Turismo, Pasqua positiva e 2015 in crescita

Una pasqua tutto sommato positiva dal punto di vista turistico, senza particolari picchi di viaggi, ma pur sempre periodo scelto, per partire e trascorrere in relax il primo assaggio di vacanze primaverili. È quanto emerge dal bilancio consuntivo di Astoi confindustria viaggi, che ha evidenziato una tendenza generale, rispetto allo scorso anno, al consolidamento e, in alcuni casi, leggera crescita dei flussi turistici.

I tragici attentati di Bruxelles non avrebbero intaccato, secondo l’analisi, la voglia di partire, limitandosi a dividere una fetta di traffico in transito per la capitale Belga, lasciando comunque inalterati i viaggi verso le altri capitali europee. La fotografia scattata agli italiani ritrae una popolazione che non vuole rinunciare ai propri stili di vita e ai momenti di piacere e svago, continuando a muoversi, sia all’interno del proprio Paese sia all’estero, pur informandosi in modo più dettagliato sulle questioni legate alla sicurezza.

Un cambiamento nelle mete di vacanza si è registrato, dovuto anche al fatto che, quest’anno, non si è fatta attendere molto la Pasqua, cadendo a ridosso di fine marzo, anziché ad aprile inoltrato, orientando la domanda su mete di medio e lungo raggio e soggiorni più brevi, in Italia e nelle capitali europee, anziché mete mediterranee, solitamente scelte ad aprile, come Tunisia e Mar Rosso.

Guardando al complesso quadro generale nel quale le nostre imprese devono operare, i numeri confermano le nostre aspettative e, quindi, ci possiamo ritenere soddisfatti – commenta il presidente Luca Battifora – I tour operator hanno saputo riposizionare rapidamente il proprio portafoglio di offerta, aumentando la capacità su mete che hanno incontrato il consenso del mercato”.

Deviazione nelle mete turistiche rilevata anche dal Codacons, col presidente Carlo Rienzi che, commentando il calo dei turisti a Roma in periodo pasquale, attribuendolo all’”effetto Bruxelles”, ha affermato che “la paura di possibili attentati modifica di fatto le scelte dei turisti, specie quelli che non avevano programmato con largo anticipo le vacanze pasquali, i quali hanno preferito mete alternative o rimandato i viaggi”. E di questo ne avrebbe risentito anche la capitale italiana.

Nel complesso però, terrorismo e crisi permettendo, pare che il turismo resti oggi l’unico settore dell’economia mondiale a registrare un più nella crescita. In tutto il mondo e anche in Italia dove, secondo i dati presentati da Confturismo-Confcommercio, si registrerà nei prossimi tre anni un aumento di arrivi internazionali intorno al 3,5 per cento.

A quanto rileva Confturismo, quello turistico è un comparto che risente solo in parte delle diverse crisi economiche e geopolitiche mondiali. A modificarsi sarebbero solo le destinazioni scelte dai viaggiatori, ma mai l’impatto economico complessivo globale.

E a dimostrarlo ci sono anche i dati pubblicati dall’Air Transport Association (Iata), che evidenzia a gennaio 2016 un aumento del 7,1 per cento nella domanda del trasporto aereo globale, rispetto allo stesso mese del 2015, anno in cui già si registrava una crescita del 6,5 per cento. e la crescita sembra valga anche per l’Italia, i cui aeroporti hanno visto nel solo 2015 un via vai di passeggeri intorno ai 157 milioni, con un aumento del 4,5 per cento sul precedente anno. “Con i dati positivi del 2015 si è consolidato il trend di ripresa del traffico aereo nazionale che ci auguriamo riesca a trainare anche l’economia dei territori serviti dagli aeroporti, a beneficio della crescita del sistema Paese”, ha commentato Alessio Quaranta, direttore generale Enac. E i presupposti sembrano esserci tutti.

 

Fonti: (Enac, Confturismo-Confcommercio, Iata, Astoi)

 

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