Il terzo percorso prevede una passeggiata per le zone più centrali della città.
Se si scende alla fermata della metropolitana Spagna, sulla linea A, ci si trova subito di fronte alla Fontana della Barcaccia, realizzata da Pietro Bernini intorno tra il 1626 e il 1629 per volere del Papa Urbano VIII Barberini.
Pietro Bernini, padre del famoso Gian Lorenzo, realizzò una fontana diversa da tutte quelle presenti a Roma, ispirandosi proprio ad un’imbarcazione.
Ulteriore attrazione a Piazza di Spagna è la scalinata di Trinità dei Monti: punto di ritrovo in pieno centro. Dall’alto della scalinata si ha una bella vista su Piazza di Spagna e sulle vie dello shopping, oltre che dell’entrata della chiesa Trinità dei Monti.
Trinità dei Monti, la chiesa che svetta sopra Piazza di Spagna, è una delle cinque chiese cattoliche francofone di Roma.
Trinità dei Monti venne fatta costruire dal re Carlo VIII come segno di gratitudine verso San François de Paul, fondatore dell’Ordine dei Minimi.
All’interno della chiesa si trovano due capolavori di un maestro del manierismo romano, Daniele da Volterra: ‘La deposizione della Croce’ e ‘L’Assunzione’.
Passando oltre Trinità dei Monti, andando verso sinistra, si arriva ad uno dei nove ingressi di Villa Borghese, una piccola oasi verde al centro della Città Eterna.
Il nome della villa deriva dalla prima residenza del Cardinal Scipione Borghese e ospita numerosi edifici storici , quali il Casino del Graziano, il Casino Giustiniani, l’Uccelliera e la Meridiana con i meravigliosi giardini segreti, il Casino dell’Orologio, la Fortezzuola, l’ampio Giardino del Lago, il Tempietto di Esculapio.
La Villa è dotata di strutture per il tempo libero, il gioco, e la diffusione culturale: il Museo Canonica, casa-studio dall’artista Pietro Canonica, il Casino di Raffaello con una ludoteca per bimbi, la Casina delle Rose con la Casa del Cinema, l’eclettico giardino zoologico recentemente convertito in Bioparco, l’Aranciera trasformata nel nuovo Museo Carlo Bilotti con opere di arte contemporanea e il Globe Theater, su modello dei teatri elisabettiani, associato alla programmazione shakespeariana.
Passeggiando per Villa Borghese c’è un punto impossibile da perdere, il Pincio, una balconata dalla quale si può godere del panorama mozzafiato di Roma dall’allto.
Tornando verso Piazza di Spagna, scendendo la scalinata di Trinità dei Monti, ci si può addentrare per le vie dello shopping, dove si trovano i negozi dei più celebri stilisti. A Piazza di Spagna ha da poco aperto un punto vendita della Maison Chanel.
Le più famose sono Via Condotti, Via del Babuino, Via Frattina, Via della Croce, Via Borgognone e Via del Corso.
Attraversando Via del Corso si arriva a Piazza del Popolo, antica sede di giochi, fiere e spettacoli, al cui centro sorge l’Obelisco Flaminio (il più antico e il secondo più alto di Roma).
Due lati della piazza sono occupati dalle fontane del Valadier, un altro dalle chiese gemelle Santa Maria di Montesanto e Santa Maria dei Miracoli.
Sempre sulla piazza si trova la Basilica di Santa Maria del Popolo, custode al suo interno di meraviglie come la Cappella Chigi e due capolavori del grande Caravaggio:”Crocifissione di San Pietro” e “Conversione di San Paolo”.
Le due opere si trovano nella Cappella Cerasi, posta nella navata sinistra della Basilica. Nella ‘Crocifissione’ la sacralità della scena è raffigurata come un episodio di vita normale. “La Crocifissione di San Pietro” mostra tutta la complessa struttura compositiva del Caravaggio: le forme scultoree dei corpi che potenti escono dall’ombra, il contrasto violento dei colori, le grandi linee diagonali che mettono in risalto l’apostolo e i suoi carnefici. Per rendere ancora più realistica l’opera, Caravaggio dedica una minuziosa attenzione ai particolari. Ne sono un esempio il piede nero dell’uomo che scalzo solleva la croce, le venature del legno della croce, le diagonali principali del quadro che formano una simbolica croce.
“La Conversione di San Paolo” custodita nella Basilica è una seconda versione dell’opera e rappresenta il persecutore di cristiani Saulo di Tarso nel momento della conversione descritta nei salmi (26, 12-18). Le figure presenti nell’opera sono un vecchio, un cavallo e Saulo, il quale viene raffigurato accecato per la forte luce che simbolizza la Grazia divina, il tutto su un fondo scuro. Questo forte contrasto di luce e ombra – il chiaroscuro– è il tratto distintivo dei dipinti di Caravaggio.
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