Riscoperte le origini della Via Lattea

M81 (basso a dx) e M82 (alto a sx), una coppia di galassie vicine tra le quali può avvenire trasferimento di materia: gas espulso da esplosioni di supernova in M82 può viaggiare attraverso lo spazio e alla fine contribuire alla crescita di M81

Studio della Northwestern University: le origini della Via Lattea non sono quello che sembrano.

La materia della nostra galassia è anche composta da atomi provenienti da galassie lontane, oltre agli elementi autoctoni già previsti dai modelli teorici attuali sulla Via Lattea.

Lo evidenzia il nuovo studio eseguito dal gruppo di ricerca guidato da astrofisica della Northwestern University, pubblicato su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society.

Gli scienziati hanno realizzato nuove simulazioni al calcolatore ed hanno scoperto che si tratta di galassie molto lontane, fino a 1 milione di anni luce di distanza, con tanti migranti intergalattici (circa la metà degli atomi che contiamo oggi). Il trasferimento intergalattico di massa è stato un processo di miliardi di anni.

Lo studio ha evidenziato che questo trasferimento si sarebbe prodotto dalle raffiche di vento prodotte nelle esplosioni di supernova. Queste esplosioni espellono un’enorme quantità di gas dalle galassie all’interno di cui esplodono. Producono anche forte raffiche che trasportano gli atomi da una galassia all’altra.

Daniel Anglés-Alcázar, che ha guidato lo studio, spiega:

È probabile che gran parte della materia della Via Lattea si trovasse in altre galassie, prima di essere buttata fuori da un potente vento e viaggiare attraverso lo spazio intergalattico, trovando infine la propria nuova casa nella Via Lattea”.

 

Info: www.media.inaf.it

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