Un itinerario di trekking urbano per scoprire le bellezze di Siena a piedi e vivere un’esperienza di viaggio unica e sostenibile.
Scoprire le ricchezze e le curiosità di Siena lontano dai circuiti più battuti. È l’obiettivo di questo itinerario di trekking urbano, che coniuga lo sport all’arte, promuovendo una modalità di viaggio unica e sostenibile. 5 tappe per scoprire i luoghi più nascosti, ma non meno affascinanti, della città del palio.
Orto Botanico
L’Orto Botanico Universitario si trova, dal 1856, tra i Tufi e San Marco, in una delle caratteristiche valli verdi interne alle mura medievali. La precedente sede era sul retro del vecchio Ospedale del Santa Maria della Scala, a testimonianza della sua origine come Giardino dei Semplici. Tra aiuole delimitate da vialetti, piccoli laghi e scarpate rocciose, sono coltivate centinaia di piante provenienti da tutto il mondo.
Alcune di esse, oltre ad avere virtù curative in bassi dosaggi, sono tossiche: sono le piante della tradizione speziale medievale, come la belladonna, l’assenzio, lo stramonio, che gli “Aromatari” raccoglievano e seccavano nei loro laboratori. È presente anche l’ottocentesca “Stufa”, una serra che riproduce fitte foreste pluviali, dove nascono orchidee e piante carnivore, alberi dalle foglie deformate o radici che fuoriescono dal terreno.
Un viaggio nel Rinascimento a Siena |
Via della Cerchia
Al numero civico 50 di Via delle Cerchia si trova murato un busto che raffigura un uomo in età avanzata dotato di una barba fluente e di un abito somigliante a una veste talare. Secondo la tradizione popolare era un eremita che abitava nei pressi di Porta all’Arco oppure il ritratto di un fantasma, Giomo, che infestava l’Orto Botanico. In realtà si tratta del busto di San Filippo Neri.
Tabernacolo della Madonna del Corvo
Il tabernacolo della Madonna del Corvo si trova lungo via di Stalloreggi, angolo via Madonna del Corvo. Si tratta di una Pietà dipinta dal Sodoma nel luogo leggendario dove, nel 1348, sarebbe caduto morto un corvo, portatore del morbo della peste, che dette il via al contagio della malattia in tutta la città.
Quadrato magico
Sul fianco sinistro del Duomo è inserita una curiosa pietra con un’iscrizione formata da 5 parole leggibili dall’alto e dal basso, da destra e da sinistra. Si tratta di un Quadrato Magico per scongiuri, assai diffuso nel Medioevo. Tali “quadrati” venivano inseriti in edifici di grande importanza a loro protezione contro le forze del male.
Fontebranda
Citata da Dante, che attribuiva alla sua acqua la “bessaggine”, cioè la pazzia dei senesi, la Fonte, iniziata nel 1193, aveva solo un arco a cui successivamente furono aggiunti gli altri due. Secondo una leggenda la porta presente sul fondo della vasca, a destra, conduceva ad un cunicolo sotterraneo al termine del quale gli spagnoli, che dominarono Siena nel XVI secolo, avrebbero nascosto un forziere segreto.
Via Lauretana in Toscana: da Siena a Sinelunga |
Fonte: Visit Tuscany
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