Roma. Salvaguardia del territorio e allo stesso tempo definizione degli strumenti adeguati alle necessità di una città come Roma. Ecco la strategia che sta portando avanti il Tavolo per la salvaguardia del paesaggio urbano avviato da Roma Capitale e dalla Soprintendenza Speciale, con il coinvolgimento della Sovrintendenza capitolina e del Co.Q.U.E. (Comitato per la Qualità Urbana ed Edilizia).
Obiettivo dell’iniziativa è il contenimento e il controllo sulla qualità delle trasformazioni indotte dal Piano Casa e concordare gli indirizzi per la corretta applicazione della Legge di Rigenerazione Urbana, a garanzia dell’identità dei quartieri di Roma.
È il motivo per cui le istituzioni coinvolte hanno individuato come soluzione per la salvaguardia l’armonizzazione del vincolo paesaggistico, articolo 136 del codice del Beni Culturali, da una parte con il Piano Regolatore Generale e il Piano Territoriale Paesistico Regionale, e dall’altra con la non derogabilità delle densità edilizie fissate dall’articolo 7 del Decreto ministeriale 1444/1968 per gli interventi ai sensi della legge Piano Casa.
La collaborazione avviata dall’inizio dell’anno tra la Soprintendenza Speciale e il Comune di Roma vuole far rimanere viva la città evitando che venga snaturata e perda i suoi tratti identitari del suo paesaggio urbano.
Fonte: Sopritendenza Speciale di Roma
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