I sapori delle Marche tra dolci tradizionali e miele


Dalla “frustenga” alla “crescia fojata”: i sapori delle Marche tra dolci tipici e produzione di miele


E’ nei dolci e nei prodotti da forno che si caratterizza la cucina marchigiana ed in particolare il territorio della strada del Vino Verdicchio di Matelica. Tanti dolci che sono quasi tutti tradizionalmente associati ad eventi del vivere quotidiano. Dalle festività religiose alla ricorrenza più prosaica, dalle antiche feste campestri ai momenti caratterizzanti il lavoro nei campi.  Cosi accade per la pizza di Pasqua e la pizza di formaggio.

I dolci tradizionali delle Marche

Fra i dolci natalizi salta all’occhio la frustenga, che nasce da un impasto di farina integrale insieme a svariati ingredienti fra cui le mandorle, noci, fichi secchi, uva sultanina, olio d’oliva, caffè ed anice.

Altro dolce tipico è la crescia fojata, un cilindro formato dall’arrotolamento di una sfoglia di pasta sulla quale si spargono ingredienti come: mele, cannella, zucchero, uvetta, semi di anice. Attualmente molti produttori aggiungono, a questa ricetta, una base di liquore ed altra frutta secca al fine di dare una personalizzazione al dolce. In alcuni comuni, si utilizza anche l’uovo nell’impasto della sfoglia che risulta più morbida.

La tavola più ricca di prelibatezze resta però quella imbandita per il Carnevale fra cicerchiata, castagnole, frappe, chiacchiere e scroccafusi.

Infine in un territorio, in cui la terra e la gente sono storicamente legati alla produzione vinicola, non potevano mancare i dolci che annoverano il mosto tra gli ingredienti principali, quali il Pan Nociato di Camerino, le ciambelle al mosto, i cavallucci, i sughetti e tutti quei gourmet che si impreziosiscono con la sapa.

Il miele delle Marche

Sempre a proposito dei dolci, sono molte le aziende agricole della zona che producono il miele. A seconda del tipo di nettare raccolto e quindi del tipo di fioritura. Il miele si identifica in molteplici qualità, che hanno talvolta gusto, profumo e consistenza completamente diversi: millefiori e uniflorali di acacia e di castagno.

In particolare nella zona di Matelica viene prodotta, circa ogni quattro anni, la “melata di quercia”, selezionata recentemente fra le prime dieci qualità di miele al concorso “ I Grandi Mieli del Mediterraneo”.

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Fonte: Fabriano Turismo

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