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Iniziarsi ai misteri della lavanda nell’altopiano di Valensole, Provenza
Dopo avere passeggiato in una cornice bucolica stando attenti a seguire gli itinerari consigliati per non calpestare le piante, appuntamento alla distillerie Angelvin, che spunta proprio dietro l’angolo di un cammino costeggiato da campi di lavanda. Un’occasione per saperne di più sull’arte ancestrale della distillazione degli oli essenziali e ripartire con un flacone o un sapone profumato, per riportare a casa un po’ di Provenza!
Il cammino prosegue verso il villaggio di Moustiers-Sainte-Marie, facilmente accessibile con una comoda strada o in bicicletta. Incastonato tra due scogliere e classificato come uno dei più bei villaggi di Francia, offre una vista panoramica sulle distese color malva della valle, in una cornice architettonica e culturale unica.
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Smarrirsi nei campi dell’altipiano di Albion, Provenza
Sault è anche il punto di partenza ideale per un circuito a piedi o sulle due ruote tra i pittoreschi villaggi di Aurel, Saint-Trinit e Saint-Christol. Situati tutti nel raggio di una decina di chilometri, costituiscono altrettante tappe ideali per riposarsi tra una pedalata e l’altra. Impossibile non soccombere allo charme della loro tradizionale architettura e delle chiesette medievali. Le mille sfumature color malva della lavanda cedono il passo alle distese color oro delle coltivazioni di farro e, in primo piano, vicinissimo, il Mont-Ventoux: una vista degna della tavolozza di un pittore.
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Pausa fuori dal tempo sull’altipiano di Claparèdes, Provenza
Nel bel mezzo dei campi di lavanda, vicino alla cittadina di Gordes nel Vaucluse, si staglia un gioiello dell’architettura romanica: l’abbazia di Sénanque. Dal 12° secolo, questo edificio è il luogo di vita di una comunità monastica di monaci cistercensi. Desiderosi di condividere questo patrimonio, aprono ai visitatori di passaggio le porte della chiesa abbaziale, dell’antico dormitorio e del chiostro.
Poco oltre, fra i campi di lavanda spuntano le “borie”, antiche capanne con le pareti in pietra a secco e il caratteristico tetto a cupola, che ricordano un’epoca remota della Storia. Un tempo venivano usate dai lavoratori agricoli stagionali come abitazioni temporanee, oggi sono una testimonianza delle origini della cultura provenzale.
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Fonte: Experience France
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