Un giardino misterioso in cui calarsi nel silenzio di un percorso dalla bellezza mistica.
Per dimenticare la Venezia dei turisti, la calca nelle calli e nei campi del centro storico.
A proporlo sono i Padri Carmelitani della chiesa di Santa Maria di Nazareth, nota come ‘degli Scalzi’, a pochi passi dalla stazione ferroviaria.
Si aprono così le porte del giardino del complesso monumentale seicentesco, capolavoro del barocco veneziano, ispirato al carisma carmelitano e alla storia dell’Ordine.
Un luogo di pace aperto a tutti, dove regna incontrastata la melissa, di cui viene distillata dal 1710 un’acqua venduta agli ospiti e citata anche dal Goldoni nella “Locandiera”.
Il giardino è stato restaurato per l’occasione, in collaborazione con l’architetto Giorgio Forti, ed è visitabile da aprile a ottobre.
Il percorso si articola in sette aiuole:
- la prima è un prato verde, che richiama la pienezza, la possibilità di stare tranquilli, di conversare, di giocare.
- la seconda accoglie l’Orto delle erbe officinali, che rappresentano la purificazione del corpo per raggiungere Dio.
- la terza simboleggia la Trinità. C’è l’Orto alimentare, dove vengono coltivati ortaggi e verdure.
- la quarta presenta un vigneto, in cui sono piantati 17 filari.
- la quinta è un frutteto dai gusti perduti, invito alla generosità.
- la sesta accoglie l’orto degli ulivi e rappresenta l’amicizia. E’ il luogo dell’ultima grande tentazione di Gesù e inizio della sua Passione.
- la settima simboleggia il bosco, dove sono presenti grandi alberi.
“Conducendo gli ospiti all’interno di questo spazio” – spiega una delle guide autorizzate, Alessandra Massignani – “vorrei si sentissero i ‘protagonisti di un libro della natura’ perchè la natura, come affermava anche Baudelaire, è un tempio e ha colonne viventi. Il giardino diventa un luogo che permette di ritrovare la bellezza dell’anima, del potersi intrattenersi con il Signore e gustare la sua presenza”.
L’intero itinerario è organizzato da un gruppo di volontari che si è reso disponibile ad accompagnare i visitatori, raccontando le curiosità legate alle varie piante e ai loro poteri medicinali.
Fonte: Ansa Viaggi Art
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