della vacanza, i francesi sono più sensibili ai temi economici (32%) mentre i portoghesi (23%) si lasciano maggiormente sopraffare dallo stress e dalla stanchezza.

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