La Mostra “Metapintura” al Museo del Prado di Madrid

ll Museo del Prado propone – fino al 19 febbraio 2017 – un nuovo approccio alle sue collezioni con Metapintura, una mostra che fa parte di un ciclo di esposizioni che hanno avuto inizio nel 2010 con Rubens, proseguendo nel 2013 con Beleza encantada e nel 2014 con Goya en Madrid.

Metapintura, suggerisce un percorso che inizia con le storie mitologiche e religiose sulle origini della attività artistica e termina nel 1819, anno della creazione del Museo del Prado.

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Lo scopo dell’esposizione è invitare i visitatori a riflettere su due fenomeni complementari.
Da un lato, il fatto che nel corso dei secoli XVI, XVII e XVIII non vi era alcuna concezione della storia in termini nazionali, ma un’idea molto più ampia di arte, un linguaggio universale che non conosceva il concetto di confine.

D‘altra parte, attraverso la presenza di Jovellanos e i primi scritti spagnoli di storia dell’arte, visibili in mostra, il pubblico potrà capire come è stata proprio la fine del XVIII secolo a vedere nascere una concezione moderna della storia dell’arte legata alla storia nazionale.

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La spina dorsale del progetto è costituita da due pilastri del patrimonio artistico del Prado: le Collezioni Reali e l’arte spagnola, due termini inseparabili da quando lo sviluppo dell’arte in Spagna fu intimamente condizionato dall’esistenza di prestigiose collezioni reali.
Un itinerario estremamente vario dal punto di vista materiale: dipinti, disegni, stampe, libri, medaglie, pezzi di arti decorative e sculture, di cui 22 in prestito da 18 diversi musei e collezionisti come la Fondazione Casa Alba, la National Gallery di Londra, il Museo di Belle Arti di Siviglia, la Banca di Spagna o il Museo della Real Academia de Bellas Artes de San Fernando.

Il corpus della mostra prevede la presenza 137 opere tra cui spiccano i nomi di Tiziano, Murillo, Bernini e Goya. Il percorso è suddiviso in quindici tappe, ognuna delle quali affronta un tema specifico: dal potere delle immagini religiose al ruolo svolto dalla foto all’interno dell’immagine passando per le origini e funzionamento del concetto di tradizione artistica.

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Inoltre, con la mostra il Museo del Prado rende omaggio a Cervantes nel quarto centenario della sua morte, riservando uno spazio al Don Chisciotte, come punto di riferimento universale della letteratura autoreferenziale, in relazione con Las Meninas: come l’opera di Cervantes è un romanzo sul romanzo, Velazquez è una pittura sulla pittura.

Fonti: museodelprado.es

Per info su orari e tariffe, consultare museodelprado.es

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