Alle Terme di Caracalla le architetture sonore di architetture sonore di Alvin Curran


Dal 23 ottobre al 13 gennaio 2019, le Terme di Caracalla si animano grazie all’installazione del compositore statunitense Alvin Curran, Omnia Flumina Romam Ducunt, una mostra che non si vede, ma si ascolta, promossa dalla Soprintendenza Speciale di Roma con Electa, e curata da RAM radioartemobile.


Ispirandosi ai rumori che animavano il grande spazio delle Terme nel III secolo, Curran ha realizzato una architettura ad hoc, composta da diversi tipi di sonorità: degli animali, della natura inanimata, della voce umana, della contemporaneità.

L’ambiente del Frigidarium diventa così ascoltabile: leoni, lupi, cavalli; usignoli, merli e aquile; oppure il rumore dei corsi d’acqua e del mondo conosciuto allora, e ancora frammenti di testi di poeti e architetti dell’epoca. Questo il corredo che Curran ha sapientemente mescolato, aggiungendo però alcune suggestioni più contemporanee.

Presenti registrazioni di molti anni fa del Ponte di Brooklyn, quando la sua pavimentazione era ancora una griglia di metallo e al passaggio dei veicoli risuonava sinfonicamente, e poi l’elettronica di sintesi, gli oggetti metallici, i tamburi, le percussioni e, infine, un frammento di voce di Demetrio Stratos, il celebre cantante del gruppo musicale degli Area.

L’idea di Curran è una architettura composta da segni sonori, in grado di spingere il visitatore a inventare la propria narrazione delle Terme di Caracalla. Un tuffo nel passato per sentire il futuro, attraverso suoni che arrivano da ogni parte del mondo e giungono all’ascoltatore da ogni direzione. Cioè da oltre 20 altoparlanti, pressoché invisibili, posizionati dai punti più alti delle Terme fino ai pozzi di drenaggio, funzionali a creare un nuovo, immaginario disegno nello spazio del Frigidarium.

Intervallata da 2-3 minuti di silenzio, l’architettura sonora di Curran non è invasiva, e, insieme ai visori 3D, contribuisce a rendere la visita alle Terme di Caracalla un’esperienza ancora più emozionante.

Potrebbe interessarti:

 

Ovidio in mostra alle Scuderie del Quirinale, tra amori e mito

Print Friendly, PDF & Email

copyright Riproduzione riservata.