Parigi, tassa di soggiorno? Ci pensa Airbnb

La tassa di soggiorno torna sempre alla ribalta. Quando si evade, ma anche quando si trova un espediente per il suo prelievo fiscale e il trasferimento diretto alle casse del comune.

L’idea originale, accolta con favore dall’amministrazione comunale di Parigi, è partita da Airbnb. Il colosso statunitense dell’house-sharing, più famoso al mondo, preleva 0,83 euro a notte/persona dai correntisti che prendono in affitto attraverso la sua piattaforma un appartamento nella capitale francese con l’obbligo poi di riversarli al Comune.

Siamo fieri di lanciare questo processo fiscale semplice e efficace in quella che è la nostra prima destinazione mondiale e permettere così a Parigi di percepire questa importante fonte di reddito da parte dei nostri utenti -dichiara Nicolas Ferrary direttore per la Francia di Airbnb.

Secondo quanto riporta l’Ansa del 3 ottobre, si evince dalle dichiarazioni di Ferrary che la scelta di Airbnb sia ricaduta proprio sul lavoro di squadra: collaborare attraverso l’escamotage del prelievo dell’imposta di soggiorno a semplificare l’adempimento fiscale e garantire un turismo più equo. 
Adempimento che anche a causa di un sistema piuttosto complesso raramente era onorato dai cittadini che concedevano in locazione i loro immobili tramite il sito Airbnb.

“I nostri proventi erano infinitesimali”, spiega Jean-Francois Martins, assessore al turismo e allo sport del comune di Parigi, riferendosi al periodo precedente all’espediente formulato da Airbnb e reso possibile grazie ad una modifica legislativa che consente al sito americano di farsi direttamente carico della raccolta delle imposte turistiche, a condizione che poi rigiri il tutto al Municipio.

Si tratta solo di 0,80 di euro, non pochi se moltiplicati per i 50 mila alloggi parigini offerti sul sito di house-sharing solo nel 2015.  Notevole l’ammontare complessivo dell’introito fiscale stimato e che l’amministrazione destinerà al vincolo di sviluppo turistico di Parigi.

In solo tre anni, Parigi è diventata la prima destinazione mondiale di Airbnb, superando addirittura le metropoli di  New York e Los Angeles.

Fonte: Ansa

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