De Chirico e De Pisis in mostra a Domodossola

Roma. Il Comune di Domodossola presenta l’affascinante percorso espositivo “De Chirico|De Pisis. La mente altrove” all’interno di Palazzo San Francesco dal 15 luglio al 31 ottobre.

All’ombra degli affreschi che raccontano storie provenienti da epoche lontane, visibili sulle volte delle campate laterali, dialogano tra loro i dipinti di Giorgio De Chirico (Volo 1888 – Roma 1978) e di Filippo De Pisis (Ferrara 1896 – Brugherio 1956), due tra i più grandi protagonisti dell’arte del Novecento.

De Chirico De Pisis. La mente altrove è l’invito a entrare in contatto con il mondo figurativo e onirico di circa 35 opere, provenienti da prestigiose collezioni private italiane ed estere, realizzate da entrambi gli artisti nell’arco della loro vita e proposte in un particolare allestimento che in una delle due cappelle della chiesa in Palazzo San Francesco sfocerà in un’ambientazione metafisica, silente, evocativa: una poltrona dipinta da De Pisis attende l’artista, là, dentro una stanza dove ogni cosa è immobile, dagli arredi provenienti dalle collezioni di Palazzo Silva a Domodossola, genesi suggestiva per la creazione pittorica, alla visione di una natura morta che conquista la realtà e se ne appropria.

La mostra sviscera il tema della mente altrove, del sogno, tema cardine anche della seconda edizione di Domosofia che si terrà a Domodossola nella terza decade del mese di settembre.

Attraverso il linguaggio della metafisica, di cui De Chirico e De Pisis sono assoluti protagonisti, si potrà assistere alla suggestione che pittura e poesia si scambiano all’infinito le parti in un gioco armonico d’amorosi sensi. 

In mostra, nella selezione curata dal nuovo Conservatore dei Musei Civici Antonio D’Amico, si possono ammirare tele che raffigurano i temi consueti del loro repertorio: le nature morte, animate per De Pisis e inanimate in De Chirico, le vedute cittadine, in cui si scorgono a volte piccoli o grandi personaggi che vivono nel silenzio dello spazio, e i ritratti – in cui grazie allo strumento pittorico, i due artisti comunicano una personalissima percezione del tempo, inteso come un eterno presente e guardano la realtà che li circonda con uno sguardo intimo e psicologico, scoprendo che ogni cosa possiede un’anima e un preciso racconto da mostrare.

De Chirico e De Pisis si astraggono dalla realtà e si lasciano trascinare dal sogno e dal ricordo di luoghi e immagini, infatti ogni composizione smaschera le loro passioni e contiene idee, pensieri e, soprattutto, l’essenza nascosta della natura che i due artisti scrutano per restituire allo spettatore le sensazioni provate dinanzi ad essa.

Nel panorama contemporaneo recente delle esposizioni dedicate all’arte di questi due protagonisti del Novecento, la mostra di Domodossola aggiunge un significativo tassello inedito e propone un suggestivo dialogo tra le nature morte di De Chirico e De Pisis e quelle napoletane del Seicento di Giuseppe Recco e di Giovanni Battista Ruoppolo, opere che hanno ispirato De Pisis e non solo, tanto è vero che De Chirico in visita al Prado nel 1929 scrive alla sua Cornelia e gli confessa che “la vista della pittura antica, le opere dei geni passati mi ha di nuovo esaltato”. Il medesimo sentimento proverà lo spettatore soffermandosi a vedere capolavori tra loro lontani nel tempo ma che sprigionano un afflato emotivo di affinità.

Per la prima volta,  a Domodossola, si possono vedere due straordinarie nature morte di De Pisis contenenti ostriche, affiancate a una grande natura morta con pesci, tra cui le ostriche, eseguita negli anni Trenta del Seicento da Giovanni Battista Ruoppolo, artista napoletano e maestro nel genere della natura morta caravaggesca. Inoltre, un vaso con fiori di montagna, realizzato da De Pisis ad acquarello su carta, con una forte attenzione alla botanica verrà affiancato a una deliziosa quanto realistica tela con un vaso di fiori dipinto da Giuseppe Recco a Napoli, qualche anno dopo la morte di Caravaggio.

A coronare questo percorso un capolavoro silente di Giorgio Morandi che completa la visione metafisica, intendendo l’arte uno strumento per conoscere sé stessi e per vedere il mondo in cui viviamo con la mente altrove.

Informazioni:

DE CHIRICO | DE PISIS. LA ME NTE ALTROVE

a cura di Antonio D’Amico

15 luglio – 31 ottobre 2018

Musei Civici di Palazzo San Francesco, Domodossola – Piazza Convenzione 11

Orari d’apertura

mercoledì e giovedì

10 – 14

venerdì e domenica

10 – 12 | 16 -19

sabato

10 – 14 | 17 – 21

Chiusure o aperture straordinarie saranno comunicate sulla pagina facebook di Palazzo San Francesco

Costi del biglietto

5,00 € intero

3,00 € residenti a Domodossola

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