In viaggio nei Giardini di Porpora tra Italia e Svizzera

Roma. I Grandi Giardini Italiani invita a scoprire i Giardini di Porpora, un itinerario incantevole che raccoglie 16 importanti giardini italiani che hanno scelto di ornare i loro grandi e suggestivi spazi, in sintonia con il tipo di terreno a pH acido della zona in cui si trovano, con le cosiddette piante acidofile: azalee, rododendri, e ortensie, tralasciando le camelie, a cui è dedicato un altro percorso suggestivo.

Tre sono i motivi che rendono Giardini di Porpora un itinerario imperdibile.

Il primo riguarda la peculiarità di queste piante. Le acidofile sono piante preziose che, non essendo in grado di vivere ovunque in piena terra, hanno una frequenza assai limitata sul territorio italiano.

La loro presenza segna invece i grandi giardini attorno al lago Maggiore e al lago di Como, in Trentino, lungo le Alpi Occidentali dall’Alto al Basso Piemonte, sull’Appennino Ligure a ridosso di Genova, nel Fiorentino, in Lucchesia, nel Viterbese.

Più in basso lungo lo Stivale, il terreno nelle zone vulcaniche del Sud Italia è tendenzialmente acido, ma il clima troppo caldo e siccitoso impedisce a queste piante di esprimere le potenzialità ornamentali.

Il secondo motivo, per cui andare a vedere le acidofile nei Grandi Giardini Italiani, è che costituiscono una cornice di assoluto fascino di ville storiche e giardini importanti, dei quali sottolineano il disegno antico e la ricerca stilistica.

L’epoca d’oro delle acidofile si colloca nell’Ottocento, quando furono introdotte in Italia importandole dai più quotati vivai inglesi e francesi, nel caso delle sequoie persino direttamente dagli Stati Uniti.

Molte di loro erano state scoperte in natura attorno alla fine del Settecento dai cacciatori di piante che con ostinata tenacia avevano setacciato montagne e valli d’Oriente e spedito in Europa mille tesori vegetali.

Il terzo motivo è squisitamente botanico: si possono vedere intere collezioni di acidofile rare e meno rare allo stadio adulto, ciò che rappresenta per il giardiniere appassionato un’opportunità unica di valutare la loro acclimatazione in Italia e qual è stata la loro evoluzione in grandi spazi governati ad arte.

Le acidofile rappresentano un gruppo di piante arbustive, più raramente arboree, che conferiscono ai giardini un aspetto elegante e composto in virtù del loro portamento e delle loro foglie scure e consistenti, più spesso sempreverdi, in cima alle quali sbocciano fiori intensamente colorati.

I giardini dell’itinerario sono:

SVIZZERA
Parco di San Grato (Lugano, CH)
Merian Gärten (Basilea, CH)

ITALIA
Piemonte
Isola Madre (Stresa, VB)
Parco di Palazzo Malingri di Bagnolo (Bagnolo, CN)
Oasi Zegna (Trivero, BI)

Liguria
Villa Serra (Genova)

Lombardia
Villa del Grumello (Como)
Giardini di Villa Melzi d’Eril (Bellagio, CO)
Villa Carlotta (Tremezzina, CO)
Parco Botanico della Fondazione Minoprio (Vertemate con Minoprio, CO)
Giardini di Villa Monastero (Varenna, LC)
Villa Borromeo Visconti Litta (Milano, MI)

Trentino Alto Adige
Giardini di Castel Trauttmansdorff (Merano, BZ)

Toscana
Giardino Bardini (Firenze)
Giardini di Villa Gamberaia (Settignano, FI)

Lazio
Centro Botanico Moutan (Vitorchiano, VT)

Fonte: Grandi Giardini Italiani

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