Street Art, le opere da non perdere in sette città europee

street art in 7 città europee

La street art è sempre più diffusa sui muri delle grande città europee e delle stazioni metropolitane. Opere spontanee di talentuosi artisti e writers di tutto il mondo che, muniti di bombolette di vernice e di adesivi artistici, esprimono la propria protesta o il proprio disagio.

Inizialmente considerata quasi come un atto vandalico, oggi la street art è spesso usata come strumento di riqualificazione di aree urbane nel degrado. Pittori e graffitari partono spesso da un’iniziale stato di clandestinità per raggiungere poi un successo internazionale ed entrare neigli spazi museali più importanti.

Da Keith Haring a Blek Le Rat fino a Bansky, sono diversi i casi di writers che hanno raggiunto il successo entrando nell’immaginario collettivo.

Di seguito alcune proposte che comprendono sette città europee per un tour metropolitano all’insegna delle opere di street-art.

  • Roma: Tor Marancia, Quadraro, Pigneto, San Basilio e Ostiense sono i quartieri di Roma dove l’arte di strada ha trovato modo di esprimersi; qui gli appassionati di street art possono trovare i murales, i tag e gli stencil più belli della capitale: dalle geometrie di Moneyless, lo pseudonimo dell’artista irlandese Mark Boyle, alle installazioni del tedesco Clemens Behr; dai colori accesi del californiano MoMo ai graffiti dei romani Hitnes e Sten & Lex; dalle iconografie bizantine di Mr. Klevra, che colora le strade del quartiere Ostiense, ai celebri murales dell’artista sudafricano William Kentridge lungo il Tevere. Nel 2015 a Tor Marancia 20 artisti internazionali hanno dato vita a “Big City Life”, uno spazio creativo con 22 murales monumentali, promosso dall’associazione culturale “999contemporary” e finanziato dal Comune per riqualificare il degradato quartiere popolare.
  • BarcellonaE’ la città spagnola che, da sempre, più si presta alle novità e alle trasgressioni; le stesse originalissime opere di Antonio Gaudí, simbolo della città catalana, erano inizialmente provocatorie e incomprese, proprio come molti talenti che oggi colorano Barcellona con murales, graffiti e piccoli tag sulle saracinesche. L’artista più famoso e che sta lavorando in tutto il mondo è Francisco de Pajaro, street writer che ha trasformato i rifiuti urbani in arte creativa con il progetto “Art is Trash”.
  • MarsigliaNon solo Parigi. Marsiglia è una delle città francesi più interessanti per scoprire nuovi talenti e correnti artistiche. Nella città portuale più vivace del Mediterraneo francese si passa dalle opere che ricoprono i muri del Panier, vecchio quartiere caratterizzato da strade strettissime, all’irriverente tripudio di colori di cours Julien. Qui si apre il quartiere più trendy di Marsiglia, vivace e cosmopolita, dove si susseguono murales, stencil, gallerie d’arte all’aperto, concept stores, palazzi e saracinesche colorati.
  • Bristol: A Bristol che è nato il più famoso dei writers, Bansky. Oggi nella città inglese l’arte di strada non è più una minaccia per le autorità locali: adesso che la street art è considerata un beneficio culturale ed economico non ci sono più i divieti e, anzi, si organizzano eventi pubblici in nome dell’arte urbana. Gli ammiratori e gli imitatori di Banksy sono tantissimi e provengono da tutto il mondo, come il belga Roa, il brindisino Andrea Sergio, in arte Mr Wany, ma anche i bristoliani Jody e Nick Walker, che hanno lasciato celebri murales un po’ ovunque in città, soprattutto a Nelson Street.
  • BerlinoLa street art a Berlino trova la sua più importante rappresentazione nel muro con colori, disegni e messaggi di libertà. Dalla riunificazione della città sono giunti da tutto il mondo writers, creativi e artisti che hanno trovato ispirazione e tanti luoghi dove potersi esprimere. Da Mitte a Friedrichshain, passando per Kreuzberg, i murales e gli stencil giganteggiano in ogni quartiere.
  • LisbonaNella capitale portoghese murales e graffiti sono disseminati tra i quartieri periferici e il centro. Un vero e proprio museo a cielo aperto è presente nel quartiere di Bairro Alto, il “Museu Efémero” dove le opere sono in continua evoluzione; gli artisti infatti le modificano, le sostituiscono o le eliminano in corso di realizzazione. Sempre in questa zona c’è un laboratorio sperimentale dedicato alla street art, “Gau – galleria d’arte urbana”, che tutela le opere dei numerosi writers locali e internazionali che transitano per Lisbona.
  • ŁódźNella città polacca l’arte di strada fa parte di un grande progetto culturale di riqualificazione urbanistica, che vede la partecipazione di writers e creativi di tutto il mondo. Dal 2009 la fondazione “Urban Forms Gallery”, nel cuore di Łódź, ha installato una trentina di murales sui palazzi della città, trasformando lo spazio creativo anche in un’attrazione turistica.

La selezione è stata proposta da Ansa

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