Il cicloturismo rappresenta il 12% del Pil italiano, oltre a essere uno dei trend più gettonati del momento.
È quanto emerge dall’analisi della Twissen, il portale che unisce turismo e tecnologia, presentata lo scorso 13 aprile a Treviso, in occasione della prima “Twissen Room”.
“Negli ultimi anni gli investimenti si sono concentrati sulle infrastrutture da costruire ed è ora il momento di lavorare perché quanto realizzato generi autentico valore per il mercato e per l’economia del territorio”, spiegano Francesco Redi e Debora Oliosi, fondatori di Twissen.
E non è un caso che a presenziare all’evento vi fosse anche Matilde Atorino di Bikenbike, che è il primo social marketplace interamente dedicato al cicloturismo.
Attraverso lo studio del settore, Twissen ha osservato che il rapporto fra costi e benefici per gli investimenti in infrastrutture ciclabili è molto vantaggioso, sia in termini di creazione di nuovi posti di lavoro sia in termini di indotto economico che è capace di generare nel territorio.
Cifre che, in Europa, oscillano fra i 100 e i 300 mila euro all’anno per ogni chilometro di ciclovia che è stata realizzata.
“La cosiddetta “bike economy” in Europa ha un valore di 200 miliardi di euro all’anno e il solo cicloturismo muove circa 44 miliardi all’anno” – dicono ancora i due fondatori Redi e Oliosi – “In Italia, secondo le stime dell’Enit, questo stesso mercato potrebbe arrivare a generare fino a 3,2 miliardi di euro ogni anno”.
Perché il cicloturismo non si limita a un’unica stagione, ma si pratica in tutto l’anno solare.
Ulteriore incentivo per cui credere e investire in questo segmento decisamente in crescita.
Fonte: Ufficio Stampa Twissen, The Independent Tourism Company Srls
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