Black Friday, come nasce il rito dello shopping

Il Black Friday quest’anno capita di venerdì 24 novembre. In America sta a indicare la giornata di shopping senza freni e segna l’inizio non ufficiale di quando è socialmente accettabile spendere soldi per i regali di Natale.

Per molti è un’eccitante giornata di shopping, per altri solo un esempio di iper consumismo, con prodotti stra-pubblicizzati che promettono ai consumatori gli affari della vita.

L’origine negli anni Sessanta

Nell’America degli anni Sessanta divenne popolare festeggiare il Black Friday, il venerdì seguente il Thanksgiving, quando i negozi offrivano enormi sconti e saldi eccezionali su ogni genere di articolo. I commercianti aprivano presto la mattina proponendo veri affari doorbuster, previsti solo per quella data, invogliando così i clienti ad approfittarne mettendosi sin dall’alba precedente in fila.

La tradizione delle offerte del venerdì dopo il Ringraziamento si allargò alle grandi catene commerciali, richiamando folle di consumatori da ogni angolo del Paese.  

Il Black Friday è diventato così anno dopo anno il simbolo tangibile della cultura consumistica americana.

Nel nuovo Millennio

Verso la fine degli anni 2000, nel tentativo di superarsi a vicenda e attrarre clienti assetati di sconti, i negozi iniziarono ad aprire già alle 4:00 del mattino, e successivamente ad anticipare alla mezzanotte l’apertura del Black Friday.

Nel 2012 la catena Wal-Mart ‘bruciò’ tutti i competitor aprendo alle 20 del giorno del Ringraziamento e da lì il Black Friday dello shopping è diventato ‘la settimana del Black Friday’, includendo persino una festa tradizionale, popolare e in genere vissuta in famiglia come il Thanksgiving’.

Addirittura quest’anno, l’associazione dei negozianti americani, la National Retail Federation ha incluso nelle previsioni ufficiali un periodo più ampio che comprende anche tutto il weekend e arriva al Cyber Monday (il lunedì, quest’anno il 27 novembre), immaginando che ben il 69% degli americani facciano acquisti, 164 milioni di consumatori.

Quando rito delle super offerte diventa barbaro

Nel 2008 a New York, un impiegato di Wal-Mart, grande catena di supermercati, è stato investito da una folla di duemila persone; in California sempre nel 2008, una lite scoppiata per comprare lo stesso giocattolo è finita in revolverate tra due padri di famiglia.

Nel 2014, la polizia britannica è dovuta intervenire per sedare gli animi della folla incattivita a Dundee, Glasgow, Cardiff, Manchester e Londra. 

E in Italia?

Da noi, la tradizione del Black Friday è recentissima ed è esplosa nel momento in cui internet con i vari marketplace, come il colosso Amazon, hanno reso l’affare globale.

Ogni anno si aggiorna il record di spesa durante il ‘venerdì nero’, diventato una sorta di follia consumistica mondiale, che non solo non dura più un giorno, ma sempre di più si allarga fino a far diventare novembre il mese dello shopping.

Si comprano oggetti di ogni tipo, dal fashion alla tecnologia (che ha pure il Cyber Monday) ma anche viaggi aerei, soggiorni in albergo. La concorrenza è alle stelle e la scontistica arriva all’80%. Si salvi chi può.

 

Fonte: Ansa

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