La 27° edizione di Arte Padova dall’11 al 14 novembre

I mostri sacri dell’arte moderna e contemporanea, le nuove stelle nel firmamento artistico, gli emergenti che devono ancora affermarsi e che a Padova trovano un palcoscenico unico: tre universi diversi in un’unica grande cornice.
Un piccolo “miracolo” che si ripete ogni anno ad ArtePadova, al contempo straordinaria vetrina dei grandi nomi dell’arte e vivaio di nuovi talenti.

La mostra mercato padovana si prepara quest’anno a festeggiare l’edizione numero 27, in programma dall’11 al 14 novembre nei padiglioni rinnovati della Fiera di Padova.

I grandi collezionisti a caccia di un investimento sicuro potranno trovare nomi di artisti universali che hanno segnato la storia recente dell’arte come – solo per citarne alcuni – Giacomo Balla o Carlo Carrà, Lucio Fontana e Agostino Bonalumi, o ancora Mario Schifano, Carla Accardi e Paul Jenkins per poi arrivare al “fenomeno” Boetti, che suscita sempre forte interesse perché affianca ai grandi arazzi di enorme valore opere di piccole dimensioni con quotazioni più accessibili.

La kermesse padovana è appuntamento imperdibile anche per chi vuole intercettare le nuove tendenze del mercato, scommettendo su artisti che non hanno ancora quotazioni stellari, ma appaiono in rapida ascesa. La mostra mercato più longeva nel panorama nazionale non è solo vetrina di artisti che si sono già affermati o che stanno affermando il loro talento: in molti casi la sezione CATS, Contemporary Art Talent Show, dedicata ai talenti emergenti, ha dato spazio e voci ad artisti che fino al giorno prima erano quasi del tutto sconosciuti e che proprio a Padova, grazie all’incontro con i galleristi, hanno trovato l’occasione per spiccare il volo.

«Non si tratta di situazioni fortuite, ma dei frutti di una “scommessa” che coltiviamo da tempo e che continueremo a coltivare, consapevoli che i palcoscenici per i giovani artisti nel nostro Paese sono davvero pochi», spiega il direttore artistico Nicola Rossi, al timone della kermesse sin dalla prima edizione.

Una “scommessa” cui ArtePadova terrà fede anche quest’anno, con la proposta di un’edizione capace di cogliere – e talvolta anticipare – i fermenti e le nuove istanze che arrivano dal mercato.

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