Sei libri irlandesi da mettere in valigia


Letteratura irlandese da mettere in valigia! Sei letture estive tra autori classici e contemporanei per riscoprire il piacere della lettura in vacanza.


Le parole e l’isola d’Irlanda vanno d’accordo da secoli e questa amorosa corrispondenza ha nutrito una tradizione orale straordinaria ed è una continua fonte di voci e titoli interessanti per la letteratura mondiale. Pensare, quindi, all’Irlanda come alleata per trovare le letture da portare in vacanza è un ottimo modo per riscoprire grandi classici o per trovare qualcosa di nuovo e interessante, spaziando tra generi differenti. Ci sono i capolavori dei 4 Nobel (William Butler Yeats, George Bernard Shaw, Samuel Beckett e Séamus Heaney); la caustica genialità di James Joyce; le visioni di acclamati scrittori moderni contemporanei del calibro di Colm Tóibín, Joseph O’Connor e Brendan Behan, solo per citare qualche nome; potenti autrici femminili come Edna O’Brien e Catherine Dunne; giovani star come Sally Rooney e, sempre pensando al panorama delle scrittrici contemporanee, figure esordienti dotate di una forte vena creativa quali Caitriona Lally o Claire-Luise Bennett.

Leggere un libro irlandese non equivale solo a godersi una storia, ma molto spesso è paragonabile a fare un viaggio virtuale in alcune parti dell’isola, attraverso i luoghi e le voci che vivono tra le sue pagine che faranno venir voglia di pianificare la prossima settimana, magari il prossimo autunno.

6 titoli da portare con sé tra classici, nuove conferme e bellissimi esordi

Pensando ai classici così come ai contemporanei per l’estate 2023, ecco un elenco di libri da portare con sé. E se si è in vacanza in Irlanda, la lettura sarà un viaggio nel viaggio. 

“Gente di Dublino” – James Joyce

Impossibile non iniziare un elenco con un classico che proietta nella Dublino di inizio ‘900 e che essendo una raccolta di 15 racconti ha il formato ideale per una vacanza di un paio di settimane. Accanto alle tappe della vita che idealmente racconta (adolescenza, maturità, vecchiaia e morte), protagonista è la capitale irlandese con la sua aria un po’ decadente, le birrerie vissute e piene di personaggi particolari, le strade che la attraversano, stazioni, linee ferroviarie… Tutto è sicuramente molto cambiato, ma luoghi chiave come, per esempio, Dorset Street, il parco di Stephen’s Green o North Richmond Street hanno mantenuto qualcosa del tempo che fu. Da leggere con una mappa della città a portata di mano.

“Dove sei mondo bello” – Sally Rooney (Einaudi)

Visceralmente amata o aspramente criticata, Sally Rooney è sicuramente una delle voci più in vista della letteratura irlandese contemporanea. A prescindere da come la si pensi, nei suoi romanzi, già diventati oggetti di culto e utilizzati anche per creare serie di successo planetario come “Normal People” e “Parlarne tra amici”, c’è l’Irlanda di oggi. Ritratta senza sconti, ma comunque sempre con una vena ispirata, è ben fisicamente chiara e tra le pagine trovano posto indirizzi del cuore quali piccoli pub o luoghi famosi, ma raccontati da un punto di vista meno noto. Un esempio per tutti è la bellissima Berkeley Library in stile brutalista del Trinity College. Interessante anche la mappatura della provincia da ripercorrere tra le immense spiagge come quelle della contea di Sligo di “Persone Normali”, lungo la Wild Atlantic Way, o località quali Ballina, nella contea di Mayo, città di una delle protagoniste di “Dove sei mondo bello”, ultimo suo romanzo, o delle due protagoniste di “Conversazioni tra amici”. I libri sono tutti degni di nota e non è necessario leggerli in sequenza. Si può quindi anche iniziare dall’ultimo, incentrato sulle vicende di diverse persone che a cavallo dei trent’anni si interrogano sulla domanda che compare anche nel titolo: se ci sia ancora un mondo bello da vivere e in cui sperare. Brillante, tagliente e sicuramente interessante.

“Stagno” – Claire-Luise Bennett (Bompiani)

L’Irlanda rurale è l’ambientazione di “Stagno”, tradotto da un nome importante come quello di Tommaso Pincio, opera di esordio di Claire-Louise Bennett. L’autrice stessa da anni vive a Galway, lungo la Wild Atlantic Way, area simile a quella in cui si trova idealmente il luogo chiave del libro. È un piccolo paese in cui sembra non succede nulla, ma le azioni di tutti i giorni sono letteralmente un universo per lo scorrere dei pensieri della protagonista. Un interessante memoir davvero particolare, in bilico tra naturalismo e lirismo, che racconta anche una fuga dalla città. Frase chiave: “In mezzo alla natura non abbiamo bisogno di fare colpo sul mondo, così il mondo può fare colpo su di noi”.

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“Quando tutto è detto” – Anne Griffin (Blu Atlantide)

Anche in quest’altro promettente esordio lo sfondo è la campagna. È quella della contea di Meath, nell’Ireland’s Ancient East, e la vicenda si svolge nel bar del Rainsford House Hotel (un bell’hotel elegante, a gestione familiare, come tanti in questa zona), dove siede Maurice, un uomo burbero, ma simpatico e ben vestito: non ha scelto questo luogo a caso, ma per il ruolo chiave che ha nel suo piano di raccontare tutto in un’unica sera, attraverso un percorso tra cinque differenti brindisi. Uno dei romanzi irlandesi più letti e amati dell’ultimo periodo e alla sua uscita è stato premiato come migliore esordio dell’anno: coinvolgente, emozionante e capace di sorprendere.

W.B. Yeats – I cigni selvatici di Coole (Passigli)

Chi desidera un libro di poesie profondamente Irish non sbaglia scegliendo Yeats, autore che aveva un legame molto forte con il territorio irlandese e, in particolare, con la contea di Sligo e l’omonima cittadina, in cui nacque la madre e da lui definita “il luogo che più ha influenzato la sua vita”. “I cigni selvatici di Coole” è una raccolta che prendendo il titolo da una delle poesie più belle dell’autore tratteggia il rapporto che ebbe con il suo Paese, a volte conflittuale, ma sicuramente intenso. E in questo libro le parole sanno restituire ancora oggi una “fisicità” senza tempo dell’Irlanda, fatta di paesaggi, miti, musica e intensi personaggi.

APPENA USCITO: “Nothing But Smiles” – Linda Hagan (The Book Folks)

LIrlanda del Nord è la patria del noir e Belfast fa spesso da sfondo a intricate vicende, piene di misteri e colpi di scena. Per chi cerca una lettura estiva in lingua originale, perfetta per stare col fiato sospeso, ideale è “Nothing but Smiles” di Linda Hagan, vera e propria maestra del genere. Appena uscito (24 luglio), è il settimo di una serie, in cui la protagonista è Gawn Girvin, detective non più giovanissima, poco attenta a sé, ma super determinata, grazie a una mente brillante e geniale, a trovare a qualunque costo i responsabili dei crimini su cui indaga. Si può trovare anche nella versione audiolibro.

Qualsiasi sia la scelta, le tracce dell’isola che traspariranno dalle pagine dei libri potranno essere un ulteriore motivo per programmare un viaggio e trovarle nella realtà, ripercorrendo le località e le contee descritte attraverso le parole.

Fonte: Sito Ufficiale del Turismo Irlanda
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